I bambini sulla luna

“Dove vivono i bambini prima di entrare nella pancia della mamma?”

La domanda è arrivata verso le 8 e mezza tra un caffé e una fetta biscottata. Per la verità il più grande dei miei, 4 anni in aprile, maschio, ha chiesto: “Mamma, dov’era la sorellina prima di essere nella tua pancia?”. Vuoto cosmico nella mia mente. Guardo il papà e lui risponde pronto come uno scolaretto secchione alla domanda della maestra. “Sulla luna, era sulla luna.Tutti i bimbi prima di arrivare da mamma e papà stanno sulla luna“. Bella idea, penso, anche se scopro che ha rubato il copyright alla sorellona. E sorrido. Anche il giovanotto pare soddisfatto.

Passa qualche giorno, e la sorellona arriva da Pavia per il nostro fine settimana a cinque.

“Mamma, ma la sorellona in quale pancia è stata quando era piccola?”. Occhi a palla, salivazione in calo. “Nella pancia della sua mamma, nella pancia di Mg” rispondo. Risposta essenziale, innegabile.

Lui è di nuovo molto soddisfatto.

Tutti i bambini prima di nascere stanno sulla luna e guardano giù. A volte finiscono nella stessa pancia, e sono fratelli e sorelle di sangue, a volte in pance diverse, e saranno fratellastri o sorellastre.

Io credo che se allevati con amore siano semplicemente fratelli e sorelle. Il sangue non fa la differenza. Il sangue è tradizione, radici, passato. Ma il sangue è anche quello dello ius sanguinis, per cui se sei nato in Italia da genitori stranieri non sei cittadino italiano alla nascita, ma lo sarai solo a 18 anni.

Il sangue è quello delle guerre fratricide. I nostri migliori amici non sono quasi mai i nostri fratelli, ma dei perfetti sconosciuti che hanno in comune con noi passioni, amori, sogni. Essere matrigna è come avere un figlio per amico. O un amico per figlio. Il Dna non c’entra, si cerca il confronto. È un esercizio meraviglioso, aguzza l’ingegno e allarga l’anima.

Spero che i miei figli e la mia figliastra un giorno possano dire lo stesso sul loro essere fratelli.