“Aria e sole sono la tua salute…”: così comincia un detto antico e nessuno mi convincerà mai che non sia vero. Allora perché tanto allarme nei confronti dei raggi UV?
Perché sono cambiate radicalmente le nostre abitudini: un tempo i bambini trascorrevano molte ore all’aperto, nel cortile dei palazzi, nell’aia delle cascine, sui prati di montagna.
Oggi vivono prevalentemente in città, in ambienti chiusi, la casa, la scuola, le palestre; l’esposizione al sole è, quindi, improvvisa, violenta, uno shock per la pelle.
Bambini sotto il sole: consigli utili
La pelle, infatti, è un organo estremamente dinamico, con la capacità di adattarsi alle condizioni ambientali: quando viene esposta ai raggi UV, per difendersi, si ispessisce e si colora (la melanina, infatti, assorbe gli UV e li neutralizza).
Questo meccanismo, però, è lento, comincia dopo 3 giorni dall’inizio dell’esposizione ed ha un’efficienza diversa a seconda del fototipo, cioè delle caratteristiche genetiche, e dell’età.
I bambini sotto l’anno d’età non sono ancora capaci, infatti, di sviluppare tutte queste difese in modo efficace.
In più, studi retrospettivi sull’incidenza dei melanomi hanno rivelato che l’unico fattore di rischio certo è costituito da numerose scottature solari durante l’infanzia.
Bambini al sole sì ma con alcune precauzioni
In conclusione, il sole fa bene ai nostri figli ma va preso con buon senso:
- i bambini sotto l’anno di età sono estremamente delicati e non devono essere esposti ai raggi diretti del sole, se non nelle primissime ore del mattino, entro le 10 e alla sera dopo le 18. Anche in queste ore è bene proteggerli sempre con un cappello che ripari viso, collo, occhi e con un prodotto schermante specifico;
- fino a 3 anni evitare assolutamente di soggiornare in spiaggia (anche sotto l’ombrellone) nelle ore più calde (12-16) perché è difficile (se non impossibile) tenere i bambini lontani dall’acqua e dal sole; proteggerli sempre con una crema solare specifica;
- dopo i 3 anni i fototipi chiari vanno protetti con il solare per tutta l’estate; i bambini che si abbronzano bene devono ricevere la crema soprattutto se stanno molto a lungo in acqua.
Evitare l’esposizione al sole nelle ore centrali della giornata è una regola valida per tutta la famiglia.
Come scegliere la protezione solare più adatta?
Il concetto base da sapere è la differenza tra filtri fisici (minerali riflettenti della mica micronizzati) e filtri chimici (sostanze che penetrano nella pelle e, colpite dai raggi UV, si modificano assorbendone l’energia).
I primi restano sulla superficie della cute e sono una barriera molto efficace contro tutti i raggi. Lasciano, però, una patina biancastra e, essendo in realtà delle polveri, dopo un po’ si staccano e non sono WR (resistenti all’acqua).
I secondi sono cosmeticamente più accettabili, ma la prudenza ci impone di limitare al massimo l’uso di sostanze chimiche assorbibili visto che andrebbero applicate su gran parte del corpo, tutti i giorni, per molte estati; qualche anno fa si scoprì che alcuni tra i filtri chimici più vecchi avevano addirittura degli effetti simil-ormonali sull’organismo. Anche le reazioni allergiche sono sempre in agguato.
Per i più piccoli, quindi, è bene scegliere i prodotti con soli filtri fisici.
Le maggiori case farmaceutiche producono solari per le diverse fasce di età: ha un senso.
Se non vogliamo avere troppi “barattoli” è meglio che i più grandi usino i prodotti specifici per i più piccoli e non viceversa.
Molto importante è, infine, evitare di tenere i solari al sole e al caldo: si alterano e perdono le loro capacità schermanti.
L’applicazione dei prodotti con i filtri fisici può avvenire anche all’ultimo momento sulla spiaggia; quelli con componenti chimiche, invece, andrebbero applicati mezz’ora prima perché devono essere assorbiti per sviluppare al massimo le loro potenzialità protettive.
Abbiamo parlato di bambini ed esposizione al sole anche in questi articoli:
BAMBINI ED ESPOSIZIONE AL SOLE
INSOLAZIONE E COLPO DI CALORE NEI BAMBINI
COLPO DI SOLE E COLPO DI CALORE, CONSIGLI PER PREVENIRLI
Articolo aggiornato a Giugno 2019
photo credit: 123rf
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