Tutto parla di te... e di voi

È uscito da qualche giorno al cinema il film “Tutto parla di te” di Alina Marazzi che racconta la storia di una giovane madre che vive la sua maternità in modo ambivalente, con sentimenti di rifiuto nei confronti del figlio e della sua nuova condizione.

Un storia comune a tante mamme, che magari anche solo in un momento, un giorno, un mese hanno pensato di non essere adatte, di non essere abbastanza capaci per crescere quel figlio, si sono ripetute frasi come “ma chi me lo ha fatto fare” oppure hanno faticato a ritrovare serenità e sorrisi in un buio e lungo post partum…

Io alcuni momenti in cui mi sono sentita inadeguata li ho vissuti e non mi vergogno a dirlo, anzi, di alcuni ne ho già parlato anche in rete perché credo fin nel profondo che solo attraverso il dialogo, solo esternando le proprie fragilità, solo condividendo ed offrendo agli altri la propria esperienza, si possa davvero aiutare e tendere una mano a chi in uno di quei “momenti” si sta perdendo…

Di questo film se ne è parlato molto in rete, nei mesi scorsi, perché la sua uscita nei cinema è stata preceduta da un progetto corale molto bello che ha coinvolto numerose donne sul web, attraverso Facebook e Twitter. Tante donne si sono volute raccontare, hanno raccontato la loro maternità, le loro debolezze, fragilità, le cadute e i primi sorrisi dopo giorni di tristezza. Dal racconto di queste donne è nato un webdocumentario che dal 30 marzo trovate online su http://tuttoparladivoi.ilfattoquotidiano.it/

Questo webdocumentario è nato proprio per sviluppare in rete i temi affrontati da Alina Marazzi nel suo film ed è insieme esperimento di narrazione collettiva e raccolta di testimonianze dalla parte delle mamme (così come dei papà), che a volte si sentono inadeguati, incompresi e che fanno fatica a coniugare i sentimenti spesso difficili che regolano il rapporto con il proprio figlio, per costruire un nuovo punto di vista sulla maternità, lontano da stereotipi e da luoghi comuni. Un progetto che ha l’obiettivo di far parlare di maternità in rete e non solo.

Il webdoc raccoglie le testimonianze delle donne realizzate durante la produzione del film, dalla scoperta di essere incinte fino alla costruzione di un nuovo equilibrio insieme al proprio figlio, accompagnate da altre voci che si interrogano sulla maternità: medici, ostetriche, psicanaliste, pedagoghe ed educatrici. Tra queste: Chiara Saraceno, Lella Ravasi Bellocchio, Paola Scavello, Mariano Bassi.

Una piattaforma partecipativa (Le vostre storie) offre inoltre la possibilità di raccontare la propria esperienza sulla maternità con diversi mezzi: un breve video, un post, una foto, un tweet.

Noi vi invitiamo a scoprire il webdocumentario, a partecipare, se ne avete voglia, e a guardare il film di Alina Marazzi.

E se volete, poi ne possiamo parlare proprio qui.