La mia giornata con tre gemellini. Parola di mamma - Mammeacrobate

Foto di Anne Geddes - Una giornata con tre gemellini

“Ciak ciak ciak ciak…” i passetti di Isotta mi svegliano dolcemente, apro gli occhi e lei sorridendo mi si butta addosso per darmi un bacino e un abbraccio. Il gioco-braccialetto sempre al polso, i capelli scompigliati (e lei ne ha davvero tanti!) e il pigiamino che ormai tira un po’.
Mi giro e il papà non c’è ma sento la sua risata in salotto… sta facendo i complimenti ad Alice perché ha finalmente deciso di camminare da sola!
Il tempo di sedermi sul letto e arriva Sebastiano quasi correndo con le braccia alte e una raffica di parole incomprensibili ai più ma non a me: “Buongiorno mamma, guarda che noi siamo già svegli e… GUARDA! Ho trovato il mio ciuccio preferito!” (traduzione per i più).

Guardo la sveglia e sono solo le 6.40. Stanotte Alice ha avuto un incubo e sono rimasta sveglia a coccolarla fino alle 5 quando ho chiesto il cambio al papà. Quando Alice ti abbraccia è bellissimo: ti avvolge il collo con le sue braccine, ti fa “pat-pat” sulla spalla e poi si fa posto sul tuo corpo come fosse un divano in modo che ogni centimetro del suo corpo aderisca al tuo per sentirsi al sicuro quasi “dentro” di te!

 

Mi alzo e Sebastiano mi indica lo stereo per poter fare un po’ di ballo e canto. Radio Deejay e lui muove le braccia al cielo, piega le gambe e agita il culetto. Isotta invece dirige l’orchestra con i suoi piccoli indici e dondola il corpo a destra e a sinistra. Quando Sebastiano inizia a giocare con la manopola del volume fanno capolino dal corridoio Alice e il papy e inizia il party! Tutti a ballare intanto che il latte si scalda. Sono 5 minuti di follia (Riccione ci fa un baffo!): balli, risate, cadute, capriole sul lettone.

Pit pit pit! Il microonde ci chiama, il latte e pronto! Ognuno con il proprio biberon ci dirigiamo in salotto dove le sdraiette (manna dal cielo) sono pronte, tutti seduti comodi per la colazione! Con un applauso e sorriso Isotta annuncia che è stata bravissima a finire il suo latte, Sebastiano che non vuole essere da meno prende il tappo del biberon e lo chiude per dire che ha finito. Alice pacioccona ciuccia con gran calma e si gusta fino all’ultima goccia.

Pieni di energia ci si lava e ci si cambia. Isotta sempre con il suo gioco-braccialetto, Sebastiano con le creme che deve aprire e chiudere 100 volte durante il cambio altrimenti non è soddisfatto, Alice che indica la finestra per vedere se il gatto è lì a salutarla e bussa sul vetro e gesticola e poi con la manina fa gesto che non c’è.
Mentre il papà e la mamma a turno corrono a vestirsi e a cercare di rendersi presentabili, i bimbi giocano e guardano un cd dello Zecchino d’Oro. 10 minuti e si parte: tre viaggi su e giù per le scale per portarli in macchina e … Ciao papà, ci vediamo nel pomeriggio!
Al nido ci aspettano per aiutarci a scendere dalla macchina, uno in braccio alla sig.ra Daniela e due alla mamma. Ormai sono grandi (16 mesi ) e perciò dopo esserci spogliati all’ingresso andiamo per manina nella classe dei pulcini. La maestra gli accoglie a braccia aperta e mentre Isotta e Sebastiano corrono felici a prendere un gioco da far vedere alla mamma, Alice si aggrappa alla mia gamba e con le braccia al cielo mi supplica di prenderla in braccio e di portarla via! Così andiamo a vedere alla finestra se è tornato lo scoiattolo, lei lo cerca, mi guarda, alza la manina per farmi vedere l’albero sul quale dovrebbe apparire e quando le dico che la mamma deve andare a lavorare si riaggrappa e mi guarda con quegli occhietti tristi. Mi piange il cuore ma vado, saluto e mando baci finché non scompaio dalla loro vista (a volte mi chiedo cosa pensino le altre mamme o i nonni che mi vedono fare tutte queste sceneggiate).

Guardo l’orologio: 08.50! Ahhh, sono in ritardo, dovrei essere in ufficio alle 09.00 e devo ancora fermarmi in panificio a prendere il pane e il latte per stasera!
Arrivo in ufficio alle 09.15 (quarto d’ora accademico) trascorrendo le ore più tristi della mia giornata pensando ai miei piccoli senza di me e a barcamenarmi tra ire, serpi che cercano sempre di fregarti e un nuovo pseudo lavoro, l’unico avanzato dopo la mia maternità… Sigh!

Alle 15.00 scappo e mi trasformo nuovamente in mamma! I miei tesori dormono fino alle 16.30 perciò ho tutto il tempo di arrivare dai nonni, bere un caffè e mettermi comoda oppure a seconda delle giornate fare un salto a casa per sistemare la baraonda, mettere una lavatrice e/o fare la spesa.
Alle 16.30 circa (minuto più minuto meno) i tre moschettieri si svegliano uno a uno sorridendo alla vista del mio viso e questa è la cosa che mi rende le giornate degne di essere vissute nonostante i problemi e le difficoltà.
Piccola rassegna delle eventuali novità – tipo una nuova parola o le ciabattine regalate dai nonni o un nuovo modo di gesticolare – e merenda!

“Cucu” fa Alice dalla casetta in giardino, Isotta apre e chiude le finestre, Sebastiano corre dal cancello alla casetta e ride, felice di essere libero! Corre e guarda all’indietro per essere ricorso e io dietro “Bau bau” via di corsa a vedere il cane del vicino.  Isotta è stupita: il cane fa le capriole come lei!
Verso le 18.30 quando cominciano ad essere stanchi Sebastiano prende il libro di Pippo e del cappello scomparso (il suo preferito) e viene a sedersi sulle mie ginocchia. Leggiamo il libricino almeno 5/6 volte e tutte le volte spalanca gli occhi, gesticola, mi guarda per cercare l’approvazione o osservare la mia reazione al suo “racconto”. Vorrei mangiarlo di baci. Alice e Isotta si avvicinano per ascoltare e partecipare attivamente al racconto o per proporre una nuova lettura (la proposta è abbastanza prepotente, si presentano con un nuovo libro in mano protestando a gran voce).

Ore 19.00 salutiamo i nonni e ci dirigiamo a casa per la cena. In macchina è uno spasso: Isotta canta con la radio, Alice guarda il panorama o fa versi, Sebastiano fa “prrrr” per indicarmi tutte le macchine che vede e un coro di “oooohhh” se incrociamo un camion. All’arrivo a casa cominciano tutti a chiamare il papà che ci viene a prendere per fare la spola macchina-casa.
La casa si riempie di suoni e risa, quello che una volta era il salotto si è trasformato nel regno dei giochi, così mamma e papà si distendono sul tappeto gommoso per essere assaliti da questi meravigliosi angioletti: capriole, corse, lettura “impegnata” e ripasso dei versi degli animali. Mentre il papà si lascia abbracciare e baciare io ne prendo uno alla volta per fare il bagnetto.
Finalmente un po’ di tempo solo con la mamma! Il bagnetto è un momento speciale sia per me che per loro, mezz’oretta di rapporto esclusivo senza fratellini, nonni o zii. E poi gli spruzzi nella vaschetta, i massaggini con la crema e i bacini sulla pancia. Mi godo ora questi momenti perchè so che presto saranno grandi e non potremo più farlo.

Una volta che tutti sono puliti e profumati, i bimbi cenano facendo la conta della famiglia: mamma, papà, Isotta, Sebastiano, Alice. Poi il nuovo gioco: “Chi si chiama Alice alzi il piedino!” e Alice ridendo alza il piedino, “Chi si chiama Sebastiano dia un bacino alla mamma!” e Sebastiano fa la bocca a cuore a aspetta la guancia della mamma, “Chi si chiama Isotta alzi entrambe le braccia!” e Isotta tutta felice alza le braccia la cielo. E così tra un gioco e l’altro mangiano tutto e corrono a lavarsi le mani nel bidet.

Ore 20.30 finalmente arriva il relax. Tutti sdraiati sulle sdraiette con il biberon del latte. Spesso e volentieri si addormentano mangiando altrimenti chiedono l’orsetto e si addormentano con il dondolio della sdraietta. Mezz’ora e tutto tace.
Io e il marito ci guardiamo: sono le 21.00 e c’è ancora da pulire in cucina, cenare io e lui e fare 4 chiacchiere, preparare il sacchetto dei vestitini per il nido, preparare i vestitini da indossare domattina, pensare alla cena x i bimbi di domani, mettere un’altra lavatrice o piegare la biancheria asciutta. Insomma alle 22.30 se tutto va bene ci ritroviamo distesi sul divano a raccontarci la giornata e a sorridere dei nostri piccoli angioletti.

Sicuramente la vita è cambiata molto all’arrivo di Alice, Isotta e Sebastiano. Eravamo tutti presi dal lavoro e dai nostri impegni e ora siamo una mamma e un papà stanchi e felici. Tre gemelli sono tanti, ma dandosi piccole regole quotidiane la giornata scorre abbastanza serenamente. Sicuramente gioca a nostro favore il fatto che siamo ultrafelici e spesso ignoriamo la fatica appunto per questo motivo. Non abbiamo segreti, ma cerchiamo di avere una routine durante la settimana con nanne, pisolini, pasti e bagnetto alla stessa ora. Ci è stato insegnato nel reparto di neonatologia di Udine dove i bimbi sono nati, reparto dal quale abbiamo imparato moltissimo e dove abbiamo conosciuto delle dottoresse e delle infermiere eccezionali, e continuando sulla falsa riga siamo giunti sino ai 16 mesi! Siamo fortunatissimi ad avere 4 nonni disponibili e noto che i bimbi sanno perfettamente quali sono le regole di casa e quali quelle dei nonni perciò ci siamo trovati in difficoltà solo poche volte, ma l’ordine è stato ricostituito nel giro di una serata sempre spiegando e giocando molto. Non siamo dei santi, abbiamo perso la pazienza un paio di volte ma fortunatamente quando la mia pazienza è andata, mio marito recupera e viceversa. Devo infatti confessare che sono sbalordita da mio marito che da uomo “vecchio stampo” (non lavo, non cucino, sono uomo e vado a lavorare) si è trasformato in papà tuttofare compreso notti bianche e lavapavimenti tipo Cenerentola quando i bimbi hanno deciso di spalmare il barattolo di crema idratante da 500ml su di loro e su tutto il pavimento e i giochi del salotto (abbiamo pattinato per due giorni!).

Quindi ciò che mi sento di consigliare a tutti è di avere tanta pazienza, giocare molto (ricordatevi del bimbo che c’è in voi), creare una routine e seguirla sempre e ascoltare l’istinto materno perché vince su tutto!!!
Un bacione a tutte le mamme!

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3 Comments

  1. NonnaMaria

    Cara Giorgia ci hai dedicato un racconto della tua giornata assolutamente meraviglioso soprattutto perché hai saputo evidenziare quanto di bello si può prendere da ogni cosa che facciamo. Complimenti per i tuoi piccoli e per il tuo papà tuttofare che ha saputo cambiare per amore. Un bacio ai tre moschettieri.

  2. lauracrobata

    e che bella famiglia!!! un bacio e grazie per averci raccontato questo “pezzetto di vita”

  3. Ciao carissima anch’io da aprile 2013 sono diventata mamma di tre gemellini,due maschietti e una femminuccia.sono supefelice e vorrei tanto diventare amica di una Super mamma come te.ciao Amneris