Detrazioni fiscali figli 2016: le novità per le famiglie

Siamo ormai vicini all’annuale appuntamento con la dichiarazione dei redditi e da quest’anno sono numerose le novità introdotte a seguito delle modifiche introdotte dal Decreto Buona Scuola e della Legge di Stabilità, per quanto riguarda le spese sostenute per i figli.

Oggi, proviamo a fare un po’ di chiarezza su questo tema, fornendo anche alcuni consigli pratici…

Detrazioni fiscali figli 2016: quando i figli sono a carico?

Si considerano fiscalmente a carico i figli (compresi i figli adottivi e affidati) che nell’anno di riferimento non abbiano superato come limite di reddito complessivo l’importo di 2.840,51 euro, anche se maggiorenni.

Possono essere considerati a carico anche se non conviventi con il contribuente o se residenti all’estero.

Le principali spese detraibili/deducibili per i figli a carico

Spese mediche e medicinalidetraibili al 19% al netto della franchigia di 129,11 euro
Spese per attività sportive (per figli di età compresa tra i 5 e i 18 anni)detraibili al 19% per un massimo di 210 euro per figlio
Spese per asilo nidodetraibili al 19% per un massimo di 632 euro
Spese per scuola dell’infanzia, primaria e secondariadetraibili al 19% per un massimo di 400 euro per figlio
Spese per baby sitter, colfdeducibili i contributi Inps per la quota a carico del datore di lavoro
Spese universitariedetraibili al 19% e nel caso di università private le spese non possono essere superiori a quelle previste per gli atenei statali
Spese per canoni di locazione per studenti fuori sedefino ad un massimo di 2.633 euro per canoni di locazione sostenuti per studenti universitari iscritti ad un corso di laurea in un comune diverso da quello di residenza e comunque con distanza di almeno 100 km
Erogazioni liberali o contributi versati a favore di istituti scolasticidetraibili al 19%
Contributi versati per il riscatto degli anni di laurea per familiari a caricodetraibili al 19%

Detrazioni fiscali figli 2016: le novità

A seguito delle modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 e del Decreto Buona Scuola, i contribuenti che hanno figli a carico che frequentano una scuola di primo ciclo di istruzione, possono portare in detrazione le spese scolastiche sostenute nel corso del 2015 a prescindere dal fatto che la scuola sia privata o statale.

Tra le spese scolastiche sono ricomprese anche quelle per il servizio mensa. La detrazione spetta nel limite del 19% fino ad un tetto massimo di spesa 400 euro all’anno per figlio.

Le sole spese di istruzione ammesse in detrazione sono quelle sostenute per le seguenti categorie scolastiche:

  • asilo nido;
  • scuola primaria;
  • scuola secondaria e università;
  • corsi di perfezionamento e/o di specializzazione, effettuati presso istituti o università italiane o straniere, pubbliche o private;
  • master;
  • dottorati di ricerca;
  • test di ammissione alle università.

E’ sufficiente conservare la copia delle ricevute di pagamento (MAV, bollettino postale, bonifico, ecc…) oppure richiedere alla scuola l’attestazione dei pagamenti effettuati a titolo di retta e di mensa nel 2015.

Restano invece escluse dalla detrazione le spese sostenute per l’acquisto di libri, materiale didattico, materiale di cancelleria e divise scolastiche.

Detrazioni fiscali figli 2016: alcuni consigli pratici

Per non giungere impreparati alla scadenza è bene provvedere per tempo a fissare un appuntamento con il professionista che si occuperà di redigere la dichiarazione; se invece si opta per la scelta di un Caf, è consigliabile già a partire dal mese di marzo fissare un appuntamento perché spesso in prossimità delle scadenze non è più possibile effettuare prenotazioni. Per evitare sorprese, informarsi prima sulle tariffe applicate ed eventualmente quali servizi sono inclusi e quali esclusi.

Per evitare dimenticanze è opportuno preparare i documenti necessari già in corso d’anno via via che si presentano, ecco qualche consiglio:

  • suddividere in cartelline separate i documenti per ciascun componente della famiglia (coniugi) e in un’unica cartellina i documenti inerenti le spese sostenute per i figli a carico. Nel caso i figli siano a carico al 50% fotocopiare i documenti in modo che ciascun dichiarante abbia la copia degli stessi nella propria cartellina; questo è utile soprattutto nel caso i coniugi presentino la dichiarazione dei redditi in modo disgiunto o si rivolgano a professionisti o Caf diversi;
  • conservare sempre qualsiasi documento fiscale di spesa sostenuta per i figli, nel dubbio meglio conservare qualche documento in più ma non necessario piuttosto che non averne affatto;
  • una volta presentata la dichiarazione conservare sempre una copia della stessa unitamente a tutti i documenti che sono serviti per compilarla. L’Agenzia delle Entrate ha infatti tempo 5 anni per poter effettuare i controlli e potrebbe venire richiesta l’esibizione dei documenti giustificativi degli oneri indicati.

E voi avete già tutto quello che vi occorre?

photo credit: jarmoluk –pixabay

 

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Sono Francesca, mamma di Sofia e del piccolo Pietro. Dal 1999 svolgo la professione di commercialista, prima presso studi medio-grandi di Milano e da sei anni in proprio. Sono anche membro attivo della commissione giovani presso l’Ordine di Milano dove seguo i praticanti nello svolgimento del tirocinio al fine della preparazione all’esame di stato. Negli anni ho consolidato la mia esperienza soprattutto nell’area fiscale e societaria, tuttavia oggi mi occupo un po’ di tutto, spaziando dal contenzioso tributario, al fallimentare, dal no-profit all’assistenza a società filiali italiane di case madri estere, alla consulenza per neo imprenditori. Confeziono bomboniere per hobby e per le amiche e sono un’assidua frequentatrice del Piccolo Teatro di Milano. Cosa farò da grande? Semplice, parteciperò al Campionato Adulti di pattinaggio artistico su ghiaccio, mia grande passione da sempre!