La prima febbre della stagione: il karma esiste e ce l’ha con noi!

La scuola qui è iniziata da pochi giorni e… Abbiamo già “vinto” la prima febbre della stagione, giusto per andare a rimescolare le carte degli incastri acrobatici. Ma cosa ve lo diciamo a fare? Sappiamo perfettamente di non essere le sole! Qui la legge di Murphy (o il karma se preferite) ci aspettava al varco e siamo facilmente capitolati al suo volere.

Una seccatura per noi, che ci ritroviamo a dover spostare appuntamenti e riunioni varie con scadenze da rispettare, ma soprattutto per loro, costretti a letto in queste giornate che ancora un po’ sanno d’estate.

La noia è dietro l’angolo, così come la prima crisi isterica di noi mamme ma, se non abbiamo (santi) nonni a disposizione per aiutarci e trovare una baby sitter sembra un’impresa impossibile, tanto vale mantenere la calma e provare a rendere il tutto più piacevole e sopportabile a entrambi.

Diamoci un ordine di priorità e rimandiamo il rimandabile

Quello che non riusciremo a fare oggi, lo faremo domani. E per le cose veramente urgenti, approfittiamo dei momenti in cui dormono o sono intrattenuti da altro.  E dove arriviamo arriviamo, per i miracoli si prega di tornare più avanti.

Deroga agli intrattenimenti-altri

Sì, lo sappiamo che la televisione va guardata a piccole dosi, meglio ancora se con mamma e papà. Ma, se per una volta, concediamo una visione più prolungata e da soli non casca il mondo… E poi, se la febbre non è troppo alta e se la sentono, non obblighiamoli a restare a letto, permettiamogli di giocare, leggere, colorare: quello che gli va di fare, insomma.

Siamo un filo più “morbide”

Se un’altra regola su cui generalmente non siamo disposte a trasgredire è quella del “se non mangi a pranzo, poi non ti aspettare altro” e ci ripetiamo sempre che la coerenza è tutto, se non stanno bene, possiamo anche cedere e, per una volta, se vogliono mangiare solo gelato o pane e marmellata, pace. Se questo ci fa stare meglio, possiamo sempre sottolineare con cipiglio da Signorina Rottermeier che si tratta di un’eccezione alla regola. Felici loro, coerenti con il nostro ruolo da cerbero noi!

Coccole a volontà

Se reclamano la nostra vicinanza – e come dargli torto? Quando non si sta bene, tutti abbiamo più voglia di coccole! – e di lavorare comunque non se ne parla, approfittiamone per fare quelle cose che non riusciamo a fare mai. Tipo riesumare la scatola dei ricordi da sopra l’armadio o lo sgabuzzino e guardare insieme le vecchie foto raccontandogli la loro storia, da quando abbiamo scoperto di aspettarli a quando sono nati e così via. È bello sentire parlare di noi stessi attraverso la voce di chi ci ama… ed è bellissimo anche per noi ripercorre insieme quei momenti.

Via alle trattative

Infine – e per questo forse non vinceremo il premio per le mamme migliori dell’anno, ma ce ne faremo una ragione – per prendere le medicine o farsi provare la febbre si scatenano urla stile tenore? È il momento di scendere a patti e aprire la trattativa. E se qualcuno oserà dirci che è diseducativo cedere ai ricatti, chiudiamolo in casa con il piccolo malato e, al nostro ritorno, poi vediamo cosa avrà da dirci!

A proposito di medicinali e termometri, la prima febbre della stagione ci ha dato l’occasione di testare un dispositivo nato da una giovane e dinamica start up che ce ne ha omaggiato con l’augurio di ricorrervi con poca frequenza…

prima febbre 02
photo credi: Oblumi tapp

Stiamo parlando di Oblumi tapp, un dispositivo che, una volta connesso al cellulare, lo trasforma in un termometro digitale a infrarossi che permette di:

  • misurare in pochi secondi la temperatura corporea, sia sulla fronte sia nell’orecchio, grazie a un sensore a infrarossi specificamente progettato;
  • calcolare esattamente, attraverso l’apposita applicazione, le dosi dei medicinali, in funzione dei dati di ogni paziente e basandosi sui medicinali più comunemente usati.
  • registrare una cronologia delle misurazioni della temperatura e della somministrazione dei medicinali, facilitando così il monitoraggio della febbre;
  • condividere i profili degli utenti con chi si vuole – nonni, baby sitter – aggiornando automaticamente i dati per essere tutti informati;
  • inviare una notifica automatica della temperatura o della somministrazione di farmaci ai contatti con i quali si condividono le informazioni;
  • attivare un segnale acustico per non dimenticarsi di misurare la temperatura o della somministrazione di un medicinale;

In più, con questo dispositivo si può anche controllare la temperatura di qualsiasi liquido. Utile per tutte quelle volte in cui si ha bisogno di sapere se il biberon è troppo caldo o l’acqua nella vasca troppo fredda.

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photo credi: Oblumi tapp

Oltre ad essere compatibile con i sistemi iOS e Android, è possibile accedere a informazioni più dettagliate da qualsiasi PC o tablet, in quanto Oblumi Cloud sincronizza i dati tra tutti i dispositivi. Ha delle dimensioni molto piccole ed è possibile portarlo sempre in borsa, grazie a una pratica custodia.

E, visto che ci dicono che siamo sempre con il cellulare in mano, in questo caso, almeno sarà per una giusta causa… 😀

 

cover photo credit: pixabay – dagon

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