5 consigli per sostenere l'autostima dei genitori

Nelle scorse settimane abbiamo affrontato il tema dell’autostima: perché è importante per il percorso di crescita dei bambini, come stimolarla e quali errori evitare per non correre il rischio, con i nostri comportamenti e le nostre parole, di minarla.

Oggi torniamo a parlarne, ma con una chiave diversa, riferendoci questa volta ai genitori. Spesso, infatti, ci siamo dette che il “mestiere” di mamma e papà è tra i più difficili e capita a volte di sentirci inadeguati, di concentrarci più sui nostri sbagli, che sulle nostre risorse…dimenticandoci il nostro valore e la sua importanza. Anche l’autostima dei genitori, al pari di quella dei bambini, va sostenuta, perché credere in noi stessi ci aiuterà non solo come persone, ma anche a svolgere meglio il nostro ruolo educativo.

Vediamo quindi, insieme ad Adele Borroni, insegnante, mamma ed esperta del tema, in che modo possiamo rafforzare l’autostima di mamma e papà.

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Appena nato il mio primogenito, la mia autostima come mamma era pari più o meno a zero. Nonostante la gioia immensa che si prova in quel momento, misurarmi con il mio nuovo ruolo mi ha fatto entrare un po’ in crisi. Mi sentivo inadeguata, cercavo affannosamente il mio istinto materno per capire il pianto del mio bambino, e i consigli non richiesti non aiutavano di certo. Il culmine l’ho raggiunto quando, in un momento in cui non riuscivo a calmare il bambino, che allattavo al seno, qualcuno mi ha detto con noncuranza “Dai, dagli un po’ di latte artificiale e vedrai che si calma. Si vede che il tuo latte non è abbastanza nutriente.”

Il senso di inadeguatezza a quel punto mi ha travolto, e ho capito che avrei dovuto lavorare sulla mia autostima, cioè sulla consapevolezza di essere una persona, e quindi anche un genitore, di valore, unico, speciale, con punti di forza su cui scommettere e debolezze su cui lavorare.

autostima-genitori-equilibrio

La fiducia in sé nasce dall’equilibrio tra i diversi ruoli che giochiamo nella vita; per questo, la nostra autostima come adulti influenza quella come genitore, e viceversa.

Posto che la mia autostima cresce se faccio ciò che è giusto fare, e che avere fiducia in se stessi come genitori è fondamentale per crescere serenamente i figli, cosa puoi fare per rafforzarla e proteggerla?

Prendi consapevolezza

Acquisire consapevolezza del modo in cui intendi educare i tuoi figli, del tipo di genitore che vuoi essere è il primo passo. Credo si debba riflettere a fondo su questo aspetto, per andare oltre il “genitore automatico” che hai dentro e che ti fa agire e pensare come i tuoi genitori hanno fatto con te, senza che tu te ne accorga. Loro possono averti cresciuto bene, ma non è detto che ciò che hanno fatto con te vada bene per i tuoi figli, per il loro temperamento e le loro esigenze. Tieni sotto controllo il tuo genitore automatico e definisci i tuoi personali obiettivi come mamma o papà. Decidi ciò che vuoi fare e agisci di conseguenza, con convinzione; in questo modo sarai più forte di fronte a eventuali critiche (non richieste!) sul modo in cui educhi i figli, che cercheranno di abbattere la tua autostima.

Vivi secondo i tuoi valori

Dopo averli identificati, pensa ai valori che ritieni più importanti – il coraggio, l’onestà, la fedeltà o qualsiasi altro – e visualizza nella tua mente una situazione in cui l’hai vissuti. Prova a sentire dentro di te la sensazione di benessere che hai vissuto quella volta. Ci riesci? Questo significa che sei capace di vivere secondo quel determinato valore, quindi puoi rifarlo! Vivere secondo i tuoi valori ti fa sentire meglio, sicuro di fare le cose giuste, ed è anche l’unico modo efficace che hai per trasmetterli ai tuoi figli.

Non procrastinare

Non rimandare a domani le cose importanti che puoi fare oggi, come per esempio le decisioni che riguardano i tuoi figli. Rinviare gli impegni è indice di una mancanza di autodisciplina, una dote che, insieme all’autocontrollo, è un fattore fondamentale che favorisce l’autostima. Quindi, fare ciò che devi fare, subito, aumenta la fiducia in sé. E come puoi combattere la procrastinazione? Semplice, dandoti da fare! Non aspettare che arrivi la motivazione ad agire, quella ti verrà proprio mentre sarai in azione.

Dimostra la tua competenza

C’è qualcosa che sai fare bene, vero? Comincia a ragionare sui tuoi punti di forza, che ti rendono già un genitore sufficientemente buono, e da lì parti per migliorarti. Pensa a quello che ti riesce bene: organizzare una festa, cucinare, fare lavoretti creativi, praticare uno sport, parlare una lingua straniera, suonare uno strumento, cantare… Coinvolgi i tuoi figli nei tuoi interessi, ritagliatevi uno spazio per “fare insieme” ed esercita così con loro la tua competenza, esercitando anche la loro.

Prenditi cura di te stesso

Cura il tuo aspetto e il tuo spirito, prenditi del tempo per studiare, praticare il tuo sport preferito, seguire un corso che ti interessa, lavorare sulla tua crescita personale. Sarà tempo restituito ai figli, perché ti sentirai meglio non solo con te stesso, ma anche con loro. Prendersi cura di se stessi e conoscersi meglio aumenta l’autostima e facilita le relazioni con gli altri, compresi i figli.

In fin dei conti, se hai una sana autostima sei consapevole di “poter essere tutto ciò che puoi essere”, dispiegando tutte le tue potenzialità, anche come genitore. È un percorso che dura per tutta la vita e che ci accompagnerà durante la crescita dei nostri figli, dandole un grande valore aggiunto. Percorriamolo al meglio!

di Adele Borroni

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Author

Insegnante, autrice e blogger fondatrice di mammeimperfette.com, mamma entusiasta, e a tratti ancora incredula, di Fabio e Marco. Appassionata e avida studiosa di autostima per bambini, ne scrivo spesso sul mio blog e ho raccolto i consigli pratici più efficaci per svilupparla nell'ebook “Mamma, io valgo!” e nei video del Percorso Aiedi. “Aiedi” è l'approccio che seguo per accompagnare i miei figli nella crescita, in cui autostima, intelligenza emotiva e autodisciplina sono le tre risorse indispensabili da favorire nei bambini per aiutarli a crescere sicuri di sé, autonomi e capaci di essere felici. Due maternità nel giro di 18 mesi mi hanno cambiato la vita, in meglio, e mi hanno portato a riflettere su chi volevo davvero diventare “da grande”. Decisamente imperfetta e con tanta voglia di migliorare, sono convinta che se vuoi che le cose cambino, tu devi cambiare.