Ciak, si nasce... arrivano Greta, Lara e Jacopo - Mammeacrobate

ciak si nasce

 

Carissime mamme (e non solo), sono 6 anni che vorrei raccontare come è stato non solo il mio primo parto ma anche quelli successivi.
Sono una mamma acrobata perchè ho 3 bimbi, lavoro, ho 2 cani e 2 gatti ma ripeterei ogni cosa perchè essere mamma è stata ed è la cosa più bella della mia vita. 
Ero alla 36 settimana, agosto, un caldo pazzesco!
I miei piedi SEMBRAVANO presi in prestito all’Elefante di Stupinigi che ora si trova esposto al Museo delle Scienze Naturali di Torino, ero una palla: avevo preso 19 kg di liquidi visto che non mangiavo più niente di solido per paura di ingrassare ulteriormente!!!  
Giovedì 5 agosto sarebbe stata l’ultima giornata del corso di preparto che frequentavo all’ospedale S.Anna di Torino quando alle 3 di notte mi sono sentita bagnata.

 

Una sensazione stranissima, come se mi fossi fatta la pipì addosso ma che non riuscivo a controllare. Mi sono alzata in piedi e l’acqua tiepida e trasparente continuava ad uscire. Mio marito si svegliò di soprassalto, mi diede il tempo solo per mettermi un pantalone e mi fece salire in macchina dove c’era già da qualche giorno un trolley pronto con tutto l’occorrente per il ricovero in ospedale e così ci dirigemmo al S.Anna.
Dovendo passare dal Pronto Soccorso mi ricoverarono alla Clinica ed io subito mi sentii spaesata perchè il corso l’avevo fatto al S.Anna quindi mi chiedevo se la Sala Parto che avevo visto e che in queste settimane mi ero sempre immaginata fosse simile…

Mio marito venne lasciato accomodare in Sala d’Attesa ed io passai le restanti ore ad inviare sms dal mio cellulare per avvertire le mie amiche
Alle 8 esatte sentii un dolore che partiva dalla schiena e scendava agli arti, quel dolore mi prese il cervello perchè non ero preparata, non lo conoscevo e non feci in tempo a realizzare che il travaglio stava iniziando perchè dopo pochi secondi un’altra fitta mi costrinse ad alzarmi in piedi ed allo stesso tempo a rimanere immobile. Inoltre sentii già l’impulso di spingere con la differenza che non riuscivo a pilotare questa sensazione. Il dolore immenso mi fece sbattere la testa contro il vetro della finestra ed a questo punto arrivò un’infermiera che mi accompagnò in sala travaglio dove mio marito spaventatissimo mi raggiunse.
Lì un’ostetrica di 25 anni (me lo disse dopo) di nome Silvia monitorò le mie contrazioni che erano regolari ogni minuto e mezzo e mi spiegò come controllare le spinte. Mi massaggiò i piedi, mi consolò quando mi sembrava di non resistere, mi diede della marmellata da mangiare e mi accarezzò quando mi sentivo sfinita dopo ogni contrazione.

Appena iniziarono ad intrevedersi i capelli della bimba mi spostarono in sala parto e alle 11:45 sentii un corpicino che mi attraversava.
Era bellissimo, un momento unico, quel bruciore intenso che svaniva non appena vidi la mia Greta. Piangevamo di gioia. Ancora attaccata al cordone ombelicale la tenevo sul mio petto e ci  guardavamo intensamente e lei mi osservava con i suoi occhioni.
Era bellissima e calda e morbida.

Dopo che ci pulirono io crollai, dormii una mezzoretta e la bimba la tenne in braccio mio marito, ma appena mi svegliai io fui la sua mamma per sempre e questo agosto compirà 6 anni e a settembre inizierà la prima primaria.
Quante emozioni, quante gioie…
E quel dolore?
Dimenticato completamente.

Infatti dopo 13 mesi scoprii di essere di nuovo incinta di un’altra bimba.
Non ero spaventata perchè sapevo che il dolore era temporaneo e che ogni istante trascorso con lei mi avrebbe ripagata delle preoccupazioni e fatiche della gravidanza.
Ma non feci i conti con la fatalità.
Mio marito ebbe un incidente in moto quando io ero alla 38 settimana. greta lara e jacopo
Aveva entrambe le gambe ed un braccio ingessati
Quella mattina di giugno dopo aver portato al nido la bimba mi sentii lo stomaco scombussolato. Ma pensai che l’ansia per mio marito mi aveva causato dei bruciori più che giustificati.
Così dopo aver preparato il mio ormai mitico trolley pensai di andare in ospedale per un controllo.
Mio marito era seduto sui sedili posteriori della nostra auto e la sua gamba arrivava quasi alla leva delle marce!
Non ero lontana dal S.Anna quando avvertii una nausea stranissima. Così secsi dalla vettura pensando di stare meglio. Allora mio marito chiamò un suo amico che faceva l’Agente Immobiliare e quindi era spesso in giro per Torino. Fortunatamente era nei paraggi, ci raggiunse e ci accompagnò in ospedale.
Io entrai subito al Pronto Soccorso mentre loro cercarono parcheggio. Erano le 11.
Tranquillamente spiegai al medico come mi sentivo e lo raccomandai di rimandarmi subito a casa qualora non ci fosse niente di grave perchè mio marito era ingessato e alle 15,30 dovevo andare a prendere la bimba al nido.
Egli mi visitò ed un po’ divertito mi disse che non poteva rimandarmi a casa perchè ero già dilatata di 8cm e che avrei partorito quel giorno
Io riamasi sbalordita: e le contrazioni?
E quel dolore che acchiappava la testa, la schiena e le gambe?
Possibile che avrei partorito quel giorno? Io stavo benissimo…

Mi portarono in sala travaglio dove incontrai l’ostetrica che aveva tenuto il corso di preparto 2 anni prima.
Mio marito ci raggiunse su una sedia a rotelle… era più sconvolto di me.
Comunque sembrava non succedere niente.
Così l’ostetrica mi fece mettere in posizione carponi e, mentre spiegava alla sua assistente i benefici di quella posizione, io riconobbi quel peso bruciante che mi attraversava e urlai:
“Sta uscendo, sta uscendo!”
L’ostetrica riuscì ad infilarsi i guanti e alle 11:35 nacque la bellissima Lara davanti gli sguardi sorpresi dei presenti.
Non aveva lividi, era perfetta e io dopo poco ero in piedi come se niente fosse accaduto!!!

Memore dell’ultimo parto praticamente indolore arrivai alla terza gravidanza abbastanza rilassata ma, superata la 40ma settimana, la fatica si faceva sentire anche perchè avevo una bimba di 2 anni e mezzo ed una di 4 da guardare e rincorrere ogni giorno!
Quella domenica 8 marzo avevo contrazioni regolari ogni 5 minuti che durarono un’intera giornata. Alle 20 decidemmo di andare all’Ospedale di Rivoli perchè comunque il termine era scaduto ed ero al terzo parto…
Il monitoraggio confermò che ero entrata in travaglio ma le contrazioni rimasero regolari per tutta la notte.
Tra una contrazione e l’altra organizzai la trasferta delle bimbe da mia sorella, i cani da sfamare a casa.
Quella notte partorirono quasi tutte le degenti eccetto io. Un po’ dimenticata perchè tanto era il terzo e sapevo già tutto!!!

Verso le 17 del giorno dopo conobbi un’ostetrica, Sonia, era bellissima, gentilissima e le dissi che era dal giorno prima che ero ricoverata ed ero stanchissima.
Lei mi visitò e confermò che non ero dilatata ma che le contrazioni erano regolari.
D’accordo con la ginecologa mi somministrarono l’ossitocina.
Dopo un’ora sentii arrivare quel dolore tremendo e capii che questa volta ero in travaglio. Patii ma ero cosciente di ciò che dicevo e provavo e mi lasciavo guidare dall’ostetrica che non mi abbandonò neanche un minuto finchè alle 19:07 nacque Jacopo: un bel maschietto di kg 3,650.
Da mamma esperta lo attaccai subito al seno e godetti di ogni attimo con lui per riposarmi soltanto quando la neonatologa me lo portò via.

Tre parti, tutti diversi tra loro ma io ero la stessa mamma. Pronta a soffrire sapendo che la gioia e l’emozione che avrei provato dopo mi avrebbero ripagato di ogni contrazione, di ogni smagliatura e di ogni momento di ansia e sconforto provati prima e durante il travaglio!

Author

Mammeacrobate.com è un portale di informazione e confronto su maternità e genitorialità, uno spazio nel quale le mamme si raccontano e si scambiano consigli, racconti ed esperienze di vita grazie alla collaborazione con professioniste che mettono a disposizione di altre mamme e donne le loro competenze e grazie a mamme che si raccontano per socializzare problematiche o stralci di quotidianità.

5 Comments

  1. Mi sono riletta…come non commuovermi???
    Grazie per aver pubblicato il racconto di questi momenti unici e indimenticabili…
    Patty

  2. MammeAcrobate

    Grazie a te Patrizia per aver condiviso con noi questi tre magici momenti della tua vita! Complimenti di cuore per la tua famiglia!

    :love:

  3. NonnaMaria

    Lo stupore che mi prende ogni volta che sento il racconto di una nascita è meraviglioso! Questo racconto mi ha dato TRE stupori, uno diverso dall’altro! grazie

  4. urdu romantic shayari

    Great delivery. Great arguments. Keep up the great work.

  5. sardar text messages

    Magnificent web site. A lot of helpful info here. I am sending it to several pals ans also sharing
    in delicious. And naturally, thanks to your sweat!