Il diritto di ogni bambino ad essere figlio

Nel mondo sono oltre 160 milioni i minori senza famiglia e ogni 15 secondi un bambino viene abbandonato. Numeri impressionanti che non possono non farci riflettere sulla necessità di garantire a ciascuno di loro il diritto ad essere figlio e ad avere una famiglia.

Quella a cui stiamo assistendo oggi è una vera propria emergenza, testimoniata anche dal continuo calo del numero di coppie che decidono di adottare o prendere in affido un bambino, dalla necessità di un vero sostegno alla famiglia prima, durante e dopo l’accoglienza.

Una sfida che necessità di risorse da investire sia a un livello economico che di impegno, come quello che Ai.Bi. – Associazione amici dei bambini, mette in campo da oltre 30 anni per fare in modo che che ogni bambino possa essere “figlio” e crescere all’interno di una famiglia che lo accolga.

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Un impegno che si arricchisce di un partner speciale, la prova che “l’unione fa la forza” non è solo un modo di dire.

Si tratta di Hotpoint, marchio storico per la produzione di grandi e piccoli elettrodomestici che, in occasione del lancio della nuova lavatrice che rimuove più di 100 macchie a soli 20°, ha presentato il progetto di solidarietà I colori che fanno bene a cui anche noi abbiamo partecipato con piacere.

Con questa iniziativa Hotpoint sostiene il progetto di Ai.bi. della Family House, una clinica ad alta specializzazione in grado di fornire assistenza sull’abbandono e sull’accoglienza. Un progetto innovativo e unico che potrà accogliere più di 30 persone e offrire numerosi servizi tra cui:

  • due comunità mamma-bambino: un servizio di accoglienza residenziale che coinvolge mamme e bambini in situazioni di fragilità;
  • un appartamento di semi-autonomia che  ospita per un breve periodo le mamme in uscita dalla Comunità Mamma-Bambino per accompagnarle verso la totale indipendenza;
  • un appartamento di alta autonomia;
  • una culla termica: un servizio concepito appositamente per permettere alle mamme in difficoltà di lasciare il neonato alle cure di Ai.Bi. nel pieno rispetto della sicurezza del bambino e della privacy;
  • una foresteria: per ospitare le famiglie adottive e affidatarie provenienti da tutta Italia e che hanno necessità di un consulto specialistico per ricostruire i “rapporti a rischio” genitori-figli e curare il male dell’abbandono;
  • un Consultorio Familiare: un’equipe di psicologi, assistenti sociali e pedagogisti a disposizione delle famiglie adottive e affidatarie per accompagnarle nel loro percorso verso l’accoglienza;
  • un Centro di Formazione ad Alta Specializzazione per incontri formativi a vari livelli con  le famiglie adottive e affidatarie;
  • uno spazio neutro, un luogo dove i minori, momentaneamente allontanati dal nucleo familiare, possono incontrare i propri genitori e tentare di ricostruire un legame solido e duraturo.

Hotpoint, oltre a donare le nuove lavatrici per lo spazio lavanderia della Family House, ha chiesto la collaborazione di uno degli esponenti della street art più rinomati in Italia, Danilo Pistone in arte Neve, che ha realizzato un’opera speciale, in cui è protagonista la stretta relazione tra colore e bambini.

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Da oggi fino al 28 ottobre questa bellissima opera sarà messa all’asta sulla piattaforma di Charitystars.com. L’obiettivo? Raccogliere fondi da destinare alla Family House di Ai.Bi.!

Cosa ne dite di provare ad aggiudicarvela e contribuire così anche voi a questo importante progetto?

 

Author

Acrobata per vocazione, una laurea in Lingue e Comunicazione, da oltre 10 anni mi divido tra le mie due grandi passioni: educazione e comunicazione, convinta che le due cose insieme possano fare la differenza. Da sempre in prima linea accanto ai bambini, agli adolescenti, alle mamme e ai papà, a scuola e in famiglia, ho lavorato e lavoro per diverse realtà del terzo settore occupandomi di diritti dei minori, cittadinanza attiva, intercultura, disabilità e fragilità sociale con l’obiettivo di contribuire a diffondere una cultura dell’infanzia e dell’adolescenza. Il mio sogno? Mettere al servizio dei genitori le mie competenze e professionalità, per supportarli nel loro ruolo educativo.

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