Scienze in atto: la scienza si studia con Eniscuola e il Teatro Scientifico!

La scuola è il posto in cui bambini e ragazzi passano la maggior parte del loro tempo e acquisiscono quelle conoscenze che formeranno parte del loro “bagaglio per la vita”. Un’officina in continuo movimento, in cui si entra ogni giorno in contatto con saperi e linguaggi diversi, che contribuiscono a formare il nostro modo di guardare il mondo.

Nel corso della mia esperienza a scuola, ho notato come spesso siano proprio le “esperienze altre”, quelle che escono dai confini dei tradizionali metodi di insegnamento, a lasciare un segno più profondo nei bambini e negli adolescenti, per quella capacità di appassionarli e coinvolgerli, rendendoli i veri protagonisti dell’apprendimento.

Uno di questi è sicuramente il teatro, un’arte che permette di andare oltre gli schemi, sperimentarsi e mettersi alla prova, di entrare in panni diversi, attraverso sguardi e punti di vista differenti.

Ed è proprio partendo da questa intuizione che Eniscuola ha promosso un bellissimo progetto che oggi vogliamo raccontarvi, un’iniziativa che parla di temi importanti: la domanda di energia e la difesa dell’ecosistema.

Si tratta di Scienze in Atto, un progetto di divulgazione scientifica pensato dal Teatro Coccia di Novara, in collaborazione con Eniscuola e il Centro Ricerche Eni per le Energie Rinnovabili e l’Ambiente, destinato agli studenti delle scuole secondarie della provincia di Novara, che ha preso avvio a ottobre 2015.

Lo scopo del progetto? Avvicinare i ragazzi ai temi della scienza e favorirne una personale rielaborazione attraverso la creazione di testi artistici.

La scienza così, esce dalle aule, dalle pagine dei libri, per essere letta e raccontata attraverso modalità nuove, aperta e alla portata di tutti, senza distinzione di sorta.

Sapevate, infatti, che i modelli culturali che abbiamo introiettato, fanno sì che ancora oggi la scienza sia in qualche modo influenzata dal genere? Vi sarà sicuramente capitato di sentir parlare dei maschi come “più portati” per le materie scientifiche e le femmine per quelle umanistiche. E basta guardare le scelte dei percorsi di studio di molti ragazzi per accorgersene. Decisioni che avranno delle ovvie conseguenze sul mestiere che sceglieranno per il futuro… e non solo.

Modelli che è arrivato il momento di scardinare, impegnandosi su più fronti partendo dal basso, anche dalla scuola. E il teatro scientifico ci sembra un bellissimo modo per provare a far appassionare i più giovani alla scienza, divertendosi!

Scienze in atto: le fasi del progetto

Il lavoro con i ragazzi si è sviluppato da ottobre a maggio 2015, attraverso due fasi principali. La prima, prettamente di ricerca, è stata affidata agli studenti della 5CA dell’ITI Omar e si è svolta presso il Centro Ricerche Eni per le Energie Rinnovabili e l’Ambiente di Novara, in compagnia dei ricercatori del centro, che da anni lavorano allo sviluppo di nuove tecnologie per le energie rinnovabili e per la salvaguardia dell’ambiente.

Alla fase di ricerca e raccolta dei materiali è seguita quella di scrittura, iniziata a gennaio 2016, con le classi 4B e 3C del Liceo Casorati e 3C del Liceo Antonelli, aiutate da drammaturghi e compositori professionisti.

Gli studenti hanno tradotto le informazioni scientifiche in uno spettacolo di prosa dal titolo L‘oro in cielo, nel cortometraggio Il viaggio di Dalia e nello spettacolo musicale Il riflesso dell’altro me. Protagonisti dei tre lavori sono stati i concentratori solari luminescenti, grande innovazione del fotovoltaico, scelti a fine ottobre durante un interessante e divertente incontro in teatro, moderato dai simpatici Boiler.

Il 18 maggio poi, i testi scritti dagli studenti sono diventati un vero e proprio spettacolo, messo in scena da attori e registi professionisti.  L’appuntamento, moderato e animato dall’esilarante coppia comica Nuzzo-Di Biase, è stato doppio: il primo per le scuole e il secondo aperto al pubblico.

A coordinare il progetto, la drammaturga Federica Di Rosa che ha raccontato come “Tutto è accaduto con naturalezza, una tappa dopo l’altra: la ricerca ha indicato la strada alla scrittura, la scrittura ha fatto nascere tre storie nuove e le storie ora vivono delle discussioni dei ragazzi che cercano una metafora, scelgono le parole adatte a un personaggio, decidono quale strada prendere”.

Presenti in tutte le fasi, gli studenti della classe 4BI dell’ITIS Fauser, che si sono occupati dei video di backstage seguendo passo dopo passo i loro colleghi.

Un team decisamente a tutto tondo: chi scrive, chi canta, chi recita e… chi gira!

Un progetto che è servito da ponte tra la chimica e il teatro, insegnando ai ragazzi tutto quello che c’è “dietro” un lavoro, sia essa una ricerca e o una messa in scena. Un progetto le cui parole d’ordine sono impegno e condivisione, che ha permesso ai protagonisti di vivere un’esperienza unica, da cui sono usciti arricchiti di nuove conoscenze e abilità, apprese in un modo del tutto inedito.

Un progetto che ci auguriamo possa estendersi in futuro a tanti altri ragazzi e ragazze che, con i giusti stimoli, sanno sempre sorprenderci!

Post in collaborazione con Eni

 

photo credit: pixabay – Unsplash

Author

Acrobata per vocazione, una laurea in Lingue e Comunicazione, da oltre 10 anni mi divido tra le mie due grandi passioni: educazione e comunicazione, convinta che le due cose insieme possano fare la differenza. Da sempre in prima linea accanto ai bambini, agli adolescenti, alle mamme e ai papà, a scuola e in famiglia, ho lavorato e lavoro per diverse realtà del terzo settore occupandomi di diritti dei minori, cittadinanza attiva, intercultura, disabilità e fragilità sociale con l’obiettivo di contribuire a diffondere una cultura dell’infanzia e dell’adolescenza. Il mio sogno? Mettere al servizio dei genitori le mie competenze e professionalità, per supportarli nel loro ruolo educativo.

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