Ci siamo: la grande scatola degli addobbi riposta in cantina è pronta per essere riportata in casa, per sprigionare tutta la magia del Natale da lei contenuta. Il conto alla rovescia è partito, il freddo si fa pungente, le città si illuminano, i bambini iniziano a pensare alla loro letterina, a quali dolcetti lasciare a Babbo Natale e se per le renne siano meglio mele o carote. Le Feste sono finalmente arrivate! Puntuale come sempre, l’atmosfera natalizia invade le nostre case, così, un po’ all’improvviso. E se noi genitori, presi da impegni e faccende più quotidiane facciamo a volte fatica a lasciarci andare alla magia, sono loro, i nostri bimbi, a ricordarci che il Natale è qui e aspetta solo di essere vissuto, insieme.

Natale? Con calma e leggerezza: come Bing e Flop

Un momento speciale, nel quale i loro occhi si fanno ancora più brillanti e si può sognare di essere o desiderare ogni cosa. Un momento di leggerezza e spensieratezza, tanto bramato anche da noi adulti in questi anni complessi e faticosi. Prendiamo esempio da Bing, la popolarissima serie in onda su Rai Yoyo e Disney+: vi sarà capitato ogni tanto di ascoltare la serie animata animata mentre sbrigate qualche faccenda in casa? A me sì, e anche di pensare, cucinando dopo una lunga giornata di lavoro, alla dolcezza di Flop in quei momenti in cui Bing fa dei pasticci, molto diversa dalle mie reazioni, e a come accoglie con gentilezza, calma e leggerezza i problemi quotidiani. Ecco come dovrebbe essere il Natale per noi adulti: il periodo giusto per ritrovare la tranquillità e il piacere di stare con i nostri bambini, anche quando fanno marachelle.

Da dove iniziare? Per esempio dal momento del gioco. Quale occasione migliore del Natale e dei tempi lenti delle vacanze per condividere con i nostri bambini qualche ora di gioco, come Bing e Flop, lasciandoci guidare da loro in mondi fantastici e familiari allo stesso tempo, dimenticando la realtà e dando spazio e nutrendo la loro incredibile fantasia!

Giocare per socializzare

Giocare è un esercizio istruttivo a tutte le età: i nostri bambini ci insegnano ad aprire porte della nostra immaginazione e ci accolgono in universi creativi, così come fanno con i loro coetanei. La socializzazione in questi primi anni passa proprio attraverso il gioco: la scoperta della condivisione – non sempre apprezzata, lo sappiamo bene! – lo stimolo dato dal confronto, il piacere di ritrovare nella mente e nei gesti di un altro bambino qualcosa di familiare o un’idea alla quale partecipare. Sono gli anni in cui si forma la personalità dei nostri figli e la socializzazione è fondamentale: scoprire l’altro, capire cosa ci piace, su cosa siamo d’accordo e quello che invece proprio non sopportiamo. Impuntarsi, come a volte fa persino Bing, per cercare di imporre la propria volontà, arrivare poi al compromesso, magari guidati nel ragionamento da un adulto.

Per giocare servono i giochi giusti

Crescere giocando o giocare crescendo? La differenza non è banale e tutto sta nella scelta dei giochi. Sia che si tratti di giochi da condividere che da eseguire da soli, a casa, o insieme a mamma e papà. Ecco perché tra i nostri giochi preferiti c’è il Banchetto Educativo di Bing, che attraverso memo, puzzle, associazione di numeri, colori, parole, migliora la memoria, la concentrazione e l’attenzione. La fantasia è protagonista nei giochi di ruoli, come quello che i bimbi possono fare con il Playset della Grande Casa di Bing con due personaggi e tre stanze: si possono inventare tante storie diverse con i personaggi! Infine, è fondamentale per i più piccoli avere la sicurezza di un oggetto che sia transizionale quando si allontanano per le prime volte dalla mamma o dal papà: il peluche di Bing esegue perfettamente questo compito, un amico dolce e riconosciuto che non li lascia mai soli. Perché “giocare… è una cosa da Bing!”

Pronti a scrivere la letterina per Babbo Natale?

Post in collaborazione con la campagna Natale con Bing

Author

Innamorata della vita, dei viaggi, della buona cucina. Smanettona, amo i social e la condivisione, più offline che online: le lunghe tavolate, le domeniche in famiglia, la risate esagerate. Freelance per vocazione, lavoro sul web dal 2009, nel 2013 divento co-founder di PaperProject.it. Nel 2016 realizzo il mio più grande sogno: diventare la mamma di Giacomo.

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