Terremoto: come aiutare bambini e adolescenti ad affrontare il trauma?

Di fronte al dolore che ha colpito il nostro Paese è difficile trovare le parole. Tante ne sono state spese in questi giorni dai media e tante avremmo volute spenderne anche noi, ma fatichiamo anche solo a pensare a quelle più giuste da dire, bloccate dall’immagine delle tante famiglie che da un giorno all’altro hanno perso tutto, case, affetti e tutto ciò che faceva parte della loro vita, riuscendo solo lontanamente a immaginare quello che stanno provando.

Il nostro pensiero va ai tanti bambini e adolescenti coinvolti nel terremoto che ha colpito il Centro Italia, tra i primi ad aver bisogno di essere assistiti e tutelati in questa tragedia ed è per questo che ci uniamo a Telefono Azzurro, tra le associazioni in prima linea nel post emergenza, che ha lanciato un importante appello, chiedendo di prestare la massima attenzione ai più piccoli, non solo a quelli che lo hanno vissuto in prima persona, ma anche a coloro che, pur non essendo vittime dirette, possono esserne colpiti attraverso le notizie di TV e giornali.

Come spiegano gli esperti, infatti, anche l’esposizione indiretta ad un evento traumatico come un sisma può avere effetti sul loro benessere psichico, arrivando a costituire un fattore di rischio per lo sviluppo di una sintomatologia, come il Disturbo Post-Traumatico da Stress. Per questo è fondamentale che i media prestino particolare attenzione alle parole e alle immagini che usano, soprattutto all’interno della fascia protetta.

Ma soprattutto, come ha dichiarato Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro:

Molti di loro si trovano a dovere affrontare sensazioni prima sconosciute, come la paura, il lutto, la perdita della casa e delle proprie abitudini, la vista di immagini drammatiche. È normale, in queste situazioni, provare paura intensa, senso di impotenza, di angoscia, di confusione che possono però scomparire in breve tempo, grazie anche al supporto e alla vicinanza di persone affettivamente importanti. Primi fra tutti i genitori”.

È quindi compito di noi adulti sostenerli e supportarli in questo delicato momento, trovando le parole più adatte alla loro età, mettendo in atto alcuni accorgimenti che sono di fondamentale importanza.

Come aiutare bambini e adolescenti a gestire il trauma del terremoto?

  • trovate il tempo e la tranquillità necessari per stare insieme ai vostri figli e parlare con loro;
  • ascoltate le loro domande, anche se ripetitive e insistenti, e rispondete loro con sincerità;
  • evitate il più possibile di mostrare la vostra ansia e le vostre preoccupazioni;
  • scegliete parole semplici e utilizzate esempi concreti e comprensibili per i bambini per spiegare quello che sta succedendo;
  • rispettate le emozioni e le paure dei bambini, anche se possono sembrare eccessive o irrazionali;
  • evitate che i bambini siano esposti a situazioni che ricordano l’evento traumatico vissuto: ne è un esempio essere ripetutamente esposti a dolorose immagini televisive;
  • prestate attenzione alla maniera in cui l’ansia può esprimersi nei bambini: mal di testa o mal di pancia ricorrenti, senza che sia identificata alcuna causa organica, posso essere sintomi del trauma.

Consigli per genitori di bambini fino a 6 anni

  • state loro molto vicini, evitando separazioni a meno che non sia strettamente necessario;
  • rassicurateli e fateli sentire protetti, mostrandovi il più possibile tranquilli;
  • dedicatevi insieme a loro ad attività rilassanti, come leggere una fiaba, passeggiare, giocare, ascoltare la musica.

Consigli per i bambini delle scuole primarie

  • aiutateli a dare un nome alle emozioni, per riuscire a definirle e quindi a gestirle;
  • ascoltateli quando desiderano parlare, accogliendo le loro domande e fornendo risposte chiare e semplici;
  • rassicurateli sul fatto che è del tutto normale sentirsi tristi e arrabbiati e che non si devono sentire “cattivi” o “sbagliati” se sperimentano queste emozioni.

Consigli per preadolescenti e adolescenti

  • date loro supporto e rispettate sempre il loro punto di vista e le loro emozioni;
  • fateli sentire importanti nella gestione delle prime ore dopo il sisma e nel processo di ritorno alla normalità, valorizzando il loro aiuto e le loro capacità;
  • prestate attenzione a eventuali comportamenti aggressivi o autodistruttivi e, qualora tali atteggiamenti persistano, fatevi aiutare da un esperto.

Ringraziando Telefono Azzurro e tutte le altre realtà attive per l’importante lavoro che sta svolgendo sul campo, vi ricordiamo che:

  • sono disponibili due linee d’ascolto e di emergenza, nello specifico il 114 Emergenza Infanzia e l’1.96.96, dedicato a bambini e adolescenti, oltre alla chat dove ogni giorno persone esperte di bisogni di bambini e ragazzi sono pronte a rispondere ad ogni richiesta.
  • per chiunque volesse offrire il proprio sostegno alla popolazione colpita dal sisma, le sedi territoriali di Telefono Azzurro stanno promuovendo una raccolta di giochi e materiale didattico da distribuire ai bambini del posto. C’è anche l’opportunità di unirsi come volontari al Team di Emergenza e dare il proprio supporto sul campo. Per scoprire la sede più vicina e informazioni su come diventare volontario si può contattare il numero 800.090.335.

photo credit: iStock.com/micut

 

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