Di me e dell'essere (per fortuna) una mamma imperfetta - Mammeacrobate

Ci sono giorni in cui mi sveglio e mi sento la mamma migliore del mondo. Organizzata. Preparata. Amorevole. Paziente. Ispirata. Attenta.

Riesco ad avere tutto sotto controllo. La casa, le figlie, il marito, il lavoro da freelance che se ancora non lo sapete è mille volte più complicato da gestire di un lavoro dipendente (alla faccia della flessibilità…ma c’è margine di miglioramento).

Riesco a preparare la colazione, a vestire perfettamente le bimbe, a non dimenticare di mettere la merenda nello zainetto (che il giovedì si ferma di più all’asilo), a sistemare i letti dopo che tutti sono usciti, a non arrivare tardi all’appuntamento dall’altro capo della città, a correre indietro in tempo per andare a recuperare la grande all’asilo e la piccola dai nonni (santi subito!), a fare la spesa, a preparare la cena, a leggere la fiaba della buonanotte e a chiacchierare poi sul divano con Lui fino a notte tarda, recuperando il nostro tempo…

Questi giorni, però, sono circa 2 massimo 3 all’anno.

In tutti gli altri funziona più o meno così:

La svegli suona di già??! Avrò dormito 4 ore tra il progetto da finire e l’incubo della più grande. Non credo di farcela oggi…

Non vi avevo già preparato i vestiti ieri sera?? No, non puoi portarla all’asilo in pigiama, aspetta che cerco i pantaloni.

No, non ho fatto in tempo  a preparare il passato di verdura, lo so che anche se ha 15 mesi e lo svezzamento è finito è bene che mangi verdura ogni giorno ma se ci pensate voi, nonni, a preparare il passato ve ne sarò eternamente grata.

Come? La riunione è stata spostata? Ma io sono già in metro, sudata fradicia che a Milano c’è umido oggi, e con la borsa a tracollo che mi sta già lesionando una spalla! Va bene, mi butto in un bar a lavorare un po’ poi arrivo, in tempo per l’incontro.

Scusa, non ce la faccio a recuperare la bimba all’asilo, mi hanno spostato una riunione, non è che riesci a uscire prima tu da lavoro? Lo so che devi  chiedere il permesso ma io sono dall’altra parte della città!

No, non ho pensato a cosa mangiare per cena, telefoniamo al take away?!

Quindi, no, io non riesco a fare tutto (non conto nemmeno più le persone – non genitori – che mi chiedono come noi mamme facciamo a far tutto, ma tutto che???), spesso già quando mi sveglio la mattina mi sento in ritardo su tutto, quando spengo la luce la sera gli ultimi pensieri che faccio sono di solito sui miei perenni sensi di colpa, quando lavoro penso che dovrei dedicare più tempo alle bimbe e quando sto con le bimbe penso che sto trascurando il lavoro, vivo di contraddizioni e del desiderio di recuperare del tempo, per me, sì, anche e solo per me!

Quindi no, non sono una mamma perfetta come immagino non lo sia NESSUNA mamma.
Che a furia di pensare che queste fantomatiche mamme esistono davvero, non si riesce a vivere serenamente la propria famiglia e la propria vita perché ci si continua a sentire in difetto, un passo indietro, inadeguate.

Di imperfezioni varie, del mettersi in discussione come genitori, del non riuscire a fare tutto, del tempo che manca e degli aiuti che potrebbero essere di più, fa comunque sempre un gran bene parlarne. Prima che qualcuna finisca un giorno per crederci davvero alla fregatura del “multitasking” e della perfezione.

E poi, ricordiamocelo, quello che oggi non si riesce a fare, si farà domani! E magari pure meglio.

Author

Digital Lover e socialmediaholic, da sempre web addicted e dal 2007 anche mamma (acrobata) di Arianna e dal 2012 di Micol. Mammeacrobate è la mia terza creatura! Qualcosa di me la trovi anche qui www.manuelacervetti.com

13 Comments

  1. Manu é tanto che non ti leggevo ed è un piacere averlo rifatto con questo post. Grazie!

  2. Nonna Maria

    Secondo me non esistono assolutamente mamme perfette. Esistono semplicemente MAMME (e questo già vuol dire andare molto vicino alla perfezione!).

  3. Siamo davvero tutte nella stessa situazione! Non possiamo arrivare dappertutto. Non possiamo essere sempre perfette ma non sentiamoci sempre sbagliate!! Facciamo tutto con tanto amore e penso che questo debba bastare!! Un abbraccio a tutte le MAMME!

  4. Anch’ io mi sento una mamma imperfetta, divisa tra lavoro e famiglia, facendo le corse contro il tempo che non basta mai, e per giunta mio marito deve trasferirsi fuori per lavoro per circa un anno. Aiuto !!
    Ma mi sono sempre rimboccata le maniche e lo farò anche adesso con l’aiuto dei nonni, santi nonni !! Un bacio a tutte le mamme lavoratrici che lottano ogni giorno con i sensi di colpa.

  5. Veronica

    Sono mamma da 4 mesi e , in tutta onestà, sono satura di articoli in cui le madri rivendicano il diritto all’imperfezione. È come una excusatio non petita, un difendersi contro accuse che spesso non ci sono. Di latente, in tutto l’articolo, c’è il senso di colpa . E il senso di colpa rischia, perfino, di far generare senso di colpa in chi non ce l’ha perché semplicemente vive la propria condizione di madre, anzi, di essere umano imperfetto , con assoluta serenità. Non abbiamo bisogno di scusarci se lavoriamo, nè se abbiamo scelto di stare a casa. Non abbiamo bisogno di giustificare nulla. Le giustificazioni nascondono angoscia e la creano. Lasciamole a chi commette veri errori. Noi siamo solo e semplicemente mamme.

    • Sono mamma di Alyssa di 4 anni e lavoratrice. Sono anch’io una mamma imperfetta anche se razionalmente penso che non bisogna per forza essere perfetti nella vita.
      Ma in risposta a Veronica, che dice basta alle madri che rivendicano il diritto all’imperfezione, dico che lei adesso è mamma da 4 mesi e al momento è tutto tranquillo e sereno, ne riparliamo quando dovrai portare il tuo pargolo al nido, quando dovrai andare a lavoro, etc. Ma anche se non lo facessi, è l’essere genitore che ti porta a farti mille domande e di continuo e a sentirti sempre inadeguato e preoccupato, anche se fai di tutto e di più, hai sempre il dubbio se forse avresti dovuto fare in un altro modo. Questo è essere genitori e lo capisco solo adesso che lo sono anch’io. Per esempio io faccio dormire la mia piccola con me e mio marito nel lettone, perché sto quasi 12ore fuori casa e quando arrivo mangiare e a letto. Almeno la notte le sto vicino. Ti può sembrare un senso di colpa? Si lo è perché quando si diventa genitori si vorrebbe passare tutto il nostro tempo con loro, ed invece non è possibile.
      Ciao a tutte le mamme imperfette come me|||

  6. Veronica

    Rosy, forse allora non mi sono spiegata bene. È del tutto normale essere imperfetti, incito solo tutte le mamme a porre fine ai sensi di colpa. Nessuno ci richiede la perfezione e noto che spesso le nostre più agguerrite aguzzine sono le mamme stesse. Vedi, un po’ tu confermi la mia teoria. Mi hai già cucito addosso un vestito ( non lavoro, vita facile) avvertendomi su quanto mi ricrederò a breve. Questa è l’angoscia che le altre mamme trasmettono più o meno in continuazione. Le mamme stesse, nessun altro. Tanto più che non è vero che ho una vita semplice nè che non lavoro. Ma i termini della questione non cambiano

    • Probabilmente non ho capito quello che tu hai detto, ma in ogni caso i sensi di colpa e le preoccupazioni i genitori ce li avranno sempre, anche quando i figli saranno adulti. Non ho detto che tu hai una vita facile, ma quando mia figlia aveva 4 mesi io ero a casa e le cose erano più semplici. Mia figlia ha iniziato l’asilo nido a 5 mesi e mezzo e non è stato ne bellissimo ne facile. Non incito le mamme ad avere sensi di colpa, sto dicendo che anche io mi trovo nella stessa situazione e quindi magari fra gente che è nella stessa posizione ci si può capire. Quando ci confrontiamo ci diamo anche un pò di conforto, perché pensiamo che non siamo sole e che non siamo delle mamme incapaci e che le insicurezze ce le abbiamo tutte. Forse parlarne è anche meglio perché così ci sentiamo capite e considerate. Questo è il sentimento che ci fa parlare di queste cose, il fatto che tra noi genitori parlando possiamo essere capiti. E l’essere capiti e considerati ti fa togliere almeno metà delle stanchezze. Quelle che dicono che non hanno nessun problema e non hanno sensi di colpa sono le prime ad avere problemi con i figli. Accertato e confermato da mie esperienze personali!!! Per me non esistono mamme ma anche padri senza sensi di colpa. Li avrai sempre ed è giusto, perché vieni spronato a fare sempre meglio. Secondo me è meglio avere dubbi su qualsiasi cosa stai facendo mentre cresci i tuoi figli che non averne affatto. Prima ero una persona sicura su tutto, anche adesso lo sono, tranne per quando educo e cresco mia figlia. Prendo le decisioni che reputo più giuste, ma poi dopo averle prese mi chiedo sempre se è giusto quello che ho fatto o no. Prima non era così. Diventare mamma per me è stata la cosa più bella della mia vita, è vero ti cambia la vita, IN MEGLIO. Avere sensi di colpa non vuol dire che stiamo male o che avere una famiglia è pesante. Nessun altro se non un altro genitore può capire quello che si prova. E’ il “mestiere” più difficile del mondo come si dice ed è anche l’esperienza di vita più bella per una persona. Tutto quello che fai quando hai dei figli e le stanchezze e i dubbi e i sensi di colpa, svaniscono sempre quando guardi tuo figlio, quando tuo figlio ti abbraccia, ti fa un sorriso, ti da un bacio. Non siamo mamme isteriche. Siamo semplicemente Mamme che si confrontano. Non è giusto porre fini ai sensi di colpa e non parlarne, perchè così facendo ci facciamo solo del male e ci isoliamo.

  7. Questi sono i post che mi fanno sentire bene e li leggo proprio volentieri:)))
    Ne ho scritti diversi anche io…al riguardo…cercando più che altro “quei momenti” tutti per me, per noi, per lei (mia figlia)…che purtroppo sono sempre pochi perché normalmente si corre e basta.

    Io tra l’altro viaggio in treno per raggiungere il posto di lavoro, perdendo due ore al giorno in cui potrei fare tante cose per e con mia figlia (per es. portarla alla danza) e allora…per non deprimermi…ho scritto un post POSITIVISSIMO sul pendolarismo, cercando di mettere in luce tutti i vantaggi di essere una #mammaintreno.

    Quale sarà la verità???

    Hai tutta la mia comprensione.
    Ah, con la scusa ti ringrazio di cuore per il post sul MediaKIt…
    P.S. ho lavorato tutto il weekend per realizzarlo in Infografica…e le tue linee guida sono state preziosissime:)))
    Ma…nel weekend cosa ho fatto?? ops…ho lavorato!

    Bene.
    baci
    Vivy

  8. sai quando mi sento perfetta? quando nonostante le imperfezioni riesco a sdrammatizzare 🙂
    Concordo, su tutto 😉