Quando realizzi di essere mamma - Mammeacrobate

Quando realizzi di essere mammaNon ricordo esattamente il momento in cui ho realizzato di essere Mamma.

 

Durante tutta la prima gravidanza non avevo consapevolezza di quello che stava accadendo.

Certo, avevamo desiderato un figlio, lo avevamo ricercato come unico e solo coronamento all’amore folle che io e Lui provavamo. E da lì a poco, un piccolo “fagiolino” era arrivato nelle nostre vite.

 

Panico.

Stupore.

Felicità.

 

9 mesi intensi, la prima gravidanza è davvero speciale. Il tuo corpo che cambia e tu che cerchi di restare al passo.

Tante cose da imparare, molta incoscienza (come è giusto che sia!), tante domande che cercano delle risposte.

 

Ma in quei mesi, che stavo per diventare una Mamma proprio non lo capivo, non me ne rendevo conto.

 

Come spesso accade quello che non si conosce non si può immaginare ed io non potevo sapere cosa sarebbe stato avere tra le braccia MIA figlia, non una bambina qualsiasi, ma “il sangue del mio sangue”.

E poi un giorno, eccola lì. Rosa, paffuta (pure troppo a dirla tutta… mezzo chilo in meno sarebbe stato gradito), in un’unica parola BELLA. Certo, perché era MIA figlia, occhi di mamma…

 

Ma per diverse settimane, benché il totale innamoramento per quella meraviglia fu immediato, non compresi fino in fondo che ero diventata MADRE.

Io che ero stata fino a quel momento tante cose, figlia, sorella, amica, compagna, ora ero anche una Mamma.

 

Come vi ho detto non ricordo esattamente il momento in cui l’ho realizzato, ma leggendo le parole di Cecilia ho capito che quell’istante in cui lo realizzi ti cambia per sempre la Vita.

Il suo sorriso più bello è quello che mi regala da un po’ di giorni a questa parte, quando senza motivo, mentre facciamo cose insieme o separate, mi guarda, mi prende il viso per posizionarlo di fronte al suo ed esplode nel suo sorriso “quadrato”. Ed è proprio da un po’ di tempo a questa parte che ho capito di essere una MAMMA, da quando la mia Vale mi abbraccia, mi cerca e mi sorride felice, ho capito che la stanchezza, le rinunce…

Come cantava De Andrè: Femmine un giorno poi madri per sempre.

E’ proprio così. Si è mamme per sempre e per sempre i nostri figli avranno bisogno di noi, del nostro sorriso.

 

E voi ricordate il momento in cui avete realizzato di essere MAMME?

 

Grazie Cecilia per aver condiviso con noi la tua storia.

E grazie a tutte le mamme che si stanno raccontando su www.mellincuoredimamma.it

Come ormai sapete bene, per ogni storia raccontata Mellin devolverà il contributo di 1€ alla Fondazione Magica Cleme Onlus che offre a tutti i bambini in cura e alle loro famiglie un momento di svago al di fuori delle mura ospedaliere.

 

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Continuate quindi a lasciare i vostri racconti su www.mellincuoredimamma.it e ogni settimana commenterò insieme a voi le storie che mi avranno più colpita.

Vi invito a leggere  tutte le testimonianze di queste mamme andando su questo LINK.

Author

Laura Campagnoli, mamma di Tommaso e Francesco, una passione irrefrenabile per tutto ciò che ruota intorno alla casa ma incapace di gestirla (la casa), un marito superattivo eco-addicted e un lavoro più che full time. Pigra fisicamente ma non di mente. Acrobata come tante mamme in (precario) equilibrio tra lavoro, casa, bimbi, marito, amiche, genitori e nonni, hobby e sport (poco)… e non necessariamente in quest’ordine!

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