Prima giornata nazionale del pannolino lavabile - Mammeacrobate

Per la seconda tappa di questa nuova rubrica green non potevamo che parlare di un importante appuntamento che cade proprio oggi: la prima giornata nazionale del pannolino lavabile. Molte mamme solo a sentire parlare di pannolini lavabili rabbrividiscono, già sommerse delle mille incombenze quotidiane della vita di mamma. Ma un numero crescente di famiglie che si sono convertite ai lavabili non sono più tornate indietro. Cerchiamo quindi di capire quali sono i benefici dell’utilizzo dei “ciripà”:

  • rispetto dell’ambiente: i pannolini usa e getta generano un fortissimo impatto ambientale; ogni bambino produce circa una tonnellata di pannolini non biodegradabili, che impiegano da 200 a 500 anni per decomporsi. Riempiti di feci e urine, i pannolini usa e getta costituiscono il 20% circa dei rifiuti nelle discariche. Passare ai pannolini lavabili significa ridurre significativamente questo impatto ambientale (dati Nonsolociripa.it);
  • risparmio economico: usando pannolini lavabili si spende almeno la metà rispetto all’acquisto degli usa e getta per 2-3 anni; alcune famiglie auto-producono i pannolini lavabili, abbattendo anche questo costo; inoltre per il secondo figlio la spesa è pari a zero;
  • altri benefici relativi alla salute del bambino (migliore traspirazione delle zone genitali, evitata esposizione a sostanze chimiche potenzialmente tossiche, mantenimento della posizione ottimale per il corretto sviluppo dell’articolazione delle anche, migliore percezione delle funzioni fisiologiche)
  • buona tenuta della pipì.

Questa prima giornata nazionale è organizzata da Pannolini lavabili.info con la collaborazione di Associazione Comuni Virtuosi, Rifiuti 21 Network e Associazione Culturale Pediatri, e il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Prevede moltissime attività in tutta Italia, tra queste da segnalare quelle rivolte alla diffusione dei lavabili negli asili nido.

Per approfondire:

 

Raffaella

www.babygreen.it

www.mammaquasigreen.it

Author

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7 Comments

  1. Presa da “pazzia” ecologica, alla nascita della mia prima e per ora unica figlia, ho fatto un ordine cospicuo di pannolini lavabili (quelli che noi usavamo da piccoli, i ciripa’). Ho speso una cifra folle.

    Avevo calcolato che se li avessi usati continuativamente per 9 mesi avrei recuperato la spesa. In realta’ non si riesce a fare cosi’. I pannolini lavabili non hanno la resa e la sicurezza di quelli usa e getta e alla fine in tanti occasioni dovevo usare quelli (esempio: l’asilo nido!).

    Sono ancora convinta che nel mio piccolo qualcosina ho fatto, ho alemno ci ho provato, ma ci deve essere uno sforzo affinche’ i pannolini lavabili siano fatti meglio e costino di meno.

  2. io li ho voluti provare, per curiosità e perchè esteticamente mi sembravano molto belli. così ne ho ordinati 3 online. li ho usati per un po’, alternandoli a quelli usa e getta. ho notato dei pro e dei contro, la cui importanza varia in base alla famiglia, a come organizzata, a dove vive.
    senz’altro sono molto belli (io avevo preso un tipo colorato, con i bottoncini, che permettevano la regolazione a seconda della taglia del bambino), ma danno del lavoro in più: in una situazione in cui si fa circa una lavatrice al giorno (e credo che questo sia generalizzato nelle famiglie che hanno bambini) aggiungere una lavatrice in più per i pannolini può essere devastante. un’altra cosa è il costo: è vero che a lungo termine si risparmia, cioè se si calcola quanto si spende per acquistarne un set (e per ammortizzare la spesa, ossia per averne a disposizione in una quantità sufficiente per lavarli/usarli tutti i giorni immagino che ne servano almeno 10-15…) è sicuramente molto meno di quanto si spende in 2-3 anni di pannolini usa e getta… però i pannolini usa e getta si comprano un pò alla volta, spendendo un tot a settimana, mentre quelli lavabili li compri una volta sola investendoci una grande somma tutta insieme. a suo tempo avevo letto che in alcuni comuni ci sono degli incentivi per l’acquisto di quei pannolini, del tipo che la famiglia ci metteva poche decine di euro e il resto lo metteva il comune. non so se sia vero, comunque in questo caso è un acquisto che prenderei in seria considerazione. lo prenderei comunque in seria considerazione se vivessi in un comune che ha grossi problemi di smaltimento dei rifiuti, il mio senso civico me lo imporrebbe. il comune dove vivo ha un termovalorizzatore e questo è il motivo (un alibi?) che mi ha piano piano portata a usarli sempre meno fino ad abbandonarli del tutto, quando sono tornata a lavorare.

  3. non sono un’esperta ma credo che vada a finire tutto nell’inceneritore… del resto noi cittadini non abbiamo modo di separarli dagli altri rifiuti. gli inceneritori comunque hanno dei sistemi di trattamento dei fumi, ma non è di questo che adesso voglio parlare, credo che un comune ci guadagni a finanziare l’acquisto di pannolini lavabili perchè alla fin fine sono rifiuti che non deve gestire, e a livello di volume sappiamo tutti QUANTO volume di immondizia creano! purtroppo però dove abito io non è questa la strategia che hanno usato.
    riguardo all’organizzazione, comprare qualche pacco in più quando c’è l’offerta nel supermercato in cui normalmente fai la spesa non richiede particolari attenzioni. è chiaro che gli usa e getta sono più comodi altrimenti quelli lavabili non sarebbero un prodotto ‘di nicchia’.
    io dico solo che non possiamo pretendere che il mondo cambi solo grazie alle iniziative dei singoli, secondo me certe cose devono essere imposte e facilitate da chi ci governa. soprattutto in un paese come il nostro.

    • @Cosmic: più che un guadagno per il Comune lo vedrei come un risparmio sociale e ambientale. Sono d’accordo con te sul fatto che serve una regia complessiva dall’alto, ma ritengo che la responsabilità dei singoli faccia assolutamente la differenza. Le piccole eco-azioni quotidiane possono sembrare un ago in un pagliaio, ma anche un piccolo sacchetto della spazzatura sembra un niente, eppure ne siamo sommersi! Basta vederla dal punto di vista inverso! Noi cittadini ogni giorno consumiamo tonnellate di merce, e non possiamo solo aspettarci che le cose accadono dall’alto, possiamo cominciare a consumare un po’ meno, generando un risparmio non solo economico ma anche ambientale. Tra l’altro migliorando la qualità della nostra vita e quella dei nostri fili, non solo in futuro, ma anche nell’immediato. Ciao!

  4. Gabriella

    Ci sono molti comuni che offrono incentivi per l’acquisto dei pannolini lavabili, o distribuiscono direttamente i kit prova. E’ la dimostrazione che anche le Amministrazioni pubbliche si rendono conto quanto sia ecologicamente sano usare pannolini lavabili. L’elenco dei comuni lo trovate sul nostro sito, esattamente [url=http://www.pannolinilavabili.info/index.php/documentation/incentivi-2]qui.[/url]
    E’ vero che è necessaria una piccola organizzazione in più, ma è anche vero che occorre organizzazione per andare a comprare (in tempo) montagne di Usa e getta, per andare in caccia delle “offerte” più convenienti, per gettare montagne di spazzatura ogni giorno. Ogni scelta comporta una piccola organizzazione, sta a noi scegliere la strada che troviamo la più giusta.
    Preciso anche che i pannolini Usa e getta (per via delle sostanze di cui sono composti) NON DOVREBBERO andare a finire dentro i termovalorizzatori, (o inceneritori che dir si voglia), ma dovrebbero invece restare in discarica, dove resteranno per 500 anni (è stato calcolato) fino alla completa dissoluzione.
    Pensiamoci.