Patrocinio gratuito: cos'è, come funziona e chi può richiederlo

Si chiama patrocinio gratuito, a spese dello Stato, e serve per la difesa dei cittadini con un reddito basso. Ciò significa poter tutelare un proprio diritto senza dover pagare alcuna spesa ad un avvocato per essere difesi in giudizio. Vediamo esattamente di cosa stiamo parlando.

Chi può usufruire del gratuito patrocinio?

Può essere ammesso al patrocinio a spese dello Stato chi è titolare di un reddito imponibile ai fini dell’imposta generale sul reddito, non superiore ad € 11.528,41. Per i giudizi penali il limite di reddito è aumentato di € 1.032,91, ciò vale anche per ognuno dei familiari conviventi.

Possono richiedere il gratuito patrocinio:

Nel processo penale: i cittadini italiani, i cittadini comunitari, gli stranieri e gli apolidi residenti nello Stato che ricoprano la veste di indagato, imputato, condannato, responsabile civile o civilmente obbligato per l’ammenda, offeso dal reato, danneggiato che intenda costituirsi parte civile. Può quindi chiedere l’ammissione al beneficio anche la vittima di un reato.

Nel processo civile: i cittadini italiani e degli altri Stati appartenenti all’Unione Europea, gli stranieri, regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale al momento del sorgere del rapporto o del verificarsi del fatto oggetto del processo da instaurare, il cittadino di Stati non appartenenti all’Unione europea (extracomunitario) che intende impugnare il provvedimento di espulsione o decisioni in ordine alla domanda di asilo, protezione o revoca dello status di rifugiato (art. 16 d.lgs. 28 gennaio 2008 n. 25), gli apolidi (ovvero chi non abbia alcuna cittadinanza), gli enti o associazioni che non perseguano fini di lucro e non esercitino attività economica.

Se la persona che vuole usufruire di questa agevolazione è sposata o convive con altri familiari, il reddito sarà costituito dalla somma dei redditi di ogni componente del nucleo familiare, compreso l’istante. Si tiene conto del solo reddito personale quando si ricade nell’ambito della separazione e/o del divorzio.

In quali tipi di giudizi si può usufruire del patrocinio gratuito?

Il patrocinio a spese dello Stato può essere utilizzato nel processo penale, nel processo civile, in quello amministrativo, tributario e nelle ipotesi di volontaria giurisdizione (ad esempio: autorizzazione alla vendita dei beni di un minoreinterdizione e inabilitazione; dichiarazione di morte presunta; omologazione della separazione consensuale tra coniugi)

Quali avvocati sono abilitati a difendere mediante il gratuito patrocinio?

Sono abilitati solo gli avvocati iscritti in un apposito elenco, consultabile presso la sede del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati presente in tutti i Tribunali del territorio italiano.

Chi può richiedere il patrocinio gratuito e come chiederlo?

Bisogna presentare una istanza di ammissione al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del luogo in cui deve essere incardinato il giudizio. La domanda può essere presentata personalmente dall’istante, o dal suo legale oppure inviata a mezzo raccomandata a/r.

Nel caso di giudizio penale, invece, l’istanza deve essere presentata all’ufficio del magistrato innanzi al quale pende il processo.

La legge preclude l’accesso al gratuito patrocinio nei confronti di chi, in un giudizio penale, è indagato, imputato o condannato per evasione fiscale, per contrabbando di tabacchi, spaccio di stupoefacenti, associazione di stampo mafioso.

Per le vittime di stalking la Corte di Cassazione con sentenza n. 13497/2017, ha stabilito che queste hanno sempre diritto al gratuito patrocinio, indipendentemente dal reddito.

 

 

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Mamma&avvocato civilista, laureata alla Federico II di Napoli, esperta di diritto di famiglia e dei minori...innamorata della vita, di mia figlia e del mio lavoro...sempre di corsa tra Tribunali-uffici-studio-casa seguendo istinto, desideri ed i valori in cui credo...su tacco 12 of course...

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