Il mestiere più antico e più duro del mondo - Mammeacrobate

No, non sto parlando della prostituzione. Anche se spirito di sacrificio e altruismo sono caratteristiche comuni…Sto parlando di quello di mamma.

A parte le battute, fare la mamma a tempo pieno è il lavoro più difficile che ci sia. Come l’ho capito? Semplice: stando in vacanza con i due piccoli.

Siamo al mare, anche se la temperatura più che da litorale romano é da marzo Baltico. La giornata comincia alle 8 e si chiude circa 12 ore dopo (se va bene). Spiaggia, spuntino, doccia, pranzo, pisolino, merenda, ancora mare, doccia, cena, libro, nanna. Moltiplicato per due, con la piccola che ha scoperto da poco come é bello fare i capricci…altro che matrignare e lavorare.

Confesso: sono spiazzata. Non che sia la prima volta in 4 anni che passò lunghi periodi da sola o quasi con i bimbi. Ma per una mamma che lavora, abituata a passare sì è no un’ora al giorno con i bimbi a parte il weekend, essere catapultata nel lavoro di mamma a tempo pieno é semplicemente uno choc. Il corpo é stanchissimo, il cervello vuoto e la fantasia scappa.

Nei pochissimi momenti di solitudine e lucidità ho pensato che fare la mamma tutto l’anno, e non lavorare, sia il peggior destino che possa capitare. Si perde spesso la pazienza, si fatica a dare un senso alle gioie perché prevalgono i fastidi quotidiani. Inoltre si perde il senso di sé. Egoismo? Beh, può darsi. Osservandomi nel ruolo di mamma al 100% penso a 4 parole: sacrificio, abnegazione, altruismo, fatica.

Quando lavoro e faccio la mamma part time penso a fretta, mancanza ma anche desiderio e felicità. Qualcuno si arrabbierà. Ma credo che essere donna, madre e avere un lavoro sia meglio non solo per sé ma pure per i figli.

Ora scatenatevi, aspetto i vostri insulti, e le vostre riflessioni.

 

photo credit: sheepies via photopin cc

Author

Giornalista-blogger e mamma-matrigna. Questa sono io. Con il blog mammamatrigna cerco di raccontare gli scuotimenti e le difficoltà di questo doppio ruolo. Lo faccio perché fa bene a me e spero porti sollievo anche a chi mi legge. La famiglia allargata è complessa ma non impossibile. Ci vuole coraggio, amore e pazienza. E un pizzico di ironia. Un pizzico, eh!!

5 Comments

  1. Véronique

    Macchè io penso la stessa cosa tutti i week ends in cui sono da sola con F&F, da 20 mesi da questa parte…Giornate intere in cui, certo, rido ballo gioco assieme a loro, ma devo anche cucinare pulire sgridare educare trasportare, incastrando anche le chiamate di lavoro (perchè, si sa, i giornali escono tutt i giorni)
    che fatica, che bellezza, quanto amore, quanta vita, quanto stordimento
    V

  2. Ben tornata, ci sei mancata al caffè. Bhe cosa dire io sono pienmente d’accordo con te…insultate pure me se volete…
    i miei bambini ora sono felicemente al mare con i nonni e io mi godo un surreale silenzio casalingo e tante belle serate con il mio compagno. L’ultima sera che sono partiti ho pianto un po’, come tutti gli anni, avevo la manina grassa e calda di mia figlia sulla guancia mentre dormiva. Non siamo cattive mamme, siamo donne. A presto Miky

  3. Eccomi…
    La tua battuta e’davvero poco felice…definire le prostitute donne altruiste e’ superficiale e fuori dal mondo..tralasciando questa tua debacle…penso che tu debba riflettere sui termini che hai usato x descrivere il tuo ‘nuovo’ e fugace ruolo di mamma full time..sono tutti in negativo..doveri..non traspare felicita ne’ gioia ne’ generosita..non ti salvo nemmeno il concetto di altruismo..dato che equipari e confondi-per scherzo sia ben chiaro eh..-l’altruismo di una madre a quello di una prostituta…ti parlo da mamma acrobata che lavora e ha un bimbo di 4 anni..il tuo post non mi piace e il messaggio che mandi e’ proprio sbagliato..

    • cara giulia
      può darsi che il messaggio sia sbagliato, ma quello che volevo raccontare è il confine tra le due vite: quella di madre e quella di lavoratrice. che è poi è il confine tra noi stesse come siamo, come siamo state e come saremo fino alla morte e un’altra cosa: il nostro ruolo di mamme. Noi non nasciamo mamme. Noi nasciamo Michela, Giulia, Manuela, Veronique. Poi nel corso della vita diventiamo anche mamme, se ci va (e pure se non ci va…).
      Il mondo del lavoro, in quest’epoca, è un luogo dove possiamo essere noi stesse. Con le nostre passioni e il nostro essere. Da madri, di condizionamenti, credo che ne subiamo fin troppi…soprattutto in questo paese che addossa alle madri ogni colpa sui futuri adulti che saranno i nostri figli. Ecco io volevo semplicemente dire questo: che per essere una buona madre bisogna essere anche una buona donna, realizzata e soddisfatta. Invece tante mamme che fanno solo le mamme non riescono a trovare il loro spazio, perché tutto ricade su di loro, e io non lo trovo giusto (e non lo vorrei per me).
      per quanto riguarda il mestiere più antico del mondo, beh, era ironia. non siamo qui certo per discutere della piaga della prostituzione, no?!

  4. Véronique

    Ma dai si capisce che è ironica, da prendere al secondo livello!