Mi invento un lavoro: la storia di Mamma TrovaLavoro - Mammeacrobate

“È nella crisi che sorgono l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie”. Queste parole di Albert Einstein vengono dal passato, ma sembrano perfette per fotografare la situazione attuale. Questa crisi di cui tanto si parla e di cui tutti oggi stiamo subendo gli effetti, ci porta a conoscere sempre più situazioni di disagio, di difficoltà economica, il volto di una società che arranca, che sembra non farcela.

Di contro però, allo stesso tempo, stiamo assistendo a un fermento che da tanto non si vedeva nel nostro paese, che ci mostra anche il volto di una società che è capace di reinventarsi e reagire alla crisi. Un fermento che arriva in molti casi dal mondo delle donne, sempre più costruttivo, dinamico e protagonista del presente.

Come sapete ci piace molto poter condividere le storie delle tante donne che hanno deciso di cambiare la loro vita, pensiamo che siano un chiaro messaggio per tutte, che spinge a credere nelle proprie potenzialità, nelle proprie risorse, nella capacità di reagire e ricostruirsi un futuro a propria misura.

Oggi è il turno di Alice Pallesi, milanese, 43 anni, mamma di due bambine. La sua storia inizia quando, per amore, lascia la sua città e si trasferisce in provincia di Parma, dove deve ricominciare tutto. Non si perde d’animo e si lancia alla ricerca di un nuovo lavoro, ma ben presto si rende conto che in una città nuova e con due figlie, senza una rete familiare e sociale cui far affidamento, questa “doppia attività” non è sostenibile.

Così, dopo un lungo periodo di disoccupazione, si reinventa, diventa imprenditrice di se stessa e crea un’organizzazione, Mamma Trovalavoro.

Siete curiosi di sapere di cosa si tratta? Chiediamolo a lei.

 

Ciao Alice, raccontaci un pò di te, di come è nata l’idea di Mamma Trovalavoro…

Per stare con la mia famiglia a Parma e godermi la mia prima figlia, che tanto avevo desiderato, feci una scelta coraggiosa e fiduciosa nel futuro: mi licenziai, uscendo – purtroppo per sempre – dall’allora felice e sicuro mondo del lavoro a tempo indeterminato. Nel frattempo arrivò, ugualmente attesa, anche la mia seconda figlia. Avevo scelto la famiglia, nessun rimpianto e se dovessi tornare indietro, non cambierei nulla.

Sarei dovuta partire da capo e, questa volta, con due figlie: sapevo che avrei dovuto sudare per riguadagnarmi un posto in un mondo del lavoro in piena crisi. La lunga fila all’ufficio di collocamento mi restituì subito il quadro reale di quello che mi aspettava, ma non potevo mollare. Ho cominciato diversi lavori, senza poter avere la disponibilità massima che immancabilmente, prima o dopo, mi veniva richiesta. Tutte noi sappiamo quali sono le necessità, e non solo di tempo, di una famiglia. Così si sono concluse anche queste nuove opportunità.

 

Cos’è successo quando anche questi lavori sono giunti al termine?

Senza perdermi d’animo e con determinazione ho continuato a seminare curriculum, usando anche la rete per farmi conoscere. Mi veniva riconosciuta l’esperienza e la capacità, ma il problema era la mia richiesta di un part-time e, naturalmente, il fatto di avere figli. L’unica strada era reinventarsi e fare il salto, passando dal mondo dei dipendenti – una volta più sicuro – a quello dell’imprenditoria femminile.

Per uscire da un momento di disagio e di necessità bisogna credere nei sogni, ci vogliono determinazione e coraggio, ma per non aver rimpianti credo sia sempre meglio poter dire: “almeno ci ho provato…”. La cosa curiosa è che, proprio dai periodi più neri, vengono fuori le idee creative migliori, forse anche le più pazze!

Mi è bastato ripercorre i miei dieci anni da mamma per capire di che cosa ha bisogno una mamma lavoratrice. Ho buttato giù una breve presentazione in cui ho elencato i servizi che proponevo – babysitter, consegna spesa a domicilio, ritiro medicinali/referti, prenotazione esami, fila in posta, accompagnamento anziani per piccole commissioni in città –  ne ho stampate dieci copie e le ho affisse per tutta Collecchio.

L’idea di promuovere i miei servizi su Facebook poi, mi è stata suggerita da Silvia, un’amica, e questa è stata la scintilla che ha fatto nascere Mamma Trovalavoro: prima la pagina “pseudo-sito”, poi il gruppo.
E, a breve, Mamma Trovalavoro avrà anche un sito con dominio registrato…bisogna guardare avanti!

 

A chi si rivolge Mamma Trovalavoro?

Mamma Trovalavoro non si rivolge solo alle mamme, ma anche ai nonni, ai nipoti, agli zii, agli amici, a tutti. Rappresenta un’opportunità di lavoro e di uguaglianza senza barriere per età o sesso, per religione o titolo di studio. Mamma Trovalavoro è una comunità che si muove in rete e sul territorio per creare nuove opportunità di lavoro. Un modo per mettere in luce non solo le proprie competenze, ma anche per riscoprire le proprie passioni.

È nata come piccola attività, ma oggi, le sue aree d’intervento riguardano l’infanzia, gli anziani, gli stranieri, gli animali da compagnia (pets). Tra i suoi obiettivi non mancano servizi studiati ad hoc per le aziende, come baby sitting interno, aiuti per il pagamento delle bollette in orario di lavoro, e per le scuole come piedibus, aiuto nei compiti, mensa.

 

Da chi si compone Mamma Trovalavoro?

Tra i lavoratori e i professionisti, che mano a mano si aggiungono al gruppo di Facebook, e coloro che operano sul territorio di Parma, si sta creando un legame molto forte: siamo una comunità che condivide idee e obiettivi.
Mamma Trovalavoro si propone come una piattaforma dove richieste di lavoro mirate, anche di piccola entità, ma centrate principalmente sulla persona possono incontrarsi con l’offerta. La gamma di servizi possibili è ampia come le necessità esistenti sul territorio: al momento Parma e dintorni, presto, speriamo molte altre città italiane.

 

Come vedi il futuro?

Sono fiduciosa che questo progetto possa decollare: molte persone, adesso, stanno condividendo con me le incombenze e i piaceri della fase organizzativa; già di questo, di tutte le persone che ho incontrato e scoperto grazie a Mamma Trovalavoro, sono grata. Il progetto piace e ottiene riscontri positivi anche grazie, alla visibilità che ci è data dai siti, dai giornali e dai blog, che credono in noi e ci ospitano nelle loro pagine, proprio come voi.
Spero di potervi raccontare presto dei nostri progressi…

Anche noi speriamo di poter aver presto notizie dei successi di Alice, che ringraziamo per questo bel racconto, ma soprattutto per il suo incoraggiamento a non mollare mai!

 

Se anche voi credete che dietro ogni momento di crisi ci sia un’occasione, se nonostante tutto non avete voglia di arrendervi e avete trasformato una sconfitta in una vittoria, vi va di raccontarvi? La casa editrice GiveMeAChance è alla ricerca dei vostri racconti, che saranno pubblicati in un volume i cui proventi saranno devoluti proprio al progetto Mamma Trovalavoro. Per partecipare è sufficiente inviare entro il 30 luglio uno scritto di massimo 15 cartelle (di 30 righe per 60 battute, pari a 1800 caratteri) in formato word, una vostra presentazione e la scheda di partecipazione compilata all’indirizzo info@givemeachance.it. Che ne dite, vi va di provarci?

Author

Mammeacrobate.com è un portale di informazione e confronto su maternità e genitorialità, uno spazio nel quale le mamme si raccontano e si scambiano consigli, racconti ed esperienze di vita grazie alla collaborazione con professioniste che mettono a disposizione di altre mamme e donne le loro competenze e grazie a mamme che si raccontano per socializzare problematiche o stralci di quotidianità.

Comments are closed.