Learning tower o torretta montessoriana: cos'è e a cosa serve

Coinvolgere il proprio bambino nelle attività quotidiane della casa, come cucinare o aiutare la mamma a lavare i piatti: ecco a cosa serve la learning tower, o torretta montessoriana, uno strumento utilissimo per rendere i più piccoli partecipi.

La mia esperienza è molto positiva: prima della learning tower il momento della preparazione della cena era complesso. Mio figlio spesso voleva vedere quel che facevo, ma tenerlo in braccio per tutto il tempo era impossibile e farlo stare in piedi sulla sedia non mi faceva sentire sicura o libera di muovermi in cucina serenamente. Ora riusciamo a preparare torte e pasti complessi e completi, insieme o facendo ognuno una cosa diversa in piena tranquillità. Chiedetelo a mio marito, le cene sono decisamente cambiate da quando abbiamo la learning tower!

Cos’è la learning tower e a cosa serve?

La traduzione letteraria è “torretta per l’apprendimento” ed è proprio così che è concepita. Si tratta di una sorta di scaletta in legno che rialza il bambino e lo protegge da tutti i lati, in modo che possa stare in piedi, sollevato da terra e appoggiato su una superficie sicura, che gli eviti di cadere. Grazie alla learning tower il bambino è sereno, la mamma anche, e il piccolo riesce a raggiungere il piano di lavoro della cucina per esempio o il lavandino, per sciacquare le mani o i piatti, e per svolgere tante attività diverse. Inoltre, se costruita con dei gradini, rende il bambino completamente indipendente nel salire e scendere.

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A che età si usa la learning tower?

Tutto dipende dalla capacità del bambino nel tenersi in piedi e dal suo interesse ad essere coinvolto in ciò che fanno i genitori: noi abbiamo iniziato ad usare la learning tower attorno ai 15 mesi. Oggi, a 2 anni, è uno strumento indispensabile nella nostra routine e mio figlio è in grado di salire e scendere per conto suo, alleggerendomi di una buona dose di fatica. Molti bambini la utilizzano addirittura fino ai 6 anni quindi è un investimento che verrà decisamente ammortizzato!

Torretta montessoriana: perché si chiama così?

L’educazione del bambino passa anche attraverso le attività casalinghe quotidiane. La casa è il primo luogo che i piccoli vivono pienamente e la Montessori riteneva dovesse essere a misura di bambino, come strumento importante di sviluppo delle sue abilità cognitive. Il genitore, secondo le teorie montessoriane, deve predisporre l’abitazione in modo che i figli imparino ad essere autonomi. La learning tower rientra perfettamente in questo concetto: il bambino è libero di sperimentare e dall’esperienza nasce l’insegnamento.

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Come costruire una learning tower a casa?

Se volete cimentarvi nella costruzione della torretta montessoriana, potete darvi al fai da te. Non solo è molto semplice, ma vi permette anche di risparmiare. Ecco come potete fare:

    1. Acquistate come base la scaletta – sgabello BEKVÄM di Ikea, costa solo 12,99 euro.
    1. Per la parte superiore vi serviranno quattro listelli, due corti da 24 centimetri per il lato corto e due più lunghi da 36 centimetri. Potete farveli tagliare direttamente in un negozio di bricolage.
    1. Altri quattro listelli vi serviranno per l’altezza, vi consigliamo di tagliarli di circa 40 centimetri.
    1. Procuratevi delle viti da legno da 5 lunghe più o meno 5 centimetri e un trapano con la punta da legno numero 4, che vi servirà per avvitarle.
    1. Montate lo sgabello Ikea lasciando per un attimo di lato la parte superiore, quello con i buco.
    1. Girate il ripiano al contrario e disegnate il contorno di ogni barra quadrata in ogni angolo del piano. Incrociando le diagonali di ogni quadrato, ricavate il centro di ogni quadrato che avete disegnato.
    1. Usando la punta di trapano 4 fate un buco in ognuno dei punti disegnati, così poi da avvitare le quattro viti, abbastanza lunghe da attraversare il ripiano e una parte della barra di legno.
    1. Avvitate le quattro barre di legno alle viti e unite questa struttura allo sgabello di Ikea che avete montato.
  1. Ora avvitate le barre di legno piane. E… la learning tower è pronta!

Dove acquistare la learning tower?

Se proprio il fai da te non è cosa per voi, trovate diversi modelli di learning tower online da acquistare. La maggior parte di esse permette di regolare l’altezza in base all’età e alla dimensione del bambino così da seguire la sua crescita.
Per la sua lavorazione normalmente le torrette montessoriane hanno costi abbastanza alti, ma il range varia in base alla tipologia. Come però già detto è un oggetto che dura nel tempo, quindi l’investimento seppur alto in un primo momento è comunque ripagato.

Vi mostriamo i nostri modelli preferiti.

La Torre Montessoriana campionessa di design e cura dei materiali è sicuramente quella di ‘ettomio: 100% made in Italy e vincitrice del premio dell’”A’Design Award 2019”.

È veramente ben progettata: cura molto la sicurezza e la stabilità del bambino ed è richiudibile. Grazie alla solidità della struttura può essere usata anche come scaletta da noi adulti. E infine, la chicca: può anche essere appesa all’apposito “appendino da muro” realizzato con gli scarti di lavorazione: piccole attenzioni che ‘ettomio riserva alla produzione per la salvaguardia del nostro Pianeta.

La raffinatissima learning tower di Bianconiglio ha un stile tipicamente nordico ed è disponibile sia nella versione di legno naturale che in bianco.

Etsy ne propone varie, attenzione però con la data di consegna, che spesso è molto in là perché vengono realizzate in maniera artigianale.

La learning tower di Toddler in Family si trasforma in un tavolino, utile soprattutto per chi ha una casa piccola ed è preoccupato per i possibili ingombri.

Divertente la proposta di WoodGrainLab: la torretta montessoriana ha una parete di lavagna magnetica dove i bimbi possono scrivere o attaccare calamite.

La learning tower di BabyDay® è sicura e regolabile. Unico neo, non permette al bambino di salire e scendere da solo. In una prima fase però proprio per questo motivo, è più sicura.

Diritto d’autore: halfpoint / 123RF Archivio Fotografico

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Innamorata della vita, dei viaggi, della buona cucina. Smanettona, amo i social e la condivisione, più offline che online: le lunghe tavolate, le domeniche in famiglia, la risate esagerate. Freelance per vocazione, lavoro sul web dal 2009, nel 2013 divento co-founder di PaperProject.it. Nel 2016 realizzo il mio più grande sogno: diventare la mamma di Giacomo.