Esami da fare in gravidanza: quali sono e quando farli

Il test è positivo? Ti aspettano 9 mesi importanti, durante i quali dovrai imparare a prenderti cura di te e del tuo bambino, iniziando da esami e controlli frequenti. Una volta scoperto che sei incinta, la prima cosa da fare è prendere un appuntamento con il ginecologo che ti supporterà in questa meravigliosa avventura. Intanto, ecco una piccola guida con tutti gli appuntamenti da programmare durante la gravidanza.

Ecografie in gravidanza: quali e quando?

Ricordati che se desideri effettuare le tre ecografie dei tre trimestri (traslucenza nucale, morfologica e accrescimento) con il Sistema Sanitario Nazionale devi muoverti con anticipo sulle prenotazioni perché la richiesta è molto alta.

LEGGI ANCHE: Esami gratuiti in gravidanza: quali sono e quando farli

Ogni mese il ginecologo programmerà una visita con ecografia per verificare la salute di mamma e bambino, la crescita, la posizione della placenta e ogni altro controllo necessario ad una gravidanza serena. Ti prescriverà di volta in volta, da ripetere mensilmente:

  • esame delle urine
  • emocromo
  • AST, ALT
  • Virus Rosolia IgG ed IgM (da ripetere mensilmente se non hai una documentazione pregressa di immunità)
  • Toxoplasmosi IgG ed IgM (da ripetere mensilmente se non hai una documentazione di pregressa di immunità)
  • Treponema pallidum anticorpi TPHA
  • citomegalovirus IgG ed IGM

Esami e visite da svolgere nel primo trimestre di gravidanza (fino alla 13esima settimana)

  • Gruppo sanguigno
  • Virus immunodeficienza acquisita
  • HIV 1-2 anticorpi
  • Test di Coombs indiretto: si effettua all’inizio della gravidanza perché serve per valutare se l’organismo della mamma è in grado di produrre specifici anticorpi che possono distruggere i globuli rossi del feto causando anemia, chiamata la malattia emolitica del feto
  • Traslucenza nucale (e bitest): si misura attraverso un’ecografia innocua per il bimbo e prevede la misurazione dello spazio tra la cute e la colonna vertebrale del feto per verificare la probabilità che il nascituro sia affetto dalla sindrome di Down. Si effettua tra la 11esima e la 13esima settimana di gravidanza. Appena saputo che sei incinta e con in mano l’impegnativa del tuo medico di base (ricordagli l’esenzione!), prenotala in ospedale così da non rischiare di non trovare posto. Il bi-test, detto anche screening prenatale, è un esame di diagnostica che prevede l’abbinamento della traslucenza nucale a un esame del sangue eseguito alla madre, che permette di dosare due ormoni che sono indicativi della funzione placentare, così da stimare (con approssimazione però!) il rischio che il piccolo sia affetto dalla sindrome di Down e da trisomia 18.

Il primo trimestre è anche il momento in cui effettuare, se decidi di farlo, altre indagini prenatali, più o meno invasive (ultrascreen, amniocentesi, villi coriali). Chiedi al tuo medico di spiegarti bene di cosa si tratta e gli eventuali rischi, così da essere informata al meglio e poter scegliere di conseguenza con il papà del tuo bambino.

Esami e visite del secondo trimestre (dalla 14esima alla 27esima settimana di gravidanza)

  • Urinocoltura
  • Glicemia e curva glicemica: utili per verificare se soffri di diabete gestazionale (che colpisce il 15/20% delle donne in gravidanza), è un esame al quale sottoporsi attorno alla 24esima settimana. Il test si esegue al mattino, a digiuno e prevede di bere una soluzione di glucosio sciolto nell’acqua. Vengono poi effettuati tre prelievi di sangue (subito dopo l’ingestione, dopo un’ora e dopo due ore) per la misurazione della glicemia.
  • Ecografia morfologica: si esegue tra la 19esima e la 21esima settimana ed è una delle ecografie più importanti perché analizza accuratamente ogni organo del feto per verificarne anatomia e funzionalità.

Esami da svolgere nel terzo trimestre (dalla 28esima alla 40esima settimana di gravidanza)

  • Virus Epatite B [HBV] (antigene HbsAg)
  • Virus Epatite C [HCV] (anticorpi)
  • Ecografia dell’accrescimento: si effettua tra la 28esima e la 32esima settimana e serve a misurare le dimensioni del feto così da valutare la sua crescita, ma anche il liquido amniotico e la posizione della placenta.
  • Tampone vaginale e rettale (per verificare la presenza dello streptococco B – vale un mese, quindi eseguilo verso la 37esima settimana)
  • ECG (elettrocardiogramma – come il tampone, vale solo un mese, quindi eseguilo all’ultimo)
  • Nelle ultime settimane ti verranno programmati dei monitoraggi frequenti per valutare liquido amniotico e vitalità del feto. Chiedi nell’ospedale in cui partorirai.

LEGGI ANCHE: 5 libri da leggere in gravidanza

 

 

Diritto d’autore: hilllander / 123RF Archivio Fotografico

Author

Innamorata della vita, dei viaggi, della buona cucina. Smanettona, amo i social e la condivisione, più offline che online: le lunghe tavolate, le domeniche in famiglia, la risate esagerate. Freelance per vocazione, lavoro sul web dal 2009, nel 2013 divento co-founder di PaperProject.it. Nel 2016 realizzo il mio più grande sogno: diventare la mamma di Giacomo.

Comments are closed.