Come aprire un nido famiglia - Mammeacrobate

Il nido famiglia, nuova tipologia molto in auge nell’Europa del Nord, dove sono meglio conosciuti come “Tagesmutter” (mamme di giorno), anche da noi sta prendendo rapidamente piede. Piace a quei genitori, soprattutto mamme, che desiderano lavorare e contemporaneamente accudire i propri figli.
Le norme prevedono l’accoglienza di bambini di età compresa fra i 6 mesi ed i 3 anni, per un numero massimo di 6.
Spesso il Nido Famiglia accoglie bimbi, le cui mamme già si conoscono e che preferiscono un ambiente più caldo e familiare.
Questo tipo di nido garantisce:

  1. un’elevata personalizzazione del servizio;
  2. la massima flessibilità negli orari;

Tali caratteristiche spesso rispondono meglio alle esigenze dei genitori che non hanno il classico orario da ufficio o che hanno necessità di far accudire i propri cuccioli anche in periodi dell’anno in cui normalmente un nido è chiuso (feste natalizie ecc.)

E’ facile cominciare questo genere di attività, naturalmente occorre una spiccata predisposizione nel gestire dei bambini piccoli ed esperienza tale da essere pronti per qualunque necessità e/o emergenza. Questa nuova figura di genitore/educatore che può sopperire egregiamente alle mancanze di una struttura pubblica per l’infanzia.
L’attività si svolge nella propria abitazione e ciascuna regione stabilisce una serie attività prodromiche e requisiti necessari per cominciare. In alcuni casi basterà inviare al Comune una dichiarazione di inizio dell’attività, altre regioni e/o comuni prevedono, invece, un sopralluogo da parte della ASL competente, affinchè siano garantite ottimali condizioni igienico sanitarie. Infine è possibile che venga richiesta una polizza assicurativa.
Il Nido famiglia consente di lasciare i propri figli ad una persona che già si conosce (spesso funziona con il passaparola tra gli amici) e da agio alla mamma – educatrice di accudire meglio i bambini (max 6). Inoltre vi è maggiore possibilità di decidere insieme ai genitori le attività da fare, i pasti, e rendere meno traumatico il distacco tra i bambini ed i loro genitori.

Quali sono i requisiti necessari ?

L’abitazione dove si vuole aprire un nido in famiglia deve avere:

– un ingresso per accogliere genitori e bambini, dove riporre soprabiti e scarpe;

– una “zona comoda”, con tappetoni dove i bambini possono giocare senza farsi male;

un’area per la nanna separata dal resto della casa e attrezzata con culle e lettini;

– un bagno con fasciatoio, per cambiare e lavare i bimbi;

– una cucina dove preparare i pasti;

– la casa, preferibilmente ariosa e luminosa, non può essere seminterrata e deve possedere la dichiarazione di abitabilità ed i requisiti di cui agli articoli 222 e 223 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265 (Approvazione del testo unico delle leggi sanitarie), e la certificazione che tutti gli impianti (elettrici e co.) sono a norma e regolarmente sottoposti agli interventi di manutenzione periodica previsti dalla normativa vigente;

– una polizza assicurativa per i bimbi (non sempre obbligatoria) ma comunque consigliata ed in alcuni comuni espressamente richiesta;

corso di formazione (le cui ore variano di regione in regione), per imparare a progettare le attività, gestire i rapporti con le famiglie, nonché le nozioni di base per una corretta alimentazione e le tecniche di primo soccorso;

– non è richiesto un titolo di studio ad hoc, così come previsto, invece, per gli educatori dei “nidi tradizionali”;

Il Nido famiglia segue il normale calendario scolastico ?

La caratteristica del Nido famiglia è la flessibilità del servizio, il calendario, quindi, è concordato con le famiglie dei bambini.

Quali orari deve rispettare un Nido famiglia ?

Il servizio offerto da questo tipo di Nido va da un minimo di due ad un massimo di undici ore giornaliere. E’ possibile stabilire iscrizioni diversificate in relazione alle ore effettive di permanenza del bambino.

Quanto costa aprire un Nido famiglia ?

L’investimento richiesto per avviare un nido di famiglia è minimo poiché l’attività viene svolta in casa propria, naturalmente è necessario provvedere a piccole modifiche per rendere gli spazi in cui ci saranno i bambini più colorati ed accoglienti, i giocattoli la faranno da padrona, insieme ad un po’ di materiale di cancelleria (fogli, pastelli, colori ad acqua, pasta da manipolare ecc.)

Quali sono i vantaggi del nido famiglia ?

  1. I bambini, spesso, si conoscono già e passano del tempo a stretto contatto;
  2. I bambini partecipano alle attività e alla vita quotidiana in modo più attivo e controllato;
  3. Sono accuditi da una “mamma” che ha la possibilità di ascoltarli meglio ed assecondare le esigenze di ognuno cucciolo rispetto ad un‘educatrice dell’asilo, che accudisce tanti bambini tutti insieme.
    Le mamme-educatrici gestiscono un numero inferiore di bimbi rispetto agli asili “tradizionali”, i bambini si sentono meno spaesati, trovandosi in un ambiente già familiare e ricevono maggiore attenzione.
  4. Il nido in famiglia, secondo l’esperienza finora maturata in Italia, risulta meno caro rispetto l’asilo tradizionale e offre un servizio altrettanto qualificato;

 

photo credit: abjo20 via photopin cc

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Mamma&avvocato civilista, laureata alla Federico II di Napoli, esperta di diritto di famiglia e dei minori...innamorata della vita, di mia figlia e del mio lavoro...sempre di corsa tra Tribunali-uffici-studio-casa seguendo istinto, desideri ed i valori in cui credo...su tacco 12 of course...

4 Comments

  1. Quali sono i corsi da fare e i permessi da richiedere, oltre ad avere una casa che risponde ai requisiti? 😀

    • claudia cimato

      Ogni regione stabilisce una serie attività prodromiche allo svolgimento di tali attività, nonchè i requisiti necessari per cominciare.
      Le suggerisco di rivolgersi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) presso gli uffici regionali della sua città.

  2. Buongiorno, mi permetto di disentire sull’ultimo paragrafo dell’articolo. Posso essere d’accordo sulla questione economica, che il nido famiglia risulta essere più economico rispetto al Nido tradizionale, ma che offre un “servizio altrettanto qualificato” no non sono assolutamente d’accordo. Le competenze acquisite con anni di studi specifici psico-pedagogici, l’aggiornamento continuo obbligatorio, gli anni di esperienza pratica mi dispiace ma non possiamo metterli sullo stesso piano di una mamma che, con tutta la buona volontà di questo mondo, da un servizio di questo tipo senza una formazione specifica. Personalmente lo vedo come un servizio comune di baby-sitter dove cambia il rapporto adulto/bambino da 1 a 1 a 1 a 3,4,5… Mi dispiace vedere del qualunquismo in un settore molto delicato come questo dell’educazione della prima infanzia, dove oltre all’amore e alla passione per i bambini (nido famiglia) occorre competenza, professionalità e responsabilità (nido tradizionale) Grazie, Mauro Educatore di Asilo Nido

    • claudia cimato

      Mi dispiace il suo risentimento.
      Nessuno mette in dubbio le capacità e l’esperienza che devono necessariamente essere presenti nello svolgere un lavoro, per non dire una missione, così delicata come quello dell’insegnante. In molte città la realtà dei nidi-famiglia da ottimi risultati senza per questo, sminuire in modo alcuno il lavoro svolto dall’asilo nido tradizionale.
      Rispetto la sua opinione e tuttavia, l’utilizzo della parola qualunquismo, la trovo davvero inappropriata.
      La ringrazio, perchè il confronto, se garbato, è sempre un ottimo spunto di rilfessione.
      Le auguro una buona giornata