Italiane stanche di essere stanche, ma la stanchezza come si combatte? - Mammeacrobate

Corriamo troppo! Sul lavoro, a casa, con i figli e la famiglia. Dopo una certa età (di solito il confine è 35 anni) la stanchezza prende il sopravvento. La sera ci sentiamo spossate, e alle volte alla stanchezza si somma la tristezza e i pensieri cominciano a viaggiare.

“Come vorrei avere più tempo per uscire con le amiche! Oppure per dedicarmi al mio hobby preferito. Come vorrei fare più sport, o stare a giocare rilassata con i miei figli senza rischiare di addormentarmi. Vorrei, vorrei, vorrei…”

Lo strano effetto è che se seguo certi buoni consigli come, per esempio, andare a letto non troppo tardi, mangiare in modo equilibrato, spegnere il telefonino prima di andare a letto rilassandomi magari con un buon libro, dedicare una o due ore alla settimana ad attività come il pilates o lo yoga, allora la stanchezza magicamente si alleggerisce e anche la nostra testa diventa più leggera e i pensieri meno negativi…

Secondo una ricerca condotta da Opinium Research in Italia su richiesta della casa farmaceutica americana Abbott, che ha commissionato la ricerca in concomitanza con il lancio di un suo integratore proteico (Ensure Max Protein), il 46% della popolazione italiana adulta – il campione è dai 18 ai 60 anni – non ha abbastanza tempo per rilassarsi.

Dalla ricerca emerge che gli italiani e le italiane intervistate sono consapevoli di essere sempre più stanchi, e adottano varie strategie di sopravvivenza. Per esempio: fare sport in modo regolare, bere tanta acqua, ridurre il consumo di zuccheri non necessari, aumentare il consumo di proteine. Nove su dieci degli intervistati, infatti, ammettono che se adottano uno stile di vita più sano, alla fine di un certo periodo, si sentono decisamente meno stanchi.

Mercoledì a Milano alla conferenza stampa per la presentazione di Ensure Max Protein ha partecipato anche Evelina Flachi, Nutrizionista, giornalista, scrittrice e opinionista scientifico. La Flachi, dopo studi di medicina e laurea in Biologia presso l’Università degli Studi di Milano, si è specializzata in Scienza dell’Alimentazione nel 1977. Oggi è Presidente della Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare (www.foodedu.it) e componente del Comitato Tecnico scientifico sull’educazione alimentare del Miur (2009-2021) come esperta di educazione alimentare.

Anche Flachi ha spiegato che poiché noi siamo quello che mangiamo, non c’è dubbio che la vita frenetica, e l’alimentarsi in modo disordinato a causa della fretta, possa alla lunga generare una stanchezza cronica. Dopo una certa età anni, tra l’altro, perdiamo l’otto per cento della massa muscolare ogni decade, il che significa che ci vuole il giusto apporto di proteine.

“Lo stile di vita frenetico è un problema della nostra società. Per non parlare di certe mode che propugnano diete privative squilibrate, che nel tempo possono generare un aumento sensibile della stanchezza – spiega Flachi – in questo momento, poi, con i primi freddi, i raffreddori e le prime forme influenzali è molto importante la fase della convalescenza, che se non è ben superata può portare a picchi di astenia che si cronicizzano”.

Insomma, mangiare bene e variato in base alla piramide alimentare (5 porzioni al giorno di frutta e verdura, carboidrati sì ma meglio quelli complessi e soprattutto meglio se integrali, proteine sì ma meglio pesce, legumi e carne bianca, no carne rossa), è alla base di una vita sana e di un fisico e una mente efficiente.

Per quanto riguarda le proteine, il discorso varia a seconda delle fasi della vita. I bambini, per esempio, hanno bisogno di un grammo di proteine per chilogrammo di peso al giorno. A un individuo adulto, tra i 18 e i 50, invece ne bastano 0,8 grammi pro chilo. Dopo i 60 si torna ad avere bisogno di più proteine. “Le proteine sono i mattoni dei tessuti, ma non si producono in modo autonomo – argomenta sempre la Flachi – si producono con l’alimentazione. Carne, legumi e altri alimenti contengono proteine, ma se saltiamo i pasti ci mettiamo in difficoltà da soli”.

Il problema, apparentemente assurdo – ma non poi così assurdo considerando la vita che conduciamo tutti i giorni – è che le proteine vegetali e animali tendenzialmente hanno bisogno di cottura. Non posso mangiare tartare o fagioli in scatola troppo a lungo! Dunque, per assumere proteine, ci vuole il tempo e l’attenzione di mettersi ai fornelli, o il tempo e il portafoglio di andare al ristorante. E in alternativa? Consultato il proprio medico, si può valutare di inserire nella propria dieta l’utilizzo di un integratore proteico, come per esempio Ensure Max Protein.

“Sempre meglio un integratore – afferma Flachi – che altri pasticci. Infatti può aiutare il tono muscolare, avere un impatto positivo sia sul corpo che sulla mente. Gli amminoacidi contenuti nelle proteine favoriscono la produzione di melatonina (e dunque aiutano il buon sonno ), ma anche di serotonina, l’ormone del “buon umore”.

10 modi semplici per combattere la stanchezza di tutti i giorni

  • Sonno/1: partiamo dalla notte. Prima regola: dormire bene. Non importa la quantità, ma la qualità del sonno. Dunque: spegniamo telefonini, computer e dispositivi digitali almeno un’ora prima di andare a letto e rilassiamoci con un libro, un audiolibro, una musica tranquilla.
  • Sonno/2: a cena mangiare leggero. Qualora il pasto serale fosse l’unico significativo della giornata, aspettare un paio d’ore prima di coricarsi (e se proprio non ci stiamo con i tempi, una tisana digestiva alla liquirizia o al finocchio può aiutare)
  • Hobby: durante la settimana di lavoro, ricavare almeno un’ora per sé. Che sia un corso di origami o una puntatina in palestra (magari concludendo con una sauna). In una settimana di 7 giorni ci sono 168 ore: almeno una la vorremo dedicare a quel che ci piace?
  • Alimentazione/1: idealmente dovremmo seguire la piramide alimentare con le cinque porzioni di frutta e verdura, il pesce come proteina prevalente, pochi zuccheri ecc ecc. Ma poiché il tempo è tiranno e le tentazioni in pausa pranzo infinite, se proprio non possiamo essere brave come Valter Longo o Franco Berrino almeno ricordiamoci di bere tanta acqua.
  • Alimentazione/2: col freddo abbiamo bisogno di più energia e più forza. Se non riusciamo ad assumere la corretta quantità di proteine, non escludiamo l’uso di integratori.
  • Alcool per dimenticare: un bicchiere di vino ogni tanto aiuta a rilassarci, troppo – soprattutto se bevuto alla sera – ci rovinerà il sonno. E alla lunga ci sentiremo più stanche. Dunque: beviamo con moderazione!
  • Divertimento: uscire con le amiche almeno una volta alla settimana e comunque con regolarità.
  • Relax: nei momenti di vuoto, in metropolitana, in treno, in bagno…chiudere gli occhi e rilassarsi cinque minuti.
  • Cattive abitudini: basta tenere gli occhi sul telefonino ogni minuto anche per strada mentre camminiamo. Guardiamo il cielo, le case, i visi delle persone. Lo stress e la stanchezza caleranno immediatamente
  • Riprendere a sognare!
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Giornalista-blogger e mamma-matrigna. Questa sono io. Con il blog mammamatrigna cerco di raccontare gli scuotimenti e le difficoltà di questo doppio ruolo. Lo faccio perché fa bene a me e spero porti sollievo anche a chi mi legge. La famiglia allargata è complessa ma non impossibile. Ci vuole coraggio, amore e pazienza. E un pizzico di ironia. Un pizzico, eh!!

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