Sono solo le 22.00 e sono a letto. Nella mia camera c’è buio totale. Scrivo questo post sull’ipad. Sono già a letto anche se non ho sonno perché la mia piccola si è appena addormentata e aspetto che lo sia “bene”, per non dover “ricominciare tutto da capo” (le neo mamme LO SANNO!) La mia piccola è qui affianco a me. Ora è arrivato anche il grande e si è sdraiato vicino a noi per darci la buona notte. Qualche volte penso che questi siano i momenti con i miei figli più belli: momenti fatti di vicinanza, coccole silenziose, odori.

I miei bambini dormono nella nostra stanza. Vicino a me.

O meglio, il più grande l’ha fatto fino ai tre anni poi piano piano ha deciso di lui di andare nella sua cameretta e ora il suo posto è stato preso dalla nuova arrivata.

Il nostro room-sharing è fatto da

Una culla Next2Me Chicco senza sponda laterale, agganciata al nostro letto: abbiamo scelto di stare vicini ma non di stringerci troppo!
La mia pigrizia: per me alzarmi di continuo di notte era e rimane una tortura!
La mia stanchezza: è oggettivo mia figlia vicino a me dorme di più e quindi anche io mio sonno è assicurato!
L’allattamento: primi mesi la piccola stava attaccata al seno ore e ore, tenerla nella cullina vicino a me mi aiutava a riposare un po’ (allattando da sdraiata)
Un papà che dormirebbe anche dentro una discoteca e che comodamente sveglio a suon di calci per prendere la bimba quando io ho sonno!
Il nostro legame: questa relazione notturna, lontana dalla routine, dalle parole, da quello che sarebbe giusto fare e non fare, fatta di piedini che si puntano sul tuo braccio, di manine che ti toccano la faccia, di piccoli bacini assonnati, sento che ci fa bene. Che ci lega. E mi piace.