Cosa farà da grande? - Mammeacrobate

Da grande

 

Diciamo la verità… tutti ci siamo chiesti, fin da piccoli, cosa avremmo fatto da grandi.

E ripensandoci adesso ci piace immaginare che la nostra prima risposta alla fatidica domanda fosse  qualcosa di molto fantasioso come “l’Astronauta”, oppure di avventuroso come “il Pirata”.

Molto probabilmente invece non è andata così.

 

Da piccoli, da veramente piccoli si sogna di fare il fruttivendolo, il meccanico…insomma un lavoro vero.

Da piccoli si immagina il  papà come un eroe che va a faticare in miniera.

 

Non ditegli la verità, che va in ufficio e lavora nel terziario…onestamente il  papà stesso sa che questo non è un vero  lavoro, di quelli intensi dove ci si sporca le mani.

Insomma, non si può sognare di fare l’impiegato!

 

Io da piccolo voleva fare il punturaio. Ovvero quello che, quando il fratellino è malato, gli fa le punture.

Mia madre sostiene, romanticamente, che in cuor mio desiderassi veder guarire mio fratello, effettivamente cagionevole. Molto più probabilmente volevo semplicemente legalizzare la mia voglia di farlo strillare.

 

Questa fase di ricerca di un lavoro vero e realistico termina, ahimè, verso i 4 anni (più o meno durante il secondo anno di asilo) e per la maggior parte delle persone non riprende più.

Dai quattro anni in poi si decide di non accontentarsi e di proiettare il proprio immaginario su professioni sempre reali ma un po’ più particolari, fantasiose, eccitanti.

Il pilota di aereo, l’esploratore, il meccanico si ma…della Ferrari.

 

Mio figlio di cinque anni vuol fare il paleontologo.

 

OK ok, non è questa la parola che usa lui, però ha le idee chiare: vuole andare in giro a scavare alla ricerca di Dinosauri (se passate per il parco vicino casa mia e trovate delle buche sapete già il perché).

Non solo, siccome capisce l’importanza di questo lavoro di ricerca, ha deciso di costruire un museo dove portare i suoi ritrovamenti: a metà strada tra l’asilo e l’oratorio, cosi che tutti i bimbi possano entrarci e vederli.

 

Da vero imprenditore ha anche pensato che esporrà peluche di dinosauro in vendita all’uscita del museo, per finanziare le ricerche.

Ha anche già assunto suo fratello (che ha tre anni e mezzo e quindi in realtà vorrebbe fare il meccanico) per metterlo in cassa a dare i biglietti (vendendogliela che è un po’ come andare in officina e comunque avrà una bellissima tuta blu come divisa).

 

Che mi ricordi, questa fase dura più o meno fino alle medie, quando i genitori cominciano a chiedere se l’oramai giovanotto vuol fare studi classici o scientifici, in modo da iniziare a tracciare il proprio futuro.

 

E così i ragazzi, costretti a tornare con i piedi per terra e ad impegnarsi tra libri, studio e voti, si rifugiano nel proprio mondo interiore per continuare liberamente a far volare la fantasia.

E a questo punto non ci sono più limiti…perché non immaginarsi super eroi, atleti da record,  principesse o dive del cinema? Nei sogni tutto è possibile!

 

Tornando ai bimbi, per loro il “cosa farò da grande” non è solo una questione di lavoro.

 

Che diventino meccanici, pirati o ballerini ogni tanto, anzi ogni spesso, ti guardano e dicono “io da grande voglio fare il papa’”.

E diciamolo…da più soddisfazione questo che sapere che mio figlio farà il paleontologo, anche se sono un fautore delle scienze.

 

Perché ci sta che non voglia lavorare nel terziario come il papà (anzi a dirla tutta non è che lo stesso papà faccia salti di gioia).

Ci sta anche che magari non voglia fare il calciatore, come sognava il papà.

 

Ma il fatto che lui sappia cosa sia un papà tramite quello che vede in te e che proprio per questo da grande voglia farlo anche lui… beh insomma, questo sì che non ha prezzo.

 

E ogni tanto ti stupiscono con le loro riflessioni: ”Ma… se io divento un papà tu cosa diventi? Un nonno. E il nonno allora che fine fa? No, no, meglio se resto piccolo”.

Perché sono piccoli sì, ma tante cose le capiscono meglio di noi e tutta questa voglia di esser grandi… beh può aspettare.

 

“In fondo di meccanici ce ne sono tanti. E per fare il papa’ posso aspettare ancora un po’, anche perche’ a quanto ho capito non posso sposare la mamma e le altre femmine…beh non sono mica la stessa cosa. Discorso diverso per le buche nel parco…perche’ io il paleontologo lo voglio fare davvero!”

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