Congelazione e surgelazione: 6 falsi miti da sfatare

La scorsa settimana, in questo post, abbiamo visto quanto la congelazione domestica e l’acquisto di prodotti surgelati, possano incidere positivamente contro lo spreco alimentare e che permettono alle famiglie un risparmio di circa 210 € all’anno.

Nonostante questi vantaggi però, sono ancora molti gli stereotipi e i pregiudizi legati al loro utilizzo, questioni su cui ancora spesso si fa confusione, credenze errate a volte che condizionano le nostre scelte.

Noi oltre che il risparmio e il contributo allo spreco che permettono, dobbiamo ammettere che vediamo i surgelati come una soluzione che ci permette di cucinare anche in quei giorni in cui le acrobazie diventano davvero troppe pure per noi!

Quindi, oggi vogliamo provare a fare chiarezza e a sfatare questi falsi miti insieme a Findus e a IFreeze,  la campagna promossa nell’ambito del progetto Forever Food Together,  che vuole informare i consumatori sui benefici che derivano da congelazione e surgelazione, in ottica di responsabilità sociale.

E’ vero che…

1. I surgelati durano così a lungo perché contengono conservanti?

Secondo un Decreto Legislativo del 1992 è vietato aggiungere conservanti ai surgelati. Il motivo per cui un cibo surgelato si conserva per un periodo più ampio deriva dal fatto che le temperature al di sotto dei -18°C  rallentano di molto le reazioni chimiche, enzimatiche e lo sviluppo microbico, facendo sì che le valenze organolettiche rimangono inalterate rispetto al prodotto originale.
Quello che a volte può accadere è che certi ingredienti usati per la preparazione di prodotti surgelati, contengano conservanti e che questi, quindi, si ritrovino nel prodotto finito, senza però avere alcun ruolo nella conservazione del prodotto stesso.

2. Le verdure surgelate hanno un colore così brillante perché contengono coloranti?

Il mantenimento del colore  – ma anche del sapore e della tenerezza – è possibile grazie alle modalità in cui viene svolto l’intero processo produttivo delle verdure surgelate.

3. Nei prodotti ricettati surgelati vengono utilizzate materie prime di scarsa qualità?

Anche in questo caso la sicurezza viene garantita dalle normative vigenti in materia, che stabiliscono l’obbligo di impiegare nei procedimenti di surgelazione solo materie prime sane, in buone condizioni igieniche e di adeguata qualità.

4. I surgelati hanno un contenuto in nutrienti inferiore ai prodotti freschi?

Se prendiamo l’esempio degli ortaggi, numerose ricerche hanno dimostrato che quelli surgelati sono altrettanto nutrienti di quelli freschi e sono entrambi efficaci nel proteggere la nostra salute.

5. I surgelati costano di più?

Quello che si dovrebbe tenere in considerazione è che i  prodotti surgelati, a differenza di quelli freschi,  sono già puliti dagli scarti non commestibili, lavati, tagliati, pronti all’uso. Ciò che si paga è quindi il netto.

6. Si può surgelare anche a casa?

In casa si possono congelare gli alimenti, ma non si possono surgelare, perché ci sarebbe bisogno di apparecchiature più sofisticate di un freezer domestico. Con il congelamento, infatti, non si blocca del tutto l’attività degli enzimi contenuti nei cibi, e questo può causare, durante la conservazione del prodotto, un calo della loro qualità, cosa che non avviene con la surgelazione, fatta con tecniche che permettono  di rallentare quasi completamente l’attività enzimatica e microbica, minimizzandone il deterioramento qualitativo e nutrizionale.

Voi conoscere altri falsi miti a riguardo? Segnalateceli nei commenti qui sotto!

Questo post nasce da una vera conversazione e collaborazione con Findus su own your conversation

photo credit: ritaglio martinak / 123RF Archivio Fotografico

 

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