Come accettare i propri difetti fisici e non rovinarsi la giornata?

La voglia di parlarne un attimo con voi mi è venuta vedendo un articolo di Vanity Fair con titolo: “Kate Hudson in splendida forma e senza ritocchi” (più o meno era così) e il sottotitolo che riportava le parole dell’attrice: “Nessun segreto, serve farsi un culo così”. Eccoci qui.

Non ho poi continuato a leggere, ma era comunque un bel messaggio. Nonostante ci siano campagne pubblicitarie che hanno iniziato a mostrare  anche corpi “normali” e non solo quelli ritoccati e perfetti, la tendenza che va per la maggiore è sempre la stessa. E quando vedo copertine in edicola o sul web con personaggi già belli di loro, subire ulteriori metamorfosi al punto da rendere la foto un’emblema di finzione, mi chiedo: ma ancora? Ma perché? Ma basta, no?

Disgressione…
Ho lavorato anni e anni nella moda. Ho visto migliaia di modelle e centinaia di “star” note. E a parte Belen Rodriguez che dal vivo non aveva davvero un filo di cellulite o smagliature manco a pagarle, la stra grande maggioranza delle modelle o “star” stesse, invece, qualche difetto l’aveva. D’altronde sono umane anche loro.

E qui arriviamo al punto: siete umane? Bene. Il vostro corpo va accettato per quello che è, umano e a volte con molti più difetti rispetto a quelli che vorremmo.
Ma, ascoltando una conferenza in materia ho tratto le mie conclusioni che vi racconto e condivido con voi:

1. Non pensiate che le riviste siano la realtà

Ormai, per fortuna, la cosa è nota a tutti. Ma spesso si dimentica. Nonostante io trovi aberrante l’uso dell’immagine femminile che ancora viene divulgato nel 2014, trovo ancora più demenziale (scusate ma mi scaldo sempre su questo punto) il fatto che bellissime donne, già bellissime al naturale, vengano comunque ritoccate in modo COMPULSIVO nelle foto che poi ricoprono cover e pagine delle riviste. Qui la colpa é loro: dei fotografi, delle riviste e delle star stesse che lo vogliono o lo consentono? Non mi interessa stabilire chi, ma mi chiedo perché.
Dimenticatele. Se andiamo a farci fare le foto noi, diventiamo uguali. Per questo mi chiedo: ma non è ora di tornare alla corrente del “naturalismo”?

2. Superati i 15 anni la realtà va presa per quello che è

Non saremo mai alte un metro e 80, se ormai siamo giunte solo a 1 metro e 50. Non avremo mai il fondoschiena di Giselle Bundchen, se madre natura non ha avuto cotanta bontà. E no! Le caviglie sottili, se non le abbiamo dalla nascita, non vengono in vecchiaia. Lo sappiamo e ringrazio sempre di essere uscita (a fatica) dall’adolescenza… Ma ció non toglie che la realtà, seppure diversa da quella che avremmo sognato o sogneremmo, è questa. Prenderne atto è già un passo in avanti, smettere di guardare solo tv e riviste è un altro passo, iniziare a guardarsi allo specchio dopo aver guardato la realtà attorno a voi, e non quella che riproducono i media, un ennesimo passettino verso l’accettazione di sé stesse.

3. L’importanza di piacersi

Abbiamo dei difetti, certo. Numerosi? E allora?  La bellezza non è di certo una semplice questione di perfezione, e basta pensare ai
canoni greci che hanno contraddistinto secoli di storia dell’arte per rendersi conto di quanto possa essere cangiante, soggettiva e variabile questa tanto discussa “bellezza”. E la famosa frase nota e arcinota da manuale adolescenziale: “piaci a te stessa e piacerai agli altri”, è un vero mantra che non sbaglia mai. Provate a realizzarlo e ve ne renderete conto da sole.

donna-specchio

4. Migliorarsi sempre

Siamo esigenti. Con noi stesse in primis e forse proprio questo alle volte crea difficoltà nell’accettazione dei propri difetti, ma nulla ci vieta di cercare di migliorarci sempre senza però farne una malattia. Con criterio e logica, è solo un gran bene puntare più in alto. Aver voglia di essere più magre, più toniche, più giovani? Tutte ottime idee, tranne l’ultima forse…

5. Non demordere mai

Ora io non vorrei dire, ma voi ci pensate che 20 anni fa il web e internet non esistevano? Per non parlare delle numerose rivoluzioni tecnologiche, digitali e chi più ne ha, più ne metta… Per questo, dico io, voi mi volete dire che prima o poi questo elisir di giovinezza eterna non lo inventeranno? Eddai su, che una si impegna ad accettare i propri difetti, ma un aiuto dall’esterno sarebbe cosa gradita.

PS: e se vi chiedete in tutto questo cosa faccia Kate Hudson per avere un corpo perfetto ma senza ritocchi: 3 sports ogni settimana! Karate, pilates e corsa. Alla fine l’articolo dovevo leggerlo anche se il karatè proprio no. Non fa per me!

photo credit: Gabriela Camerotti via photopin cc

 

 

 

 

Author

Giornalista e blogger, in sintesi quando non parlo, scrivo. Ho creato un mio blog di viaggi chiamato Fringeintravel perché amo andare. Fosse per me sarei sempre in mezzo alla natura, ma la realtà è che vivo a Milano, scrivo di moda, benessere, viaggi e senza piastra per i capelli non mi muovo! La contraddizione fa parte di me… E quella citazione "Non si è mai tanto sinceri come quando si è incoerenti" è decisamente la mia preferita.

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