Alcol in gravidanza e allattamento: tutto quello che devi sapere

Se aspetti un bambino l’alcol può attendere. È questo il claim della campagna di informazione sviluppata da SIGO, Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia. E non solo quando si è in gravidanza, ma anche durante preconcepimento e allattamento. Scopriamo insieme perché.

Bambino sano? Elimina completamente l’alcol

Fin dal momento in cui si decide di provare a concepire un figlio, la mamma e il papà – sì, entrambi – devono prendersi cura della loro salute. Sentiamo sempre dire che è necessario che la donna assuma già da diversi mesi prima di iniziare ad avere rapporti mirati al concepimento l’acido folico. Non è l’unico aspetto a cui stare attente. L’alcol infatti è uno di quei vizi a cui spesso non si pensa, complice il fatto che si ritiene sempre che “un bicchiere ogni tanto” non faccia male. Se desideriamo un bambino sano, dobbiamo agire già in fase preconcezionale: nel momento in cui ci si accorge della gravidanza molti organi ed apparati si sono infatti già formati. L’alcol dunque va evitato completamente.  

Non bere alcol se sei incinta!

Secondo diverse ricerche, il 10% dello donne in gravidanza assume alcol e di loro in gravidanza 1 su 67 donne partorisce un neonato affetto da FAS (sindrome feto-alcolica).

L’alcol è una sostanza in grado di dare dipendenza e di interferire con l’assorbimento dei nutrienti. Cosa significa? Che assumerlo in gravidanza può creare carenze alla mamma e al feto di elementi fondamentali per la sua crescita (come vitamine, omega-3, acido folico, ferro e altro). È dimostrato che l’alcol è in grado di causare anomalie anatomiche e funzionali nell’embrione che si ritroveranno poi nel neonato e quindi nel bambino.

Se bevo alcol cosa succede?

Bere alcol durante la gravidanza può generare aborto, mortalità, anomalie anatomiche e comportamentali e disabilità intellettive per il nato. Tutti questi effetti fanno parte della sindrome feto-alcolica. Tra di essi troviamo anomalie dei tratti del viso, ritardi nella crescita, anomalie cardiache, renali, scheletriche, oculari, auricolari. Ma anche del sistema nervoso centrale.

Dai, ma ne bevo poco!

Non sappiamo quale sia la dose sicura di alcol che si possa assumere in gravidanza. Né che effetti, anche un semplice bicchiere, possa avere sul bambino. Per questo motivo è consigliato evitare completamente di bere alcol! Sapete ad esempio che un bicchiere di vino (da 125 ml), una birra (da 330 ml) oppure un bicchiere di superalcolico (da 40ml) contengono la stessa quantità di alcol pari a circa 12 gr? Non c’è dunque un alcolico migliore dell’altro o una dose che non faccia male. L’alcol assunto dalla mamma attraversa facilmente la placenta e arriva al feto in una quantità praticamente uguale a quella assunta dalla donna ed il feto non possiede gli enzimi necessari per metabolizzarlo, per questo motivo va incontro a effetti dannosi. Non esiste una dose sicura.

Alcol e allattamento: posso bere?

La risposta, ancora una volta, è no! L’alcol passa nel latte materno e può causare effetti negativi sulla salute del neonato. Quante volte avrete sentito la famosa diceria sul fatto “l’alcol fa latte!”: non esistono riscontri scientifici a proposito – lo stesso vale per bere a distanza rispetto al momento del pasto del bebè – e, ancora una volta, la mamma durante tutta la fase dell’allattamento deve evitare di bere alcol.

L’alcol non è solo nel bicchiere

Evitare l’alcol non significa soltanto smettere di bere vino, birra o superalcolici, ma porre attenzione anche ad esempio ai prodotti confezionati, sia da forno che cioccolatini o dolci ripieni.

Per altre informazioni su alcol e gravidanza

Per approfondire il discorso e scoprire il decalogo su alcol e gravidanza realizzato da SIGO in collaborazione con Assobirra e scoprire le mamme blogger che hanno aderito a questa campagna informativa, potete collegarvi al sito www.seaspettiunbambino.it

Author

Innamorata della vita, dei viaggi, della buona cucina. Smanettona, amo i social e la condivisione, più offline che online: le lunghe tavolate, le domeniche in famiglia, la risate esagerate. Freelance per vocazione, lavoro sul web dal 2009, nel 2013 divento co-founder di PaperProject.it. Nel 2016 realizzo il mio più grande sogno: diventare la mamma di Giacomo.

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