Il linguaggio segreto dei neonati - Mammeacrobate

Il linguaggio segreto dei neonati di Tracy Hogg con Melinda Blau – Ed. Mondadori

Assolutamente da leggere! Volutamente la recensione inizia con un consiglio che sa quasi di imperativo. Questo libro è IL regalo ideale per le future mamme, una guida indispensabile per affrontare con più consapevolezza i primi mesi in balia del proprio bimbo.
L’autrice è Tracy Hogg, infermiera e puericultrice britannica. Nel 1997 fonda “Baby Technique”, una struttura attraverso la quale offre consulenze individuali a madri e padri, tiene corsi collettivi, conferenze ed esercitazioni per baby-sitter tanto da meritarsi, negli anni, il soprannome di “baby whisperer” ovvero “colei che sussurra ai neonati”.

Il linguaggio segreto dei neonati è una fonte preziosa di consigli pratici (qualità rara), di spunti per iniziare a conoscere e comprendere il proprio bambino. Non vengono svelate “verità assolute” e non è un manuale di istruzione per genitori alle prime armi.
La Hogg propone un metodo quotidiano che ha un nome “illuminato”: E.A.S.Y., acronimo di Eat, Activity, Sleep, You, che tradotto diventa Mangia, Gioca, Dorme e Tu (ma quando mai si era vista questa cosa?). A differenza di quella che è la teoria bimbo-centrica che sta alla base ad esempio dell’allattamento a richiesta e del co-slepping, il metodo Hogg suggerisce di stabilire una routine di momenti che possa aiutare neonato e mamma a stabilire un rapporto “non di dipendenza assoluta” ma di conoscenza profonda e comprensione delle esigenze di entrambi. Mentre lui dorme ad esempio, voi vi dedicate del tempo “vostro”.

Alla base rimangono i principi cardine su cui poggia il rapporto genitori-figlio: ascolto, rispetto, flessibilità ed equilibrio.
Alcuni esempi? Molto interessante (e per me addirittura illuminante) il capitolo “Sleep” dedicato ai suggerimenti per insegnare al proprio bimbo a dormire nel lettino tutta la notte. Io li ho seguiti e (sarà anche stata la fortuna sfacciata che so di aver avuto) mia figlia già da un mese di vita si addormentava nella culla, con me accanto, ma fondamentalmente da sola.
Troverete inoltre utili consigli sul ritorno a casa dall’ospedale, sul primo bagnetto, sull’allattamento naturale e artificiale, sul ciuccio, sulle tecniche di massaggio e gestione delle famigerate coliche gassose, sullo svezzamento, sui pannolini e tanto altro ancora.

Questo libro non ha la pretesa di “insegnare qualcosa” ma solo di fornire qualche strumento in più ai neogenitori alle prese con il lavoro più duro del mondo: accogliere in casa e crescere un neonato, il loro neonato, tanto immaginato e idealizzato quanto in realtà ancora sconosciuto e a volte difficilmente comprensibile.

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2 Comments

  1. Ho visto questo libro a casa di un’amica (acrobata con 3 figli, marito e suocero) e lei mi ha detto: “prendilo da degli spunti poi tu segui la tua testa e il cuore”

    Eccomi qui Sara 21 mesi principessa di casa nostra, dei nonni e degli zii unica nipote un po’ viziata e con un caratterino ben definito.

    Non so se il libro sia servito a farla dormire (dorme quasi sempre tutta la notte ma ogni tanto chiama ancora per un po’ di latte e le coccole) ma è servito a me per fare un po’ di chiarezza su quello che mi aspettava, su tutte le dicerie del caso, su tutti i consigli (spesso non richiesti) che ogni donna (perchè donna o perchè mamma) si sente di darti quando vede la pancia farsi avanti.

    La parola giusta direi rassicurante.

  2. io ho comprato questo libro per puro caso quando il mio bimbo stava per nascere ed è stata la cosa più utile e illuminante che abbia letto prima durante e dopo la gravidanza. tutto ciò che si dice nella descrizione è verissimo. io sono riuscita ad insegnarli ad addormentarsi da solo da quando aveva poche settimane, mangiava ogni quattro ore come un orologio svizzero e a due mesi ha iniziato a dormire tutta la notte. A quattro mesi dormiva già dieci ore di seguito a notte.
    Quando parlavo alle mie amiche di questo libro puntualmente mi rispondevano che ero solo fortunata perchè mio figlio era buonissimo. Vero ma vi assicuro che quella sicurezza di saper quasi sempre che cosa accade, fa la differenza tra un bambino che piange spesso e un bambino sereno. E il libro insegna in modo pratico proprio questo. L’ho capito perfettamente quando durante l’estate eravamo in vacanza insieme ad una coppia di amici (senza figli) e dopo alcuni giorni ci hanno chiesto “Ma come fate a sapere sempre perchè piange?”
    Cmq l’ho regalato a un’amica in attesa e quando l’ho rivista mi ha detto è la cosa più utile che mi abbiano regalato per la nascita di mio figlio. Non so davvero come ringraziarti. Allora funziona no?