Aiutiamo Francesca

Oggi vogliamo condividere con voi una storia che non ci piace affatto, ma che crediamo sia doveroso far conoscere, per richiamare l’attenzione sulla situazione di una donna, di una mamma che ci da l’ennesima conferma, purtroppo, che il nostro non è una paese per mamme.

Si tratta di Francesca Alberti, consulente professionale in allattamento materno IBCLC e Doula che abbiamo avuto modo di conoscere grazie alla sua partecipazione al nostro progetto Il Paese delle mamme.

Francesca ha 37 anni, 6 figli tra i 16 anni e i 20 mesi, un lavoro al servizio di altre mamme come lei, un lavoro che l’appassiona, ma che di certo non le permette di far fronte alle tante spese che una famiglia così numerosa comporta, soprattutto in assenza del supporto economico da parte dei padri dei suoi figli, supporto che le spetterebbe di diritto.

Tra poche settimane Francesca non avrà più un posto in cui lei e i suoi figli potranno vivere. Il prossimo 9 settembre, infatti, sarà costretta a lasciare la sua casa a causa di uno sfratto esecutivo. Nessun ascolto, nessuna forma di comprensione neanche da parte delle istituzioni a cui più volte si è rivolta per avere una qualche forma di aiuto. Decine di lettere senza risposta, lunghe e inutili attese. A Mozambano, il paese in provincia di Mantova in cui risiede, non ci sono case popolari e per poter accedere agli alloggi con affitti a canone agevolato in altri comuni, le liste d’attesa sono lunghe (estratto da Corriere.it), troppo, e lei questo tempo non ce l’ha.

Quando poco fa abbiamo parlato al telefono con Francesca abbiamo sentito la voce di una donna forte, ma anche piena di una rabbia che noi comprendiamo a pieno. Le madri single in Italia sono sempre più numerose e avrebbero bisogno di maggiori forme di tutela, perché un paese civile come noi pensiamo – o quantomeno speriamo – che sia l’Italia non può chiudere gli occhi di fronte a situazioni come quella di Francesca e di tante altre donne come lei.

Quello che Francesca chiede è una casa e tanto lavoro, nient’altro: “Lavoro per me vuol dire tante mamme che mi contattano per avere consulenze domiciliari o accompagnamento ”.  Questo è quello che serve a lei e ai suoi figli.

Noi non possiamo che condividere il suo appello e se pensate di poterle essere d’aiuto in qualche modo contattateci. Siamo convinte che la rete serva soprattutto a questo, ad aiutarci l’un’altra quando ce n’è davvero bisogno…e in questo caso ce n’è!