Non sono all'altezza: perché dovremmo smettere di dircelo?

Durante un film visto di recente, si svolgeva un dialogo tra padre e figlia ormai adulta.

La figlia chiedeva al padre (riferendosi alla sua adolescenza): “Perchè non hai fatto il padre?”

Risposta: “Pensavo di non essere all’altezza!”

Riflessione personale: ma se facessimo solo quello per cui riteniamo di essere all’altezza dovremmo fare ben poche cose!

Certo, essere genitore è un compito difficilissimo: ogni giorno, direi ogni momento, si presenta una situazione dove ti trovi completamente spiazzato.

E adesso cosa faccio?

Cosa rispondo?

Cosa concedo?

Cosa rifiuto?

E non hai tempo per pensare, per riflettere, per giudicare: devi prendere una decisione. E nessuno si pone la domanda se sei all’altezza o meno, devi affrontare il problema e risolverlo (o per lo meno cercare di risolverlo).

Penso che non dovremmo nemmeno chiederci se siamo all’altezza di ciò che la vita ci propone. Semplicemente, con tanta umiltà e soprattutto buona volontà, mettiamoci di impegno e andiamo avanti.

E soprattutto non accantoniamo i nostri doveri trincerandoci dietro il famoso “non sono all’altezza”. Troppo semplice, sarebbe una vita “facile”. Per capire se siamo all’altezza delle difficoltà che ci troviamo davanti non resta che… provarci.

E poi un briciolo di sana autoconsiderazione non guasta mai!

photo credit: Ben_Kerckx – pixabay

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