Se mi sento escluso...

Lo scrivevo in uno dei primi post. La nostra famiglia è a 4, a 5 e a volte anche a 6. Magari non viviamo sempre tutti sotto lo stesso tetto, ci sono delle lunghe pause, dei brevi weekend e dei lunghi periodi di vacanza. La sesta del gruppo, che è la mamma della sorellona, non è quasi mai fisicamente con noi, ma è tra di noi come presenza, telefonica e mentale. Ovviamente ci sono delle decisioni, che riguardano la ragazzona, che vengono prese dai genitori, anche se separati. Scuola, vacanze, attività sportive, dentista.

Questa lunga premessa per dire che per la prima volta in tanti anni siamo in partenza per un lungo viaggio (una settimana per andare a conoscere la nipotina Oltreoceano). Saremo in 4 e non in 5. L’ultima volta, quando gli americans convolarono a nozze, eravamo 5. Certo la più piccola era un fagiolino di un mese nella mia pancia…però c’eravamo tutti.

A questo giro la sorellona mancherà. Mamma e papà hanno ritenuto che fosse troppo impegnativo per lei perdere 10 giorni di scuola (prima media i compiti decuplicano). Lei non se l’è presa, per fortuna. Io ero nel panico al pensiero che si potesse sentire esclusa. Invece ha semplicemente chiesto di tornarci anche con lei un’altra volta, magari in estate. A volte i bambini sono più maturi di noi.

L’esclusione. E’ un tema forte, come la gelosia. Sentirsi esclusi, escludere qualcuno. Nelle famiglie allargate ci si sente sempre un po’ in colpa per via dell’esclusione. Che è inevitabile: i fratelli non condividono entrambi i genitori, ma solo uno. Ci sono due case, due stanze, due Natali e se c’è chi va avanti e indietro, c’è anche ci resta sempre e forse avrebbe un pizzico di curiosità di vedere cosa succede dall’altra parte.

C’era un periodo che il mio grande continuava a chiedere chi era il papà di Felicittà della sorellona (uso Felicittà per dire una città qualunque diversa dalla nostra dove abita la grande con la sua mamma), come se non ritenesse possibile che non ci fossero due papà. Uno loro e uno dell’altra casa!

Chi, poi, nella vita non si è mai sentito escluso? Da un amico, dai genitori, dai compagni, dai colleghi…è un sentimento forte e irrazionale, di estrema fragilità. Ci riporta a quando eravamo bambini, e così vulnerabili. Come sempre le famiglie allargate ci mettono alla prova, e questa occasione è stata importante per capire un’altra parte di noi.

photo credit: iStock.com/evgenyatamanenko

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Giornalista-blogger e mamma-matrigna. Questa sono io. Con il blog mammamatrigna cerco di raccontare gli scuotimenti e le difficoltà di questo doppio ruolo. Lo faccio perché fa bene a me e spero porti sollievo anche a chi mi legge. La famiglia allargata è complessa ma non impossibile. Ci vuole coraggio, amore e pazienza. E un pizzico di ironia. Un pizzico, eh!!

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