Dolori della crescita: cause, sintomi e rimedi - Mamme Acrobate

Dolore al ginocchio, dolori ai piedi, alle articolazioni di gambe e cosce: i dolori della crescita sono un incubo per alcuni bambini, specialmente nelle ore notturne.

Sembra che almeno uno o due su dieci, tra i bambini e i ragazzi di età compresa tra i 5 e i 13 anni, siano interessati da questo disturbo: statisticamente, inoltre, pare che siano i maschi a soffrirne di più.

Ma perché si manifestano questi misteriosi dolori? Per quale motivo compaiono di sera e durante la notte? Da cosa sono causati, nello specifico? E c’è un modo per prevenirli?

A queste e ad altre domande tenteremo di dare una risposta nelle righe seguenti, precisando però che ogni giudizio sull’argomento andrebbe rimesso all’opinione di un medico pediatra.

Dolori della crescita: i sintomi

I dolori della crescita si manifestano molto spesso in concomitanza con la fine di una giornata fisicamente impegnativa, dopo che il bambino o il ragazzo ha praticato molta attività motoria.

Nel momento in cui sospende tale attività, rilassandosi o riposandosi (e quindi di solito in concomitanza della sera o durante la notte) si manifesta un dolore alle gambe, che può sopraggiungere gradualmente o all’improvviso.

Sono interessate perlopiù le articolazioni della gamba: il ginocchio, sia nella parte esterna sia in quella posteriore, la caviglia e le dita dei piedi; la sensazione di fastidio può riguardare anche i muscoli della coscia e del polpaccio e in maniera particolare nella zona dello stinco.

In casi più rari, il dolore può interessare anche gli arti superiori, quindi braccio e avambraccio. 

Gli episodi dolorosi sono perlopiù brevi (circa 10-15 minuti) ma acuti, tali da svegliare il bambino se dorme o da indurlo al pianto se sveglio.

Solitamente, inoltre, il dolore si ripresenta per alcune notti consecutive, ma senza seguire una cadenza regolare. La maggior parte dei bambini riferisce che questo disturbo riguarda sempre le stesse parti del corpo, con un’intensità variabile. 

Dolori della crescita: le cause

Sebbene questa tipologia di dolori sia comunemente denominata “dolori della crescita”, lo sviluppo del bambino non è direttamente connesso alla manifestazione del dolore, per cui il nome potrebbe trarre in inganno. Il nome deriva dal fatto che tuttora le cause di questo disturbo sono di difficile identificazione: in sostanza, sono ancora sconosciute.

La ricerca scientifica ha notato alcune correlazioni tra l’insorgere dei dolori e particolari sforzi fisici affrontati dal bambino o dal ragazzo nel corso della giornata; anche momenti di forte stress sono associati a quelli in cui compaiono i dolori. 

Quel che è chiaro è che questo disturbo compare solo in età pediatrica e durante l’adolescenza: motivo per cui si è portati ad associarlo alle fasi biologiche in cui i bambini crescono e si sviluppano.

Per essere certi che si tratti di comuni dolori della crescita e non di altre patologie – magari più severe – è sufficiente il consulto di un medico: questi chiederà ai genitori o al ragazzo stesso di raccontare quando avvengono i dolori e quali zone del corpo interessano, con quale frequenza si percepiscono e quanto dura in media un singolo episodio, se ci sono gonfiori.

La diagnosi dei dolori della crescita viene solitamente confermata se si accerta che i dolori avvengono principalmente di sera o durante la notte, se ogni episodio dura solo pochi minuti e passa con un massaggio o una leggera dose di antidolorifico (e, soprattutto, se non ve n’è più traccia al mattino seguente), se non sono assidui e infine se non si riportano gonfiori, lesioni o infiammazioni.

Dolori della crescita: come far passare il dolore

Come si è detto, solitamente il dolore scompare spontaneamente nel giro di pochi minuti.

Tuttavia, in caso di episodi particolarmente gravi, è a volte possibile lenire il fastidio con massaggi – che sono un’efficace forma di affetto, oltre che di cura, per i bambini di ogni età – e con leggere dosi di antidolorifico previo consulto medico (solitamente si consiglia l’uso di paracetamolo, ma precisiamo che i consulti specifici vanno sempre chiesti al proprio medico pediatra e questo è quanto vi consigliamo di cuore).

Gli unici casi che possono destare preoccupazione sono quelli che riguardano bambini particolarmente piccoli, che possono spaventarsi e impaurire anche i genitori: una volta identificato il problema, perciò, è bene che quest’ultimi mantengano la calma e non vadano nel panico, bensì che si concentrino nel calmare e rassicurare il piccolo. 

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