Come abbiamo fatto a diventare grandi? - Mammeacrobate

 

 

Carissime mamme acrobate, il 20 novembre è la giornata dei DIRITTI dell’INFANZIA. Non dimentichiamo che troppi bambini nel mondo vedono calpestati i loro diritti e diamo il nostro contributo SEMPRE perchè queste ingiustizie possano scomparire.

E a proposito di diritti dei bambini di oggi e di ieri, vorrei proporvi una riflessione tra il serio e il faceto su LA GRANDE DOMANDA: COME ABBIAMO FATTO A SOPRAVVIVERE NOI CHE ERAVAMO BAMBINI NEGLI ANNI 50/60?

Noi che…

1- Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza né airbag…

2- Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto era una passeggiata speciale e ancora ne serbiamo il ricordo.

3- Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con vernici a base di piombo.

4- Non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle confezioni dei medicinali, nei bagni, alle porte.

5- Quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco.

6- Bevevamo l’acqua dal tubo del giardino invece che dalla bottiglia dell’acqua minerale…

7- Trascorrevamo ore ed ore costruendoci carretti a rotelle ed i fortunati che avevano strade in discesa si lanciavano e, a metà corsa, ricordavano di non avere freni. Dopo vari scontri contro i cespugli, imparammo a risolvere il problema. Sì, noi ci scontravamo con cespugli, non con auto!

8- Uscivamo a giocare con l’unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Non avevamo cellulari… cosicché nessuno poteva rintracciarci. Impensabile.

9- La scuola durava fino alla mezza, poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con il papà ).

10- Ci tagliavamo, ci rompevamo un osso, perdevamo un dente  e nessuno faceva una denuncia per questi incidenti. La colpa non era di nessuno, se non di noi stessi.

11- Mangiavamo biscotti, pane olio e sale, pane e burro, bevevamo bibite zuccherate e non avevamo mai problemi di sovrappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare…

12- Condividevamo una bibita in quattro… bevendo dalla stessa bottiglia e nessuno moriva per questo.

13- Non avevamo Playstation, Nintendo 64, X box, Videogiochi, televisione via cavo con 99 canali, videoregistratori, dolby surround, cellulari personali, computer, chatroom su Internet… Avevamo invece tanti AMICI.

14- Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell’amico, suonavamo il campanello o semplicemente entravamo senza bussare e lui era lì e uscivamo a giocare.

15- Si! Lì fuori! Nel mondo crudele! Senza un guardiano! Come abbiamo fatto? Facevamo giochi con bastoni e palline da tennis, si formavano delle squadre per giocare una partita; non tutti venivano scelti per giocare e gli scartati dopo non andavano dallo psicologo per il trauma.

16- Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano. Nessuno andava dallo psicologo, dallo psicopedagogo, semplicemente prendeva qualche scapaccione e ripeteva l’anno.

17- Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità… e imparavamo a gestirli.

La grande domanda allora è questa:

Come abbiamo fatto a sopravvivere ? ed a crescere e diventare grandi ?

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