Nel prossimo mese di giugno si terranno 2 nuove edizioni del corso “Aprire una libreria per bambini”, organizzato dalla libreria Centostorie di Roma, una piccola libreria specializzata per l’infanzia, che dal 2007 propone questa iniziativa con l’obiettivo di dare la possibilità ai partecipanti, soprattutto donne, di mettersi in gioco, investire su se stesse e sul proprio futuro lavorativo .
Fra le partecipanti, infatti, 80 si sono messe in proprio aprendo 40 librerie per bambini in tutte Italia, tutte settoriali e specializzate, tutte fatte da donne con l’intento di cambiare la propria vita, quella della propria famiglia, promuovendo la lettura come mezzo e strumento di emancipazione fin dalla primissima infanzia.
Queste librerie vengono sostenute da un circuito, Cleio, creato per loro da Centostorie. Le librerie nate dal corso sono indipendenti, hanno la libertà di scegliere la formula che più gli si addice, ma supportate da un circuito che si fa rete, una struttura organizzata che segue le neo-libraie, le agevola nei rapporti con i fornitori e le aiuta a farsi conoscere attraverso canali di comunicazione consolidati.
Questo progetto ci è piaciuto molto perché spinge le donne a non smettere di reinventarsi, di ricominciare, di provare a realizzare i propri sogni, e abbiamo voluto conoscerlo meglio insieme ad Antonella De Simone di Cleio.
Come è strutturato il progetto? Chi sono le donne che hanno partecipato?
Il corso Aprire una libreria per bambini è nato nel 2007, perché in tanti ci telefonavano o venivano a trovarci per chiedere come avessimo fatto ad aprire e tante informazioni in merito. Dal 2007 a oggi abbiamo tenuto oltre 70 edizioni del corso: circa 1.000 persone hanno partecipato da tutta Italia. Si tratta prevalentemente di donne 30-50 anni, con lavori precari o disoccupate o che non riescono più a conciliare la maternità con il lavoro. Vengono per scoprire se c’è davvero un’alternativa, se è possibile crearsi un mestiere su misura. Noi illustriamo la nostra esperienza e 80 di loro hanno aperto una libreria per bambini nella loro città.
Come si diventa libraia?
Libraia si diventa per passione e necessità. Amare il mondo dei libri e degli albi illustrati è fondamentale. Ma librai si diventa soprattutto facendo tanti errori. Noi cerchiamo di raccontare i nostri per permettere alle nostre corsiste di partire avvantaggiate. Ma toccherà anche a loro combinare i loro pasticci!
Quali sono gli aspetti su cui punta la formazione delle partecipanti?
Il corso è composto da 2 sezioni. La parte del sabato prevede: analisi del mercato di riferimento, cantierabilità del progetto, normativa e adempimenti burocratici, rapporti con i fornitori (è prevista la testimonianza di un responsabile commerciale della Sinnos Edizioni, casa editrice per bambini), programmazione di letture e laboratori, l’arredo e il layout del negozio, immagine coordinata e sito internet. La domenica è previsto un workshop su: costruzione del catalogo e realizzazione di letture animate. Il corso è a pagamento per massimo 15 persone.
Ovviamente non abbiamo la pretesa di esaurire la materia in poche ore, ma ci siamo rese conto che si tratta di un’esperienza utile per chi è incerto sul grande salto, ma non ha tempo per un corso più lungo. Soprattutto cerchiamo di sgombrare il campo dall’idea che sia ormai possibile vivere di soli “libri”.
Quali sono le competenze fondamentali che un libraio deve avere nell’epoca del digitale?
La prima cosa che spiego alle aspiranti libraie che frequentano il nostro corso “Aprire una libreria per bambini” è: non si vive di soli libri. Questo sia perché gli italiani leggono poco, sia perché la libreria non è l’unico posto in cui compriamo i libri oggi. Internet offre una selezione praticamente illimitata di testi a prezzi altamente competitivi.
La libreria deve diventare un nuovo spazio in grado di offrire qualcosa di più: aggregazione, socialità, calore. Per questo nella nostra libreria – e in tutte quelle che condividono la nostra filosofia – organizziamo tantissime letture animate, laboratori, spettacoli, feste di compleanno. C’è anche uno spazio caffetteria in cui, mentre i bambini si divertono, le mamme possono rilassarsi, prendere un caffè, scambiare due chiacchiere, leggere.
Inoltre internet e i social network in particolare offrono tantissime opportunità per farsi conoscere e fidelizzare i propri clienti, basta sperimentare, darsi un proprio stile e mantenerlo.
Che consigli darebbe alle donne che vorrebbero aprire un’impresa?
Consiglierei di analizzare prima per bene le proprie motivazioni e di scegliere uno o più partner di cui fidarsi ciecamente (non si tratta per forza della migliore amica, anzi). Motivazioni e partner sapranno aiutarvi nei momenti di difficoltà e sapranno darvi la forza per ripartire.
E a voi piacerebbe cambiare vita e aprire una libreria per bambini?
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