Questa stagione è un periodo molto difficile per chi soffre di allergie, la natura sembra risvegliarsi di pari passo con starnuti, tosse, lacrimazione, asma, eczemi… I soggetti allergici, specialmente bambini, pare stiano aumentando di decennio in decennio, questione che ha spinto medici e studiosi ad interrogarsi ulteriormente sulle ragioni che possono stare alla base delle allergie.
L’evidenza che l’aumento riguardi i paesi industrializzati ha portato alla formulazione della cosiddetta “Hygiene Hypothesis”: i nostri bambini vivono indubbiamente in un ambiente e in condizioni più igieniche di quelle di qualche decennio fa, ma questo “eccesso di igiene” potrebbe essere alla base dell’aumento di allergie.
Il sistema immunitario dei nostri figli, secondo questa teoria (suffragata da studi scientifici, si veda per es. questo studio condotto presso l’unità di immunoallergologia e malattie respiratorie dell’Università di Firenze), non ha modo di costruirsi giorno dopo giorno, perchè i bambini di oggi non hanno più molte occasioni di entrare in contatto con batteri e agenti patogeni in generale. Mangiano cibi troppo ben lavati, i ciucci sono sempre sterilizzatissimi, non giocano con la terra, le bevande sono sempre rigorosamente pastorizzate e anche l’uso di vaccini e di farmaci antivirali impedisce, fin da quando il bambino è neonato, di contrarre quasi qualsiasi infezione, così che si viene ad alterare l’equilibrio tra i diversi tipi di globuli bianchi (che fanno parte del nostro sistema immunitario).
Sono ovviamente importantissimi i farmaci (per esempio gli antistaminici, che chi è allergico ben conosce) che aiutano a superare questo periodo di forte esposizione a pollini stagionali, ma vale anche la pena di interrogarsi su come far recuperare al nostro organismo le proprie naturali capacità di difesa: per es attraverso una scelta più consapevole degli alimenti, imparando a leggere bene le etichette, così da scegliere cibi più naturali e semplici possibile (per esempio il cibo biologico).
Prediligere le farine integrali (pane e pasta), dove possibile gli alimenti crudi invece che cotti (frutta, verdura e germogli), evitare come regola generale i cibi industriali, che contengono molti conservanti, additivi, edulcoranti, che sono le sostanze che colpiscono e debilitano il nostro sistema immunitario. Anche fritti, cioccolato ed insaccati, così come i latticini (spesso contenenti diossine, che arrivano a noi attraverso la rete alimentare che coinvolge i bovini) contribuiscono a peggiorare la situazione e andrebbero evitati il più possibile.
Un’altra valutazione riguarda l’utilizzo di vaccini e farmaci: cercare di discutere col medico i reali vantaggi e la reale necessità di ogni singolo vaccino e terapia farmacologica, in particolare per gli antibiotici, limitandone l’uso alle situazioni di effettiva infezione batterica.
Oltre alla prevenzione attraverso un’alimentazione corretta e consapevole, possiamo poi cercare di tamponare i sintomi allergici utilizzando per es dei prodotti fitoterapici, come la pomata Halicar, a base di Cardiospermum halicacabum, che ha azione antiallergica, calma il prurito e riduce l’infiammazione, l‘Elicrisum, che ha proprietà antinfiammatorie, antiallergice, antieritematose, e il Ribes nigrum, considerato l’antiallergico naturale per eccellenza (come sempre si raccomanda di rivolgersi a naturopati, omeopati, o erboristi/farmacisti competenti).
Per approfondimenti segnalo un articolo nella sezione “Salute naturale” del numero di Maggio 2011 della rivista aam Terra Nuova.
photo credit: Time Blows Away in the Wind via photopin (license)
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