Cure post parto per mamme e bambini. Le linee guida dell’OMS

Le prime settimane dopo il parto sono un momento delicato per la vita di mamma e neonato, in cui si ha bisogno di cure e attenzioni specifiche, per godere del migliore stato di salute psicofisico ed evitare complicazioni.

Proprio con lo scopo di tutelare e migliorare la salute materno-infantile, soprattutto nelle zone ad alto tasso di mortalità, l’OMS – l’Organizzazione Mondiale della Sanità – ha pubblicato le linee guida aggiornate relative alle cure post parto per mamme e bambini.

 12 raccomandazioni e suggerimenti che riguardano vari ambiti:

 Dimissioni dall’ospedale. In caso di parto vaginale privo di complicazioni, mamma e neonato dovrebbero ricevere cure sanitarie all’interno della struttura in cui è avvenuto il parto, per almeno 24 ore dopo la nascita.

Cure post-natali. Se il parto avviene in casa, il primo controllo per mamme e bambini deve avvenire entro 24 ore. I successivi a tre giorni (48-72 ore), 7-14 giorni e 6 settimane dal parto.

Visite a casa. Si raccomandano controlli domiciliari per le mamme e per i bambini entro una settimana dalla nascita.

Valutazione dello stato di salute del neonato. Durante le visite post-natali è necessario suggerire ai genitori ulteriori approfondimenti medici nei casi in cui il neonato: smette di nutrirsi adeguatamente, manifesta convulsioni, ha la respirazione accelerata (frequenza respiratoria ≥60 per minuto), ha una temperatura corporea superiore a 37,5° C o sotto i 35,5 °C, presenta ittero nelle prime 24 ore dalla nascita o ingiallimenti dei palmi di mani e piedi a qualunque età, in caso di assenza di movimenti spontanei.

Allattamento. È raccomandato l’allattamento esclusivo al seno dalla nascita fino a sei mesi e si suggerisce l’affiancamento alle mamme di counsellor specificatamente formate, che offrano informazioni e supporto.

Cura del cordone ombelicale. Durante la prima settimana di vita, si prescrive la disinfezione quotidiana del moncone del cordone con una soluzione a base di clorexidina per i bambini nati in casa in zone ad alti tassi di mortalità. Anche per i bambini nati in strutture sanitarie o in casa – se in zone con bassi tassi di mortalità infantile – è consigliata comunque una cura accurata del cordone.

Uteriori cure post-natali. Il primo bagnetto non deve essere fatto prima che siano passate 24 ore dalla nascita e si raccomanda un abbigliamento adatto alle varie temperature ambientali, prevedendo due strati di vestiti in più rispetto agli adulti e usando cappellini o altri copricapi. In ospedale, Per favorire il contatto, mamma e bambino non dovrebbero essere separati, ma stare nella stanza 24 ore al giorno. Ai neonati prematuri e a basso peso alla nascita, dopo il parto vanno garantite immediate cure.

Controlli post-parto per la mamma. Tutte le puerpere devono effettuare una visita nelle prime 24 ore dopo il parto, per monitorare il sanguinamento vaginale, le contrazioni uterine, la temperatura e il battito cardiaco. A ogni successiva visita, andrà poi valutato il generale stato di benessere della mamma, che dovrà essere informata sui servizi a disposizione in caso di necessità, verificandone inoltre lo stato psico-emotivo.

Counselling. Le donne vanno informate sul processo fisiologico di recupero che segue la nascita e, sebbene alcuni problemi di salute siano comuni, dell’importanza di comunicare ogni variazione dello stato di salute al proprio medico. Si raccomandano inoltre informazioni su nutrizione, igiene e sui vari metodi contraccettivi.

Ferro e acido folico. Per prevenire l’anemia, frequente sia in gravidanza, sia dopo la nascita del bambino è raccomandata l’assunzione di ferro e acido folico per almeno i tre mesi successivi al parto.

Antibiotici. Si prescrive la somministrazione di antibiotici alle donne che hanno partorito naturalmente e a quelle che hanno avuto strappi dei muscoli del perineo di terzo o quarto grado, per evitare eventuali complicazioni delle lacerazioni.

Supporto psicologico. Si raccomanda un sostegno professionale per prevenire la depressione post-partum, specie per le donne più a rischio di sviluppare questa patologia.

Misure importanti che se, effettivamente rispettate, contribuiranno a far diminuire il tasso si mortalità materno-infantile, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, gli otto obiettivi da raggiungere entro il 2015 a garanzia dei diritti della popolazione mondiale.

 

Fonti: WHO, WHO Reccomendations on Postnatal care on the mother and newborn, 2013

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