Festa della mamma: la storia di Rosetta - Mammeacrobate

la storia di rosetta mamma coraggiosaDomani si celebrerà la Festa della Mamma, una giornata dedicata a una figura insostituibile per ciascuno di noi, indipendentemente dal fatto si abbiano 2 o 50 anni.

Voglio unirmi anch’io a questi festeggiamenti e oggi mi piacerebbe farlo raccontandovi una storia, la storia di una donna, ma soprattutto di una mamma, estremamente coraggiosa, che ha anteposto i propri figli a tutto, anche a se stessa…la storia di Rosetta.

Rosetta ha 29 anni quando scopre di aspettare il suo secondo figlio ed è per lei una gioia immensa, era da tanto tempo che sognava di dare un fratellino o una sorellina al suo primo figlio e sa che questa nuova nascita porterà tanta felicità a quella famiglia che lei e suo marito, piano piano, passo dopo passo erano riusciti a costruire con tanti sacrifici.

Quello che ancora non sapeva, però, era che quella gravidanza che aveva tanto desiderato, non sarebbe andata liscia come credeva, che qualcosa avrebbe messo in pericolo non solo lei, ma anche la nuova vita che aveva dentro di sé.

Solo dopo pochi mesi dall’inizio dell’attesa, infatti, Rosetta scopre di essersi ammalata, di aver sviluppato una grave patologia che da lì a poco avrebbe segnato la sua vita, costringendola a diventare un’assidua frequentatrice degli ospedali.

Rosetta ha paura, non per se stessa ma per quell’esserino che porta dentro di sé, che nel frattempo si è scoperto essere una femminuccia. I medici le dicono chiaramente che nel suo stato è impensabile sottoporsi alle cure, che avrebbe dovuto aspettare che la gravidanza giungesse a termine, con il rischio però che la sua situazione peggiorasse.

Qualcuno le suggerisce di abortire, “fai sempre in tempo ad avere un altro figlio, una volta guarita” le dicono, ma lei neanche le vuole sentire quelle parole.

Desidera questa bambina, che si è già immaginata in ogni singolo particolare, con tutta se stessa, è consapevole dei rischi che corre, ma decide che farà di tutto per averla, “io e lei o nessuna delle due” è questo il pensiero che fa tutte le sere prima di andare a dormire.

I mesi passano e la sua pancia cresce, mentre la malattia fa il suo decorso e lei è costretta a sottoporsi a numerose trasfusioni. Rosetta è una donna forte ma, quando arrivati al settimo mese le comunicano che non si può più aspettare e che è necessario far nascere la sua bambina, la paura torna a bussare alla porta.

Teme che non sia ancora pronta e che dopo tutti i sacrifici fatti possa rischiare di perderla proprio nel momento in cui ce l’avevano quasi fatta, mancava così poco.

Fortunatamente però, le sue preghiere vengono ascoltate e nasce Elisa, uno scricchiolino di poco più di un chilo e mezzo. Non può neanche prenderla in braccio, perché è troppo piccola e viene subito messa in incubatrice. Si deve accontentare di guardarla attraverso il vetro e di qualche carezza ogni tanto e questo per un mese che le sembra un’eternità. “Voglio portarla a casa” dice ogni giorno ai medici, agli infermieri che si sono ormai innamorati di quella “guerriera” che passa giornate intere davanti al reparto di terapia intensiva neonatale.

Elisa però dimostra subito di avere la stessa tempra della mamma e dopo un mese arriva quel giorno tanto sognato…si torna a casa, insieme, pronti a iniziare una nuova vita. Rosetta aveva vinto la sua battaglia.

 

Sono tante al mondo le mamme come Rosetta, mamme che ogni giorno lottano e combattono per i motivi più diversi, unite però dallo stesso obiettivo, proteggere i propri figli dalle sofferenze, dai pericoli, pronte ad andare contro tutti e tutto.

E a loro che voglio dedicare questa storia, a tutti quegli esseri straordinari chiamati mamme, che voglio ringraziare per quello che fanno ogni giorno.

 

Oggi sono passati 31 anni da quando l’avventura di Rosetta è iniziata; purtroppo non è guarita, anzi, quello è stato solo l’inizio di una serie lunghissima di battaglie, ma ancora oggi è qui a lottare per la sua vita e per la sua bambina, che per la cronaca…sono io!

Tanti Auguri mamma.

Author

Acrobata per vocazione, una laurea in Lingue e Comunicazione, da oltre 10 anni mi divido tra le mie due grandi passioni: educazione e comunicazione, convinta che le due cose insieme possano fare la differenza. Da sempre in prima linea accanto ai bambini, agli adolescenti, alle mamme e ai papà, a scuola e in famiglia, ho lavorato e lavoro per diverse realtà del terzo settore occupandomi di diritti dei minori, cittadinanza attiva, intercultura, disabilità e fragilità sociale con l’obiettivo di contribuire a diffondere una cultura dell’infanzia e dell’adolescenza. Il mio sogno? Mettere al servizio dei genitori le mie competenze e professionalità, per supportarli nel loro ruolo educativo.

8 Comments

  1. La tua storia mi ha commosso tanto, sei stata una donna molto forte e coraggiosa, non ti arrendere mai i miracoli avvengono sempre quando meno te lo aspetti.

    • Elisa Capuano

      Hai ragione Angela, è stata davvero forte e coraggiosa…grazie mille per il tuo pensiero!

  2. Una storia bellissima, grazie per avercela raccontata. E grazia alla tua mamma che ci ha permesso di incontrarti 🙂

    • Elisa Capuano

      Grazie a te Ba Stra.No. per le tue parole!
      🙂

  3. Mi hai emozionata. Ecco perchè nei tuoi occhi c’è un’esplosione assurda di colori! abbracci

    • Elisa Capuano

      Grazie Aretusa!!! un abbraccio a te 🙂

  4. E’ una storia splendida…. piena di emozione. Mi hai fatta commuovere. Tanti auguri. Un abbraccio a te e alla tua mamma coraggio 🙂