Un bebè a costo zero... anche a Natale! - Mammeacrobate

La frenesia e la rincorsa ai regali di questi giorni prenatalizi mi ha fatto riflettere su quanti acquisti poco consapevoli a volte si fanno durante i nove mesi di gravidanza, quando ancora non si hanno le idee chiare di cosa ci sta accadendo e ancor meno di cosa realmente il piccolo che stiamo aspettando avrà effettivamente bisogno. Perchè quando sta per arrivare un neonato, la gioia e l’entusiasmo sono tali che si vorrebbe circondarlo, oltre che di amore e serenità, anche di tutto l’occorrente possibile per non fargli mancare proprio nulla! Quando ero incinta di mia figlia ricordo che a Natale (ero di 4 mesi) amici e parenti mi riempirono di regali per la bimba in arrivo (io ormai ero totalmente passata in secondo piano, ahimè!), alcuni dei quali nemmeno sapevo a cosa servissero!!

Quantità imbarazzanti di body di qualsiasi misura, babuccine incantevoli quanto, lo scoprii poi, inutili (peraltro di lana anche se la bimba sarebbe nata a primavera inoltrata…), scaldabiberon, biberon e ciucci graziosi e colorati, per carità, ma chi poteva sapere se avrei allattato e quali erano le mie idee a riguardo (se nemmeno ne avevo ancora di idee)? Insomma, tutti furono regali assolutamente graditi perchè fatti con amore ma forse, con il senno di poi, posso dire che alcuni non furono così utili come ci si poteva immaginare perchè arrivati prima di capire gli effettivi bisogni della futura mamma e bimba.

Ecco quindi che in questi giorni il pensiero è tornato a quel Natale e, complice la recente lettura di un libro davvero ricco di spunti interessanti e illuminanti per alcuni aspetti, BEBE’ A COSTO ZERO. Guida al consumo critico per neomamme e futuri genitori , ho pensato di rivolgere all’autrice Giorgia Cozza un paio di domande che potrebbero tornare utili a qualche futura mamma, in ansia da shopping e preparazione del “nido”, e a parenti e amici in entusiastica attesa!

Il Natale è un’occasione succulenta per i patiti dello shopping e soprattutto per quelle famiglie che stanno attendendo l’arrivo di un bebè. Parenti e amici si sbizzarriscono e anche i futuri genitori ne approfittano per iniziare a comprare l’occorrente per il nascituro.
Ci puoi dare tre consigli, estrapolati dalla tua guida al consumo critico Bebè a costo zero, per non eccedere in acquisti inutili ma per regalare invece qualcosa di essenziale e utile a chi sta per avere un bimbo?

Il suggerimento per chi è in attesa di un bimbo a dire il vero è sempre lo stesso anche se arriva Natale ed è quello di non lasciarsi travolgere dalla frenesia dello shopping da corredino. Nelle pagine di Bebè a costo zero si suggerisce di non avere fretta, di prendersi il tempo necessario nelle prime settimane dopo la nascita, per conoscere il proprio piccino e imparare a comprenderne ritmi ed esigenze. Passo indispensabile per capire di cosa può avere bisogno! Ma prendersi tempo serve anche per scoprire quale stile di maternage fa per noi. Se la mamma ama il contatto con il proprio piccino, trascorre molto tempo allattandolo e cullandolo, probabilmente non le serviranno sdraiette, scaldabiberon, sterilizzatori, palestrine, dondolini, eccetera, eccetera.
Regali essenziali e pratici? Una premessa. Ogni bambino è diverso, ogni contesto familiare è diverso. Non esistono ricette universali, risposte valide per tutti. Lo stesso accessorio che per una famiglia si è rivelato molto utile, per un’altra è stato un acquisto del tutto superfluo. E allora come fare? Che dono chiedere a chi ci vuole bene? Se spostiamo l’attenzione dagli oggetti (gadget e accessori vari), un bel regalo secondo me è… l’informazione. Ovvero: libri. Oggi la maggior parte dei genitori arriva a stringere il primo figlio tra le braccia senza esperienza di neonati, accudimento, allattamento… E la mancanza di esperienza rende tutto più difficile. Però per fortuna possiamo ‘prepararci’ almeno un po’, leggendo dei buoni testi a proposito di fisiologia dell’allattamento, caratteristiche del sonno del bambino, falsi miti relativi a vizi e capricci.
Chi ‘conosce’, parte avvantaggiato.
Non basta? Magari si potrà chiedere un kit prova di pannolini lavabili. Giusto per farsi un’idea, una volta nato il bimbo, e capire se può essere una soluzione adatta alla nostra realtà.
O una fascia in stoffa, se ci piace la consuetudine di portare i bimbi. Ma acquistarla ha senso solo se non abbiamo la possibilità di uno scambio tra mamme. Eventuali tutine e body? Dipende. Se abbiamo sorelle-amiche-zie che possono passarci il corredino dei loro bimbi, magari non ci serviranno. Molti abitini arriveranno in dono al momento della nascita. Farne scorta non ha senso perchè passano di misura così in fretta…
Insomma, per Natale, godiamoci gli affetti e la bellezza dell’attesa, con buona pace dello shopping selvaggio.
In fondo i bimbi nascono con pochi essenziali bisogni e la risposta a questi bisogni non si acquista nei negozi per l’infanzia e non ha il cartellino del prezzo. La risposta al loro bisogno di essere amati, accolti e protetti… siete voi!

Sei mamma di tre bambini, quanti anni hanno?
Mattia ha 11 anni, Nicola 9, Maddalena 5.

Cosa hanno chiesto i tuoi figli a Babbo Natale quest’anno?
Questa domanda non me l’aspettavo! A saperlo suggerivo loro di chiedere qualcosa di più spirituale/solidale!
No, scherzo. Ormai sono abbastanza grandi per sapere che la pace e la giustizia dobbiamo costruirle noi, non possiamo chiederle a Babbo Natale…
Mattia ha chiesto in dono dei timbri dei calciatori, Nicola una torre di lego e un libro per la mamma, Maddi una bambola-figlia (Babbo Natale porterà l’unica che siamo riusciti a trovare senza pile e superfunzioni, a cui quindi si può fare il bagno: requisito importante, specificato nella letterina, insieme a quello di essere una bambola femmina).

Grazie e Buon Natale a tutte le mamme acrobate e ai loro bambini!!!

Author

Mammeacrobate.com è un portale di informazione e confronto su maternità e genitorialità, uno spazio nel quale le mamme si raccontano e si scambiano consigli, racconti ed esperienze di vita grazie alla collaborazione con professioniste che mettono a disposizione di altre mamme e donne le loro competenze e grazie a mamme che si raccontano per socializzare problematiche o stralci di quotidianità.

Comments are closed.