Tempo di qualità con un App: UNICEF Svezia lancia PlayTimer

Spesso, a causa dei tanti impegni lavorativi, ci chiediamo se il tempo che dedichiamo ai nostri bambini sia sufficiente, se le attenzioni che diamo loro siano abbastanza rispetto ai loro bisogni. Una serie di domande che ogni genitore si fa e che generano quei sensi di colpa che conosciamo bene.

Oltre che sulla quantità delle ore che riserviamo loro, però, forse dovremmo interrogarci non solo in termini di tempo, ma anche sulla qualità di questi momenti, sul fatto che quando siamo con loro lo siamo al 100%, in maniera esclusiva.

Proviamo pensarci un attimo, con le nuove tecnologie, il web, è molto più semplice portarci il lavoro a casa e a chi non capita mentre si gioca con il proprio figlio di dare un’occhiata alla mail o ai profili sui social network o di scrivere un post? Attività che seppur veloci, ci distraggono e “rubano” tempo ai nostri bambini.

Proprio per questo UNICEF Svezia ha recentemente lanciato un App davvero singolare, che vuole richiamare l’attenzione sull’importanza di esserci veramente quando siamo con i nostri bambini, senza distrazioni di alcuna sorta.

Di cosa stiamo parlando? Di PlayTimer, un’applicazione gratuita scaricabile su App Store, sviluppata per IOS 7 e versioni successive, che vuole aiutare noi genitori ad eliminare ogni interruzione, concentrandoci su ciò che stiamo facendo con i nostri bimbi.

Come? Una volta avviata l’applicazione il cellulare verrà bloccato per un arco di tempo preventivamente deciso. Il telefono non potrà essere utilizzato e sarà bloccato fino a che non sarà passato il tempo indicato, pena il suono di un allarme che ci ricorderà che non stiamo rispettando quanto previsto.

L’allarme potrà essere interrotto solo attraverso il riconoscimento facciale del proprio bambino, con una foto a riprova che siamo ancora con lui e gli stiamo riservando le nostre attenzioni.

Questa App si lega ai Children’s Rights and Business Principles, 10 principi lanciati lo scorso ottobre da UNICEF, Global Compact Network e Save The Children che identificano una serie di azioni che tutte le aziende e i lavoratori dovrebbero adottare per far fronte agli effetti negativi delle proprie attività sui minori e potenziare gli effetti positivi che possono avere sulle loro vite.

Un documento che tra le varie azioni proposte, sottolinea la responsabilità di noi adulti nell’assicurare che il lavoro, nelle sue varie sfaccettature, non incida in alcun modo sui più piccoli.

Un tool che ci piace moltissimo, che non vediamo l’ora di provare e che soprattutto ci ricorda che dedicare tempo di qualità ai nostri bimbi, non si traduce solo nel dare risposta a un bisogno, ma nel garantire un loro diritto.

Voi cosa ne pensate?

 

photo credit: UNICEF Svezia 

 

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