Sport in gravidanza: cosa fare ed evitare nel primo trimestre

Siete delle sportive ma, ora che siete in attesa, temete che l’attività fisica possa nuocervi?

Niente paura perché, se è vero che la gravidanza ci porta a dover modificare alcuni aspetti della nostra vita, lo sport non deve essere eliminato, ma solo calibrato in funzione della nuova condizione.

Una prima distinzione, quindi, va fatta tra le future mamme che già praticavano sport, per le quali ci sono meno controindicazioni, e quelle che non lo facevano, per le quali ci sono attività consigliate e controindicate ed è meglio affidarsi a corsi specifici.

Le vecchie dicerie popolari del tipo “in gravidanza si deve evitare qualsiasi tipo di sforzo”, incutono ancora timori, che sono tuttavia infondati.

Sport in gravidanza, ecco perché farlo!

Fare attività fisica in gravidanza è utile perché:

  • allevia alcuni dolori legati all’attesa;
  • fa lavorare il perineo aiutando il parto;
  • insegna a controllare meglio la respirazione.

Quindi sport sì, ma con alcuni accorgimenti, come il consenso del ginecologo, fondamentale nel primo trimestre.

L’obbiettivo, soprattutto nel primo trimestre, è quello di rinforzare la schiena e le gambe che più di tutti devono prepararsi all’aumento del peso e alla crescita del pancione.

Sport nel primo trimestre gravidanza: cosa si può fare e cosa evitare?

Le attività consigliate agli inizi della gravidanza sono: nuoto, acquagym, yoga, pilates… e perché no, anche delle belle passeggiate all’aria aperta.

Quelle controindicate, invece: sport di corsa e salti – perché possono aumentare la contrattilità uterina – sport con alto rischio di caduta e che implicano contatti corpo a corpo.

REGOLA FONDAMENTALE: se si avverte l’indurimento della pancia l’esercizio va interrotto.
Quindi future mamme, ok tenersi in forma, ma sempre seguendo i consigli degli esperti.

Buon allenamento!

 

di Giuseppe Azzarà – Personal Trainer

photo credit: Ruben Moreno Montoliu via photopin cc
 

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