Cambio vita: la storia di Silvia - Mammeacrobate

cambio vita: la storia di silvia e massimo

Quante volte vi è capitato di pensare “Basta, mollo tutto, voglio cambiare vita”?
Di allontanarvi da un lavoro che non vi piace, non vi fa star bene, non sentite come vostro?
Avete mai pensato che è arrivato il momento di lanciarvi alla ricerca della felicità e di provare a realizzare un vostro progetto, andando oltre dubbi e timori?

Noi sì, un sacco di volte e sappiamo di non essere le sole. Sono sempre di più le persone che scelgono – ma spesso anche che si ritrovano nella situazione di doverlo fare – di reinventarsi, di riscrivere la propria storia, senza lasciarsi fermare dalle incognite e dalle incertezze di una vita nuova.

Vogliamo raccontarvi la storia di qualcuno che, diversi anni fa, ha deciso insieme al suo compagno di provarci, mossi dal desiderio di costruire insieme un posto tutto loro, dove fare esattamente quello che li faceva stare bene.
Parliamo di Silvia Romani (nonché mamma acrobata nella sezione Natural Life) e Massimiliano Gandossi, fondatori del Centro Olistico di Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, un luogo in cui a far da padrona è l’armonia del corpo e della mente.

 

Com’è nata la vostra avventura?

Prima di aprire il Centro Olistico Max e io lavoravamo insieme in una grande azienda, è lì che ci siamo conosciuti. Ci occupavamo di marketing di prodotto, il nostro lavoro era tutt’altro che noioso, ci siamo sempre considerati fortunati. Dopo un paio d’anni però, ci siamo resi conto che quel tipo di vita non faceva per noi e abbiamo deciso di lasciare tutto, di andare per la nostra strada.

La scelta non è stata facile, avevamo un mutuo sulle spalle ma in quel periodo l’azienda offrirà incentivi economici ai dipendenti per licenziarsi, così abbiamo colto la palla al balzo. Abbiamo investito i soldi ricevuti nel nostro centro. L’idea era di trasformare una passione comune in qualcosa che ci desse anche da vivere, ci permettesse di stare insieme e di avere del tempo da dedicare ai figli che sognavamo di avere.

 

Cosa vi ha spinto maggiormente a decidere di lasciare tutto per avviare un vostro progetto?

Max e io mal sopportavamo la vita da ufficio, le pressioni su progetti che partivano e poi naufragavano perdendosi in ristrutturazioni, tagli e rimescolamenti. Gli orari “obbligati” e soprattutto le battutine e le occhiatacce quando uscivi in orario senza fare i soliti straordinari, pur avendo compiuto comunque il tuo dovere.
Poi la mia personale svolta è stata la malattia di mio papà. Qualche mese prima di prendere la decisione di lasciare tutto e buttarmi all’avventura gli è stato diagnosticato un tumore al cervello. Gli hanno dato tre mesi di vita. Era alle soglie della pensione, dopo aver sempre lavorato, fedele alla sua azienda. Un giorno, parlando della nostra idea di lasciare il lavoro mi disse: “Ho lavorato una vita sacrificando anche del tempo che avrei potuto passare con te in nome di un futuro tranquillo e ora che arriva il momento di godermelo, sto per morire. Non buttare via il tuo tempo e le tue energie. Fai quello che ti piace“. E così feci.

 

Siete riusciti davvero a unire lavoro e passione?

Il vero appassionato di quello che facciamo era Max. Fin da bambino ha praticato Yoga e Arti Marziali…è cintura nera e insegnante di non so neanche quante discipline! Io praticavo già Yoga per il mio benessere, farlo diventare il mio lavoro non ha che aumentato il mio amore e la mia passione per questo campo. Allo Yoga ho affiancato il Pilates, per me una vera e propria rivelazione. Quindi decisamente sì, lavoro e passione sono per noi un tutt’uno.

 

La vostra vita ora è più “lenta”? In cosa è davvero cambiata rispetto a prima?

Lenta è una parola grossa. Abbiamo tre figli che ci fanno correre. Ma corriamo per le cose che sentiamo giuste. Per poter trascorrere del tempo con loro. Per esempio, essendo a casa in pausa pranzo, andiamo a prenderli a scuola, mangiamo insieme e li riportiamo nel pomeriggio. Possiamo decidere dei nostri orari e dei nostri spazi e le persone con le quali siamo in contatto tutto il giorno, cioè i nostri clienti, sono persone sorridenti e allegre, non persone nervose e rabbiose perché non è arrivata una mail!

 

Raccontaci qualcosa di più del vostro Centro Olistico e dei corsi che proponete…

Presso il nostro centro offriamo corsi per il benessere: Yoga, Pilates, Kickboxing, Aikido, Yogates, Fitball, TaiChi e tra poco, per primi in Italia, Budokon Yoga, una forma di Yoga dinamico che unisce lo Yoga ai movimenti delle arti marziali. Molto faticoso ma bellissimo!
Accanto a queste attività, proponiamo anche un corso di formazione per aspiranti insegnanti di Yoga che sta avendo molto successo, alcuni degli studenti che hanno partecipato fanno già parte del nostro staff. Visto l’esito del corso di quest’anno, abbiamo deciso di proporne uno full immersion in agosto, per chi non ha la possibilità di seguirlo durante l’anno, in un bellissimo bio-villaggio in Liguria.
E a novembre partirà anche il corso di formazione insegnanti Pilates. Non ci si annoia mai…

 

E i vostri figli cosa ne pensano del vostro lavoro e dei ritmi della famiglia?

I nostri figli cercano a modo loro di seguire le nostre orme. Il più grande, di quasi 9 anni fa Yoga, Max insegna una volta alla settimana alla sua classe. Il secondo, di 6 anni, vorrebbe fare Pilates, ma al momento segue un corso di Thai Boxe per bambini. Il più piccolo, di 2 anni, fa Aikido col suo papà.
Vedremo cosa decideranno, non sarebbe male lavorare tutti insieme!

 

Noi ringraziamo Silvia per la sua storia e le facciamo gli auguri perché a novembre il Centro Olistico festeggerà 10 anni di attività. Di tempo ne è passato dal giorno in cui lei e Max hanno deciso di inseguire il loro sogno, un sogno che ci fa pensare… forse è vero che chi lascia la strada vecchia per la nuova non sa quello che trova, ma forse a volte non buttarsi potrebbe significare perdersi un po’ di felicità… voi che ne dite, vale la pena di rischiare?

 

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