Ragazzi in vacanza studio: consigli per farli partire sicuri

Ci siamo, tempo fa avete deciso di mandare i vostri pargoli in vacanza studio all’estero – o avete ceduto alle loro supplichevoli richieste – e il momento della partenza è arrivato. Magari è la prima volta che i vostri figli fanno un’esperienza lontani da casa e la paura che possa accadere loro qualcosa o che combinino qualche guaio è tanta. Una  paura comprensibile, che accomuna tutti i genitori perché, diciamolo, accettare che i nostri figli siano cresciuti e possano muovere i primi passi nel mondo senza di noi, oltretutto in un paese straniero, non è mai facile!

Partecipare a un soggiorno studio è un’esperienza molto bella, non solo perché è il miglior modo per approfondire la conoscenza di una lingua straniera, ma soprattutto perché permette di stare con i propri coetanei, scoprire posti nuovi e sperimentare nuove forme di autonomia lontani da mamma e papà.

Quali consigli dare ai nostri figli per farli partire sicuri (e far star tranquilli anche noi)?

–          assicurarsi che abbiano i documenti necessari– carta d’identità valida per l’espatrio in caso di viaggi all’interno dell’Unione Europea o passaporto individuale se invece si tratta di un viaggio al di fuori dell’UE e gli eventuali visti necessari – e che li portino sempre con sé;

–          ricordare loro di portare con sé la tessera sanitaria, necessaria in caso di malattia o incidenti, e eventuali certificati che attestino malattie o allergie particolari, oltre ai farmaci solitamente assunti per queste;

–          spiegare che ogni luogo ha una propria cultura, proprie tradizioni e quello che è normale o accettato nel proprio Paese, non sempre lo è altrove, anche se in ogni posto del mondo valgono  le norme del rispetto e della buona educazione, che sono universali. Prima della partenza è utile informarsi insieme sul Paese in cui è previsto il viaggio, per conoscerne usi, costumi, norme e divieti;

–          ricordare loro che il fatto di essere soli, non vuol dire poter fare quello che si vuole. Durante questi viaggi infatti, bambini e ragazzi vengono affidati a un referente – quello che generalmente viene definito tour leader – a cui si deve far sempre riferimento per ogni cosa;

–          preparare un elenco cartaceo (ma anche salvare sul loro cellulare) con tutti i numeri utili in caso di problemi o necessità: accompagnatore, college o famiglia in cui si risiede, servizi di pronto intervento (polizia, ambulanza etc.) e dotarli di una scheda telefonica locale;

–          oltre alle lezioni, questo tipologia di vacanza, prevede anche uscite extrascolastiche sul territorio, per visitare e conoscere i maggiori luoghi d’interesse; in genere queste gite vengono fatte in gruppo, insieme a un accompagnatore, ma capita molto spesso – soprattutto con gli adolescenti – che venga dato del tempo libero per fare shopping o soffermarsi in un luogo particolare insieme ai compagni. Per questo è importante ricordare loro di rispettare le indicazioni date dagli adulti di riferimento e soprattutto di stare sempre in piccoli gruppi e mai da soli, non allontanandosi troppo dal punto di ritrovo;

–          in alcuni casi, per i più ragazzi più grandi – a patto che i genitori abbiamo preventivamente firmato un’apposita autorizzazione – sono previste anche uscite serali. Informarsi sulle zone che sarebbe meglio evitare perché considerate più pericolose e studiare insieme la mappa dei mezzi pubblici a disposizione, per aiutarli a orientarsi nel luogo in cui andranno e soprattutto ricordare loro di rispettare il coprifuoco;

–          Il costo delle vacanze studio in genere copre anche le gite e le attività ludiche e i pasti. Se però si vuole comunque dare ai propri figli una somma di denaro per le spese personali, sempre meglio non esagerare, per evitare che li sprechino, ma anche che possano essere derubati;

–          ricordare che così come nel proprio Paese,  anche lontani  da casa vale la regola del “chi rompe paga”, ossia che si è direttamente responsabili dei danni causati alle altre persone o alle cose. Il buonsenso non deve mai lasciare spazio ad altro.

Mettendo in pratica questi piccoli accorgimenti, i ragazzi potranno vivere un vacanza davvero speciale, che li aiuterà a crescere. Ma se ancora non vi sentite completamente tranquilli e temete che possano combinare qualche guaio o trovarsi in situazioni spiacevoli, potete pensare di stipulare un’assicurazione viaggi che generalmente offrono una copertura ampia che va dallo smarrimento bagaglio, alla copertura delle spese sanitarie, ma anche il rimborso di danni causati a terzi e varie forme di assistenza in viaggio (assistenza legale e linguistica, rimborso spese telefoniche, etc.).

Infine, proviamo a dare loro fiducia…e scopriremo che spesso sono molto più maturi e pronti ad esplorare il mondo di quello che pensiamo!  

Questo post è stato scritto grazie al supporto di Allianz Global Assistance 

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photo credit: orangeacid via photopin cc

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