Il museo più magico del mondo Junibacken a Stoccolma

Se non l’avete mai visto, fidatevi, non potete immaginare.
Se l’avete già visto, mi darete ragione…

Esiste un posto, un luogo, un (dicono) museo che è decisamente magico: Junibacken a Stoccolma è il museo nato e pensato e creato per i bambini, che però farà impazzire anche voi, i (cosiddetti) adulti.

Sull’isola di Djurgården trovate questa perla di unicità e originalità made in Svezia che non solo accoglie ogni giorno centinaia di bambini che pensano di essere finiti in una fiaba, ma colpisce gli adulti per l’organizzazione e la poesia capace di riportare subito a galla il bambino che è in voi.

Gli adulti pagano 130 SEEK mentre i bambini fino a 18 anni entrano gratis. Sicuramente più conveniente è la Stoccolma Card, nel qual caso questa entrata è già inclusa.

Scenografie, scenari, ricostruzioni di favole intere con colori sgargianti, giochi per i più piccoli (su quelli non potete salire eh, vi avviso) e poi l’attrazione che non ha età: il treno delle Favole, e qui potrete per fortuna salire anche voi. Ma procediamo con ordine.

Nel “museo” Junibacken vengono ricreate e fatte vivere tutte le fiabe più famose per i bambini, unico neo: le fiabe sono quelle svedesi e a parte la notissima Pippicalzelunghe, le altre difficilmente vi saranno note, ma questo piccolo dettaglio sarà del tutto ininfluente per le piccoli pesti in primis, e per voi, subito a seguire.

Piazza delle Fiabe

Non appena entrati iniziate la visita/gioco nella Piazza delle Fiabe dove troverete tutti i personaggi più noti per immergervi del tutto nel mondo delle Favole, sempre svedesi però.

Ma la grandezza di questo “museo” (scusate ma se dicessi solo museo pensereste a un luogo serio, serioso o peggio ancora silenzioso) sta anche nella sua concezione: qui i bambini sono i protagonisti assoluti e per questo possono interagire con tutto quanto vedono, possono toccare ogni cosa, correre e giocare con molte creazioni pensate apposta per farli divertire. Si possono anche arrampicare, e vi ho detto tutto.

Diciamo che se volete renderli felici, e stancarli allo stesso tempo, di modo che la sera vi possiate godere Stoccolma con maggior serenità, questo è il posto in cui passare la giornata.

Nella piazza delle Fiabe ad esempio possono suonare alla porta di Alfons Åberg, preparare da mangiare nella cucina di Mamma Mumin e provare cappelli a casa di Rut & Knut & lilla Tjut…

E nonostante questi nomi non evochino nulla nè a voi, nè ai vostri figli, non temiate che, non farà alcuna differenza.

Museo Junibacken
Museo Junibacken

La galleria di Junibacken

Qui sono conservate le opere di grandi illustratori che hanno raggiunto fama mondiale e proprio qui, ci sono le figure più amate da Astrid Lindgren, la scrittrice di Pippicalzelunghe: Emil, Pippi Calzelunghe e Karlsson sul tetto. E queste le conosciamo quasi tutti.

Il treno delle Favole

Ed eccovi arrivare in quello che è l’appuntamento più atteso anche per voi, il motivo per cui questo ”museo” non è solo per bambini, la ragione per cui, per me, questo luogo è uno dei più magici che io abbia mai visto… Salite sul treno che vi porta nel mondo delle favole, nel vero senso del termine.

Luci, suoni, colori, ricostruzioni, ingegneria e meccanica: tutto al servizio dei più piccoli, nonché al vostro di servizio dal momento che almeno un adulto deve accompagnare i bambini anche se solo per evitare che si possano spazientire nel corso del tragitto.
(non litigate, potete salire tutti).

Inoltre il treno delle favole racconta le storie e ambienta le suggestioni in 12 lingue diverse. Non dovrete concentrarvi per capire l’inglese, ma potrete ascoltare il racconto in italiano e tornare bambini anche voi.

Museo Junibacken
Museo Junibacken

Villa Villacolle

Terminato il viaggio in treno arriva il momento, per me, più atteso: LA CASA DI PIPPICALZELUNGHE! Serve dire altro?

Mentre voi ripenserete con occhi sognanti alla vostra infanzia, le piccole pesti possono andare sullo scivolo, giocare nella cucina di Pippi, travestirsi, dipingere e disegnare, giocare a campana e fare un sacco di altre cose.

Ma farne uno anche in Italia di ”museo” così?

Author

Giornalista e blogger, in sintesi quando non parlo, scrivo. Ho creato un mio blog di viaggi chiamato Fringeintravel perché amo andare. Fosse per me sarei sempre in mezzo alla natura, ma la realtà è che vivo a Milano, scrivo di moda, benessere, viaggi e senza piastra per i capelli non mi muovo! La contraddizione fa parte di me… E quella citazione "Non si è mai tanto sinceri come quando si è incoerenti" è decisamente la mia preferita.

4 Comments

  1. Volevo solo precisare che l’ingresso per i bambini non è affatto gratuito, ma costa ben 125 corone, una cifra spropositata… anche perché, sebbene non dedicati ai bambini, la maggior parte dei musei svedesi hanno spazi e attività al proprio interno pensate per i più piccoli. Nordiskamuseet, ingresso gratuito per i ragazzi sino ai 18 anni, offre per 20 kr l’ingresso ad una meravigliosa stanza-gioco, in cui ci si immerge in vari ambienti di fine Ottocento: la fattoria, il negozio, la cucina, la stalla, ecc. Al museo di storia naturale si trovano quiz con divertenti effetti sonori, rane giganti che gracidano se ci si arrampica su e via giocando… Insomma a Junibacken noi andiamo al massimo una volta l’anno mentre d’inverno nei finesettimana gli altri musei sono una meta abituale.
    Per il resto hai perfettamente ragione: un vero paradiso per grandi e piccini!

    • MammeAcrobate

      Ciao Tania, grazie per tutti i tuoi suggerimenti ci hai sicuramente fatto ancora più voglia di andarci…non solo per i bambini! 🙂

    • Simona Scacheri

      ciao Tania! Scusa il ritardo nella risposta, me l’ero persa!
      Mi fa piacere la tua precisazione… A questo punto stando a quanto dici temo di aver confuso il cartello del Vasa Museum con quello del Junibacken! Chiedo venia. In effetti in moltissimi musei di Stoccolma non si paga fino a 18 anni, e così mi ha raccontato la guida, ma visto che tu sei del posto… Lo saprai meglio di me. Io per ora valuto di chiedere la residenza visto quanto ho scoperto in materia tasse e maternità! 😉
      Grazie ancora e buon inverno! (Che di certo a Stoccolma non è di quelli miti!)

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