Jobs Act: cosa cambia per mamme e papà lavoratori

Nelle ultime settimane si è parlato molto del Jobs Act, le Legge relativa alla riforma del mercato del lavoro voluta dal Governo Renzi, che ha dato vita ad un acceso dibattito in merito alle garanzie previste per i lavoratori nel nostro Paese.

Tra i tanti cambiamenti in vista, ve ne sono alcuni che rivestono particolare importanza per noi genitori, poiché vanno a modificare e integrare alcune tra le forme di tutela a disposizione di mamme e papà.

Vediamo insieme quali sono le più importanti novità introdotte dal Jobs Act:

Congedo obbligatorio di maternità

L’obiettivo è di rendere più flessibile la possibilità di utilizzare tale congedo in casi particolari, come il parto prematuro o il ricovero del neonato, al fine di favorire il rapporto madre-figlio:

  • in caso di parto prematuro, i giorni di astensione obbligatori non goduti prima del parto si vanno ad aggiungere al periodo di congedo di maternità post partum, anche quando la somma dei due periodi superi il limite complessivo di 5 mesi;
  • in caso di ricovero del neonato sarà possibile usufruire di una sospensione del congedo di maternità, che potrà essere goduto – in tutto o in parte – successivamente, a partire dalla data di dimissione del bambino. Questo diritto può essere esercitato una sola volta per ogni figlio ed è subordinato alla presentazione di una certificazione medica che attesti la compatibilità dello stato di salute della mamma con la ripresa dell’attività lavorativa.

Congedo parentale

Il decreto introduce un’estensione del periodo di utilizzo del congedo parentale,  spendibile non più solo fino al compimento degli 8 anni del bambino, ma fino ai 12 anni, con alcune distinzioni tra periodo retribuito e non:

  • congedo parzialmente retribuito (30%) potrà essere richiesto fino ai 6 anni d’età;
  • congedo non retribuito fino a 12 anni.

Lo stesso vale per quanto riguarda l’affidamento e l’adozione, casi in cui la possibilità di usufruire del congedo parentale inizia a decorrere dal momento d’ingresso del minore in famiglia.

Inoltre viene introdotta la possibilità, per il lavoratore, di richiedere il passaggio al part-time in alternativa alla al congedo parentale, fruibile su base giornaliera o oraria.

Congedo di paternità

Fino ad oggi fruibile solo dai lavoratori dipendenti, il congedo di paternità viene esteso a tutte le categorie di lavoratori, nei casi in cui la madre sia impossibilitata a fruirne per motivi naturali o contingenti.

Telelavoro

Oltre a questi interventi, il Jobs Act introduce nuove norme volte a incentivare il  telelavoro. I datori di lavoro che introdurranno questa modalità per venire incontro alle esigenze di conciliazione vita professionale-familiare dei propri dipendenti, infatti,  godranno di particolari benefici.

Cosa ne pensate di questi cambiamenti? Voi cosa chiedereste al Governo?

Fonti: Governo Italiano 

photo credit: Baby Girl – Piper via photopin (license)

 

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2 Comments

  1. Ma tutte queste innovazioni introdotte, valgono anche per chi un figlio lo ha già? Mi spiego meglio: ho ancora dei gg di congedo parentale.Al momento potevo usarli solo entro i 3 anni di età di mio figlio…vale anche per me la possibilità di richiederli sino ai suoi 6 anni di età?

  2. Valerio

    Tutto questo a partire da quando? 2015? 2016?