Una giornata speciale. Festeggiamo i diritti dei bambini!

Oggi è un giorno speciale. Un giorno che vede protagonisti i bambini e i ragazzi di tutto il mondo, nessuno escluso.

Il 20 novembre, infatti, ricorre il 25esimo anniversario della Convenzione Internazionale sui diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza, un documento importantissimo  – legge in Italia dal 1991 – che racchiude in sé i diritti degli under 18, ciò che serve loro per crescere e assicurarsi il futuro che meritano.

Oramai ho perso il conto dei “compleanni” della Convenzione che ho festeggiato e di tutte le volte che mi sono fatta portavoce dei diritti che sancisce, qualcosa che ciascuno di noi, che quotidianamente viviamo con bambini e adolescenti, dobbiamo  tenere a mente tutti i giorni, non solo oggi.

Nei 25 anni dall’entrata in vigore di questo documento tante cose sono state fatte, ma tante restano ancora da fare e non solo nei Paesi in via di sviluppo, anche qui da noi, in Italia.

Sì, perché imparare a guardare il mondo con gli occhi dei diritti, non è un processo istantaneo, ma è un percorso che richiede tempo, impegno e fatica, una fatica però ampiamente ripagata dagli enormi risultati che si possono raggiungere.

Un percorso che deve coinvolgere noi adulti per primi, che dobbiamo imparare a metterci al livello dei più piccoli, perché solo così riusciremo a capirli davvero nel profondo e dare loro ciò di cui hanno davvero bisogno.

C’è bisogno di una giornata per ricordarci dell’importanza dei diritti dei bambini e degli adolescenti?

Ovviamente no, ma ciò non toglie che ogni tanto sembriamo scordarcene. E allora perché non dedicare loro una ricorrenza che riporti l’attenzione su qualcosa che non può e non deve essere dimenticato?

E allora noi oggi vogliamo festeggiare i bambini, i ragazzi e i loro diritti attraverso la loro voce, con una raccolta delle frasi che più mi hanno fatto sorridere negli anni di lavoro al loro fianco, anni che mi hanno regalato momenti speciali, che mi hanno fatto emozionare e a volte pure piangere, ma soprattutto la certezza che tocca a ognuno di noi, ogni giorno, nel proprio piccolo, fare qualcosa affinché questo sia davvero un mondo a misura di bambino, e non solo a parole!

Quale diritto vorresti che ti fosse maggiormente garantito?

“ Il diritto al cibo. Io voglio mangiare sempre le patatine, ma la mamma non vuole. Peccato che poi, quando, io vado a dormire le mangia lei…l’ho vista!” Articolo 27 – Diritto al cibo

“Il diritto di giocare in pace senza che mia sorella mi rubi tutte le macchinine” Articolo 31 – Diritto al gioco e al tempo libero

“Il diritto ad essere ascoltato dai grandi. Non è che perché sono un bambino non capisco niente…a volte sono i grandi a non capirci niente ma fanno finta di sapere tutto” Articolo 12 – Diritto all’ascolto e alla partecipazione

“Il diritto a giocare a calcio con i miei compagni. A me piace anche se sono una femmina. Marco dice che è vietato, ma non è vero!” Articolo 2 – Diritto a non essere discriminati

“ Il diritto alla privacy. Mia mamma legge sempre il mio diario segreto, ma se lo legge lei che segreto è? Io mica leggo le cose sul suo cellulare”Articolo 17 – Diritto alla privacy

“Il diritto a studiare le cose che mi piacciono. A volte la scuola è noiosa…però non glielo dire alla maestra!!” Articolo 28 – Diritto all’istruzione

Avrei potuto scegliere pensieri diversi tra tutti quelli che ho raccolto, magari quelli più seri e profondi – e credetemi ce ne sono stati tanti – ma oggi è una festa e l’unica cosa a cui vogliamo lasciare spazio sono i sorrisi!

Buon Compleanno Convenzione!>

photo credit: robynejay via photopin cc

Author

Acrobata per vocazione, una laurea in Lingue e Comunicazione, da oltre 10 anni mi divido tra le mie due grandi passioni: educazione e comunicazione, convinta che le due cose insieme possano fare la differenza. Da sempre in prima linea accanto ai bambini, agli adolescenti, alle mamme e ai papà, a scuola e in famiglia, ho lavorato e lavoro per diverse realtà del terzo settore occupandomi di diritti dei minori, cittadinanza attiva, intercultura, disabilità e fragilità sociale con l’obiettivo di contribuire a diffondere una cultura dell’infanzia e dell’adolescenza. Il mio sogno? Mettere al servizio dei genitori le mie competenze e professionalità, per supportarli nel loro ruolo educativo.