Soffocamento bambini e manovre di disostruzione: cosa fare?

La sicurezza dei propri figli è una preoccupazione costante di tutti i genitori. Facciamo di tutto per evitare che incorrano in pericoli, che si facciano male, organizziamo spazi a loro misura, monitoriamo i loro gesti e i loro spostamenti.

Il nostro desiderio di proteggerli nasce dal momento stesso in cui sapremo che diventeremo genitori, sin dalle prime fasi della gravidanza, periodo durante il quale stiamo attente a ciò che mangiamo, a come ci muoviamo, agli ambienti che frequentiamo e a tutti quei dettagli che concorrono al benessere dei nostri bambini.

Proprio perché riteniamo che non sia mai abbastanza parlare di sicurezza dei più piccoli, oggi vogliamo farlo affrontando un tema che ci sta particolarmente a cuore, quello degli incidenti domestici e in particolar modo del rischio di soffocamento da ostruzione delle vie aree.

Lo facciamo con il Dottor Francesco Luzzana –  medico chirurgo e di Pronto Soccorso, che da tempo si occupa di formazione sanitaria e, in collaborazione con MammaeLavoro, propone corsi dedicati alla gestione delle emergenze sanitarie in età pediatrica – la Dottoressa Silvia Riboldi e Mirko Damasco della Croce Rossa Italiana di Monza.

Quali sono gli incidenti più frequenti tra i bambini?

L’annegamento si rivela ancora essere la prima causa di morte, seguito dagli incidenti domestici e dagli avvelenamenti, con più di 3000 morti l’anno in Europa. I recenti casi di cronaca poi, hanno fatto aumentare l’attenzione e le paure nei confronti del rischio di soffocamento da corpo estraneo, un rischio che deve farci tenere l’attenzione alta su tutto ciò che i nostri bambini mettono in bocca, controllando scrupolosamente anche ciò che mangiano. Il cibo deve essere sufficientemente sminuzzato e soprattutto non in grado di appallottolarsi, è meglio evitare, ad esempio gli affettati come il prosciutto crudo o lo speck.

Proprio per imparare a intervenire in caso di necessità, sono sempre più numerosi i corsi di Primo Soccorso Pediatrico a disposizione delle famiglie, degli insegnanti, degli educatori, di tutti coloro che vivono a stretto contatto con i bambini: saper agire tempestivamente, con manovre che si possono rivelare salvifiche, efficaci in oltre il 95% dei casi, è davvero importante.

Come comportarsi in caso di ingestione di un corpo estraneo?

In caso di soffocamento è bene ricordare che le manovre differiscono tra bambini molto piccoli,  da 0 a 1 anno – indicativamente fino a 10 kg di peso e 75 cm di altezza –  e quelli più grandi, da 1 anno alla pubertà – fino 50 kg e 160 cm.  Nel primo caso sono molto più delicate e conformi alla corporatura ridotta e al capo sproporzionato del bambino, mentre nel secondo ricalcano un po’ quelle utilizzate anche negli adulti. In ogni caso, una volta apprese, si sapranno applicare caso per caso.

Ma vediamo più nel dettaglio in che modo intervenire in caso di ostruzione delle vie aree.

La prima cosa da fare è capire che tipo di ostruzione ci troviamo a fronteggiare:

Ostruzione Parziale

Come riconoscerla: un po’ d’aria passa, il bambino tossisce, piange, urla, ci chiama.

Cosa fare: in questo caso non bisogna fare nulla, solo rassicurare il bambino, incoraggiandolo a tossire da solo, per espettorare ciò che gli sta dando fastidio.

Cosa non fare:

– non mettere le mani in bocca per rimuovere il corpo, il rischio è di farlo andare più in profondità, causando un’ostruzione completa; è un’operazione che si può fare solo se il corpo è affiorante, cioè se lo si riesce a vedere prossimità delle labbra – ad esempio un “filo” di prosciutto che è incastrato in gola ma si riesce a tirare fuori prendendolo dalle labbra.

– non dare da mangiare o da bere

– non posizionare il bambino a testa in giù, non dargli pacche sulla schiena in quanto interrompono il meccanismo naturale della tosse che è la prima e più efficace difesa del corpo in presenza di un corpo estraneo nelle vie aeree.

Ostruzione completa

Come riconoscerla: la via aerea è completamente chiusa, l’aria non passa, il bambino non respira, non piange, non ha voce. È “un bimbo pesce” che boccheggia. Si porta le mani alla gola.

Cosa fare con i bambini oltre 1 anno:

Se il bambino è cosciente:

chiamare aiuto, inginocchiarsi su una gamba, posizionare il bambino sull’altra piegata a 90 gradi, avendo cura che la sua testa sia più bassa rispetto al suo sedere, e dare 5 pacche energiche fra le scapole. E’ importante inoltre, che i colpi siano dati con “via di fuga laterale”: la mano dell’esecutore dopo la pacca deve continuare fino a trovarsi lateralmente rispetto alla testa del bambino, evitando così di colpirla.

Se non dovesse funzionare, porre il bambino in posizione eretta, cingerlo da dietro e praticare la manovra di Heimlich: con una mano chiusa a pugno, avvolta dall’altra, praticare 5 compressioni a cucchiaio sotto la bocca dello stomaco, in modo da sollevare il diaframma.

Alternare le due manovre fino alla espulsione dell’oggetto, fermandosi e chiamando il 118 se il bambino perde conoscenza.

 

Cosa fare nei lattanti:

Se il bambino è cosciente:

chiamare aiuto, appoggiare il bambino a pancia in giù sull’avambraccio, a sua volta appoggiato alla gamba. Ponendo la testa leggermente in discesa, dare 5 pacche dorsali energiche, tra le scapole, sempre stando attenti a dar colpi con “via di fuga laterale”.

Se la situazione non si risolve, girarlo in posizione supina, tenendolo sull’avambraccio, e praticare 5 compressioni toraciche – esattamente a metà tra capezzoli – con due dita, lente ma decise, per comprimere la gabbia toracica e fare uscire l’aria e l’oggetto che sta provocando l’ostruzione.

Se ancora non funziona, ricominciare la sequenza, fermandosi e chiamando il 118 se il bambino perde conoscenza.

Per tutte le età, in caso di incoscienza:

chiamare il 118, e porre il bambino in posizione supina e, se adeguatamente formati, praticare la respirazione bocca a bocca con 5 ventilazioni seguite dal massaggio cardiaco, per aiutarlo a riprendere la respirazione in attesa che arrivino i soccorsi.

Come abbiamo visto, conoscere le manovre di disostruzione pediatrica si rivela essere estremamente importante per  la sicurezza dei nostri bambini, ma ancora più importanti sono gli accorgimenti da mettere in atto per prevenire questi incidenti ed ridurre i rischi.

Uno strumento utile in questo senso è il Baby Security un misuratore degli oggetti potenzialmente pericolosi per i bambini a causa della loro dimensione, realizzato da CFI Progetti in collaborazione con la Federazione Italiana Medici Pediatrici.

Il Baby Security permette di individuare, tutti quegli oggetti che più frequentemente causano il soffocamento dei bambini, ed eliminarli dagli ambienti da loro normalmente frequentati, per renderli luoghi sicuri. Questo dispositivo ha una forma che ricorda un po’ quella di una lente di ingrandimento; nella sua parte superiore circolare, c’è un foro del diametro di 4,5 cm che sarà la nostra guida: tutti gli oggetti che passano attraverso questo foro, non sono adatti ai bambini e sono pericolosi.

 Ad esempio:

– noccioline e arachidi
– caramelle
– pile
– palline
– prosciutto crudo, wurstel o similari tagliati grossi
– pezzi di frutta troppo grandi
– acini di uva
– pongo
– monete
– tappi di biro

Un’attenzione particolare poi, deve essere prestata ai giocattoli, che possono contenere parti potenzialmente pericolose, sebbene lo sviluppo di norme di sicurezza che regolano la loro produzione, abbia introdotto maggiori e più attenti controlli.

Ecco alcune regole per giocattoli sicuri:

  • controllare che sia presente il marchio CE, garanzia di sicurezza.
  • rispettare le fasce di età: evitare l’uso di giocattoli a bambini di età inferiore a quelle indicate sulla confezione.
  • appurare che non vi siano parti che si stacchino dalle dimensioni pericolose.
  • assicurarsi che abbiano cuciture e imbottiture solide.
  • verificare che tende e casette non abbiano chiusure automatiche, come cerniere lampo.
  • per i giocatoli meccanici, assicurarsi che gli ingranaggi non siano raggiungibili.

Piccoli accorgimenti, qualche attenzione in più per non farci mai abbassare la guardia e ricordarci che la sicurezza dei più piccoli deve sempre essere al primo posto!

 

I consigli che vi abbiamo dato, per quanto utili, non sono esaustivi, poiché necessitano di ulteriori competenze pratiche che possono essere acquisite solo attraverso la partecipazione a corsi di Primo Soccorso Pediatrico.

In tutta Italia si può contattare la Croce Rossa Italiana che periodicamente organizza corsi di disostruzione delle vie aeree e di primo soccorso pediatrico.

A Milano anche Mamma&Lavoro propone periodici percorsi formativi con personale specializzato che permettono di imparare le basi di un intervento in situazioni di emergenza.

Per la realizzazione di questo post ringraziamo il Dottor Francesco Luzzana, Mamma&Lavoro, Mirko Damasco e la Dottoressa Silvia Riboldi.

Fonti:
Intervista al Dottor Francesco Luzzana, 11 luglio 2013.
Mamma&Lavoro, Soffocamento e manovre di disostruzione pediatriche , Easy Baby Sky, 27 febbraio 2013 http://youtu.be/BJkRQr3tgWA
CFI Progetti, Come salvare i bambini dal soffocamento, 2012.

 

photo credit:
anjanettew via photopin cc
CFI Progetti, Come salvare i bambini dal soffocamento, 2012.
Croce Rossa Italiana

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