La mattina al bagno. La vita prima e dopo i figli

LIFE BEFORE

Archiviata la colazione, a passo lento, rilassato, mi sposto nei meandri della casa.
Non ho nemmeno bisogno di pensare: il pilota automatico è innestato e le uniche funzioni attivate nel mio organismo sono quelle strettamente idrauliche.
Pertanto mi ritrovo, senza nemmeno accorgermene, in bagno.
Qui posso passare fino al 30% della mattinata.
Consulto lo schedario per la lettura della mattinata. Vediamo, Guerra e Pace, Delitto e Castigo…mmm, forse oggi non sono abbastanza d’umore per la letteratura russa. Il Signore degli Anelli? Potrebbe andare.

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LIFE NEXT

Finita la colazione dei bambini, sono già in un mare di sudore. E la giornata non è ancora cominciata.
Il relax in bagno? Di solito, per trovare un momento tranquillo, approfitto di un autogrill a 20 km da casa, con tanto di camionisti che bussano alla porta.
Ora, in 8 metri quadri di bagno, siamo in quattro e massimo dieci minuti di tempo per far uscire da qui i bambini lavati e vestiti.

Se va tutto bene.

E già. Perché appena entrati in bagno, io e Lei incrociamo in nostri sguardi terrorizzati: I vestiti! Non ci sono!
Con una mossa mista tra coraggio e incoscienza, le dico “Vado io”.
“Ok, ma fai presto” mi dice lei rimboccandosi le maniche.

Scatto fuori e mi dirigo verso la stanza dei bambini. Ne varco la soglia e con un passo sono ai loro cassettoni. Apro quello della Belva Sr.
A questo punto mi rendo conto dell’autogol clamoroso che mi sono fatto.
Davanti a me si dispone un arcobaleno di pantaloni, magliette, polo…
Qual è il problema?

Pensate a uno che quotidianamente si veste di blu, grigio o nero, che ora si trova a dover scegliere dei vestiti per bambini, comprati da moglie che predilige i colori vivaci. Ho i sudori freddi. La mano mi trema. Mi devo anche sbrigare. La situazione di là potrebbe degenerare.

Allora, dai, non può essere difficile. Innanzitutto oggi deve andare in tuta. Ok, ce la posso fare.
Pantaloni di tuta…eccoli qua! Verdi!
Ora mi serve una maglietta… Rossa? Le scarpe sono blu. Abbiamo fatto la bandiera della Namibia.
Non si può fare.
Lasciamo perdere i pantaloni verdi. Troppo difficili.
Guardo meglio…. forse lì in fondo! Evvai! Pantaloni blu!
Il blu sta bene con tutto!

Sorridendo trionfante, riprendo la maglietta rossa e li accosto e …DOH!!!
I pantaloni sono a righe verticali, la maglietta a righe orizzontali, praticamente ho ricreato il Monoscopio del televisore.

In ginocchio, impugnando con una mano i pantaloni e con l’altra la maglietta, già mi vedo nel tribunale presieduto da Enzo Miccio, seduto al banco degli imputati, con l’avvocato di mio figlio ventenne che sventola delle foto alla Giuria, dicendo “Signori della Giuria, guardate come lo mandava vestito all’età di 6 anni!!! Qui ci vuole l’ergastolo!!!!”
Enzo Miccio ha avuto un malore e lo stanno soccorrendo con dei sali. Scorro le facce indignate certo ormai della mia prossima condanna, quando Enzo Miccio si rialza dal suo podio e mi addita con quel dito lungo e magro e grida:
“Condannatelo in contumacia ad indossare i sandali con i calzini di spugna!!!”
“NOOOOOOOOOOOOOOOO”

Mi scuoto dall’incubo a occhi aperti e per fortuna riesco a svegliarmi.
Sento una voce lontana“Ce l’hai fatta? Se non riesci a scegliere, prendi i pantaloni blu e la maglietta con i mostri che abbiamo preso a Roma 2 mesi fa! È nel secondo cassetto!”

Ok! Ce l’ho fatta!

Siamo di nuovo tutti in bagno! Ok, cominciamo dalla Belva Sr.

“Vai, puoi cominciare ad erogare!”. Il Sr. ha la capacità di distrarsi per qualunque cosa, per cui me lo ritrovo che, mentre la fa, comincia a seguire quello che sta facendo il fratello. Solo che, purtroppo, anche il pisellino comincia a seguire quello che sta facendo il fratello, per cui mi ritrovo davanti a lui con le torce, tipo pista di atterraggio degli aerei, a cercare di indirizzarlo verso il centro del bersaglio.

Bene. Questo è andato. Passo la palla a Lei per il lavaggio, mentre mi arriva l’altro.

Non mi sembra di ottimo umore, per cui decido di distrarlo in modo da concludere l’operazione nel modo più rapido e indolore possibile.
Faccio una cosa facile. Il Musical Mamma Mia con i personaggi di Peppa Pig in atto unico e interpretandoli tutti insieme.
La cosa pare funzionare, quando con la coda dell’occhio vedo una massa enorme spuntarmi alle spalle.
Mi giro e vedo crescere un blob enorme dal lavandino mentre la Belva Sr ride sguaiatamente.
“Ma quanto sapone hai usatoooooo????”

Guardo in alto in Cielo, ma il timore di una scomunica in direttissima, mi fa volgere a terra lo sguardo., mentre una a una maledico le piastrelle del bagno.
La schiuma sta inglobando mezzo bagno, per cui dobbiamo intervenire prima che la situazione diventi drammatica. Per cui con una idrovora, riusciamo a pomparla fuori dall’appartamento.

Ma i bambini sono lavati.

photo credit: paulm via photopin cc

 

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