I ragazzi della Peer Education invadono il centro di Milano

Hanno invaso piazza Duomo con le loro magliette bianche e hanno disegnato un mega smile per dire sì alla prevenzione dell’HIV/Aids, all’informazione sulle droghe, alla lotta al bullismo e all’educazione sessuale. Sono 700 studenti di 34 scuole di secondo grado di Milano, tutti sorridenti e orgogliosi di aver partecipato al progetto della Asl Milano di educazione tra pari.

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Un progetto che grazie all’impegno di medici e assistenti sanitari e psicologi della Asl va avanti da più di 10 anni e consente ai giovani di apprendere regole base per evitare gravidanze indesiderate, per proteggersi dalle malattie sessualmente trasmesse, per conoscere e informarsi sui pericoli di droghe e alcool, per combattere il bullismo e la dipendenza dal gioco d’azzardo.

L’evento di lunedì 11 maggio è stato l’apice di un percorso. La conquista di un palcoscenico pubblico per mostrare l’impegno di anni. Presenti in piazza, prima di recarsi a Expo dove lo smile è stato replicato presso l’albero della Vita, c’erano gli educatori della Asl e tutti i ragazzi che sono diventati educatori in questi anni.

Il bello dell’educazione tra pari, infatti, è che consente di sfruttare il canale della comunicazione a un livello molto semplice: quello dell’età anagrafica. Gli esperti medici e psicologi della Asl formano un gruppo di ragazzi, di solito almeno di terza superiore, sulle tematiche dette. Gli studenti, una volta apprese le nozioni, vanno a insegnarle nelle classi ai loro coetanei. Solo quest’anno sono ben 10 mila gli studenti tra 15 e 18 anni che sono stati coinvolti in attività preventive e formative.

La manifestazione di lunedì non si è limitata allo smile. I ragazzi, dalle 8 fino alle 10, mentre percorrevano il tragitto dalla scuola a Piazza Duomo, hanno intervistato persone per strada, girato video, lanciato pubbliche provocazioni. Il tutto per diffondere e testimoniare ancora meglio il progetto. I video, a centinaia, sono stati linkati sulla pagina Facebook Educatori tra pari Asl Milano.

Semplici e divertenti i messaggi:

“Il preservativo è l’unico accessorio non accessorio”

“Lascia brividi, non lividi”

“Lascia una scia di cotte, non di botte”

 “Meglio prevenire che cullare”

 “Azzardo di sera, disgrazia si avvera”

 “Rispetto nel reale e nel virtuale”

 “Scommetti sull’altro, non al gioco”

Il progetto della Asl di Milano sull’educazione pari, o peer education, si inserisce nel protocollo nazionale sulla promozione di stili di vita sana. Tutte le Regioni italiane, autonome nella gestione della salute, applicano il principio indicato dal Ministero organizzando diverse attività.

Asl Milano ha puntato oltre dieci anni fa sulla peer education. Tre i settori principali di applicazione:

  • quello delle dipendenze (gioco d’azzardo, alcool e droghe);
  • quello sui corretti stili di vita (fumo, droghe alimentazione e prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse soprattutto HIV/AIDS);
  • il tema famiglia (bullismo, educazione all’affettività e sessuale).

A Milano le scuole coinvolte nell’anno scolastico 2014/15 sono state 34, appartenenti a più di 27 istituti scolastici (Afol nord, Afol Paullo, Agnesi, Bertarelli, Ferraris, Boccioni, Bottoni, Brera, Capac, Caravaggio, Cremona, Curie Sraffa, Dardi, De Nicola, Falck, Galvani, Giorgi, Kandinsky, Natta, Oriani Mazzini, Pareto, Pasolini, Porta, Schiapparelli, Gramsci, Severi, Correnti, Vespucci, Virgilio, Vittorini) con oltre 38 gruppi di educatori pari.

Voi cosa ne pensate? Vi piacerebbe che i vostri figli partecipassero a progetti come questo?

photo credit: via photopin (license) & Fan Page Facebook Educatori tra pari Asl Milano

 

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Giornalista-blogger e mamma-matrigna. Questa sono io. Con il blog mammamatrigna cerco di raccontare gli scuotimenti e le difficoltà di questo doppio ruolo. Lo faccio perché fa bene a me e spero porti sollievo anche a chi mi legge. La famiglia allargata è complessa ma non impossibile. Ci vuole coraggio, amore e pazienza. E un pizzico di ironia. Un pizzico, eh!!

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